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MORENIC TRAIL -- ANFITEATRO MORENICO DI IVREA 1-2 ottobre -2011
Scritto da Vittorio Duregon   
Giovedì 13 Ottobre 2011 10:42

 

 

MORENIC TRAIL

LA FESTA DOPO IL TRAGUARDO

 

109 km

2.280 D+

1-2 Ottobre 2011

 

Le vittorie di

IGOR MARCHETTI

e

FRANCESCA CANEPA

 

L'errore di

GIULIANO CAVALLO

 

LA GIORNATA DELLE STAFFETTE

 

 

 

 

si ringraziano per i contributi 


Stefano Roletti

Igor Marchetti

Francesca Canepa

Giuliano Cavallo

Genny Garda

Fabrizio Roux

Stefano Ruzza

Andrea Vipiana


 

 

'Il Morenic che sognavamo'

Stefano Roletti, Organizzatore

005a stefano_roletti"Con la seconda edizione il Morenic Trail è diventato quello che sognavamo diventasse: la festa di fine stagione per gli Ultra Runner. In particolare la Morenic Parade, la notte bianca che si è svolta al traguardo del Morenic, è riuscita a dare il senso di festa giusto e devo dire che siamo riusciti a sconvolgere anche gli atleti francesi che hanno apprezzato questa festa folle con danze e buona cucina a cui hanno preso parte atleti, tifosi, gente dell'Anfiteatro. L'unica pecca ha riguardato il sistema segnaletico adottato per la gara. Cioè il sistema segnaletico cartelli AltaVia+bandelle+road book funziona bene se un'atleta affronta la gara in spirito trail; non funziona altrettanto bene per chi vuole fare il percorso ad alta velocità, come le staffette; per questi atleti non c'è tempo di guardare le segnaletiche e tanto meno il road book e perciò incorrono in errori cercando solo le bandelle. Per questo il prossimo anno faremo delle bandelle personalizzate e cercheremo di aumentare il numero di volontari che, effettivamente, è per ora troppo ridotto".

 

000__morenic_trail

 

025_la_dora_baltea_a_mazz

Il TERRITORIO

Il Percorso del MORENIC TRAIL segue il filo di cresta dell'ampio arco di colline poste a forma di ferro di cavallo davanti all'imbocco della Valle d'Aosta. E' l'Anfiteatro morenico di Ivrea, la traccia forte dell'esistenza di un antico ghiacciaio che circa 40.000 anni fa scorreva nella valle centrale della Valle d'Aosta e scendeva verso la pianura trascinando a valle e accumulando di fronte a sé e sui lati colline di terra e sassi.

027_santo_stefanoCom'era questo ghiacciaio? Probabilmente aveva uno sviluppo di oltre cento km, una larghezza da 5 a 8 e uno spessore di oltre  1 km.

Al suo ritiro sono rimaste le colline, ora coperte di boschi e inframezzate da numerosi piccoli laghi morenici, tra cui si distinguono per maggiore ampiezza quelli di Viverone e di Candia.

Nei pressi di Mazzè la Dora Riparia interrompe la continuità del sistema collinare, si apre un varco e guadagna definitivamente la pianura per fluire nel Po.

Il colossale sistema morenico, il più importante in Italia, si raccorda alla catena alpina sulle pendici della Colma di Mombarone, dove è posta la Partenza (località Andrate) e all'imbocco della Val Chiusella dove è posto l'Arrivo (località Brosso).

 

006L'EDIZIONE 2011

Una grande edizione questa, la seconda edizione del MORENIC TRAIL, calendarizzato in inizio autunno e che per quest'anno archivia la stagione delle sky race e sky marathon, e dei trail 'ultra'.

Un po' di tregua, finalmente, dopo tanti fine settimana consecutivi impegnati da sfide, sempre più suggestive ma anche sempre più pesanti, fisicamente e psicologicamente.

Con la crescita del gigante MORENIC TRAIL, quasi 300 i partecipanti, il dinamico ambiente balteo-canavesano consolida un evento di importanza nazionale, da affiancare ai già prestigiosi Trail del Monte Soglio e Royal Ultra Sky Marathon, e ai due giovani gioiellini di Primavera, l'Electric Trail di Pont St. Martin e l'Erbaluce Night Trail di Caluso.

La formula del MORENIC è nota: 108 km, sul percorso collinare di deposito morenico, da percorrersi individualmente oppure in staffette di 4 frazioni, da 20 a 35 km, per 4, 3 o anche solo 2 componenti.

009_cavallo__e_mangaretto__21_kmPartenza alle 8 del mattino, si corre tutto il giorno, qualche primo Arrivo all'imbrunire, tutti gli altri nel corso della notte e del primo mattino.

Quest'anno l'ultimo è arrivato alle 7.40 del giorno dopo.

Come corsa individuale il Morenic è una sfida molto severa per i trailisti medi, gli eroi della domenica.

Però anche per i più forti, i grandi delle lunghe distanze, non è che sia una cosa semplice, perché è una corsa di ritmo, con frequenti strappi in salita, su terreno spesso terroso e acciottolato. Un percorso che può diventare lunghissimo se le condizioni climatiche non sono ideali.

Per le staffette il discorso è un po' diverso. Le frazioni sono lunghe da 20 a 35 km, c'è da stringere i denti, ma almeno c'è un piacere comune, il divertimento di correre in squadra, la complicazione della logistica, le attese, l'amicizia, il gioco.

La formula più semplice per funzionare bene in staffetta è: tutti insieme sin dalla partenza, una sola auto, uno corre e gli altri lo precedono al posto tappa, e così avanti, dal mattino presto a sera tardi.

Schierati alla Partenza, come singoli o in staffetta, molti tra i protagonisti dell'anno: Giuliano Cavallo, Francesca Canepa, Raffaella Miravalle, Fabrizio Roux, Stefano Ruzza, Igor Marchetti, Andrea Vipiana, Gorgio Mangaretto, Alessandra Perona, Andrea Basolo, Fabrizio Vinassa, e ci scusiamo per qualche altro non citato.

Attenzioni particolari per i freschi reduci del Tor de Géants, con i loro prestigiosi giubbini: Carmela Vergura, Giancarla Agostini, e altri.

035_il_traguardo

LA FESTA E' QUI, ED E' APPENA COMINCIATA !

Se tutto funzionerà nella lunga giornata, e finalmente l'ultimo staffettista taglierà il traguardo ad un'ora decente, diciamo prima della mezzanotte, sarà gioia per tutti, una bellissima esperienza, da prolungare al meglio.

Questo è quello che si è visto sabato sera e notte, dove sotto il Traguardo erano frequenti le foto di gruppo e istantanei brindisi a quattro, con tanto di calici e spumante.

034__musica_Raggiungere il Traguardo, sabato scorso, è stato stato durissimo per tutti, singoli e staffette.

In contemporanea alla gara, tra uno spostamento e l'altro, tutte le radio riportavano la medesima notizia: “ il settembre più caldo degli ultimi 150 anni”.

050_la_festa_dei__morenic_trainSe non altro, i concorrenti che arrivavano stremati, a notte già inoltrata a Brosso, avevano la lieta sorpresa di essere capitati in una affollata fiera di paese, una festa.

Era la MORENIC PARADE, la Notte bianca degli Arrivi.

Una bella piazza, illuminazione, folla di atleti e familiari, bambini eccitati, un piacevole profumo di stand gastronomici, musica live.

E anche, per tutta la notte, uno speaker sempre presente, l'impareggiabile Stefano Roletti, generoso di attenzioni per ogni concorrente.

Gran parte del grazioso centro di Brosso mobilitato per allestire comfort e buona cucina per gli ospiti.

Sul palco e in mezzo alla folla alcuni complessi musicali, un quintetto di ottoni della Valchiusella, un duo occitano, un dj con musiche anni 70 e 80, in alternanza per tutta la notte ad allietare e tenere compagnia.

 

LA GARA

Classifica individuale maschile

          1.  Igor Marchetti   11.06

          2.  Giuliano Cavallo   11.15

          3.  Stefano Ruzza   11.34

          4.  Emilio Visini   12.13

          5.  Thomas Bohne   13.01

          6.  Alberto Bolcato   13.44

          7.  Giorgio Festa   13.49

          8.  Andrea Vipiana   13.56


    Classifica individuale femminile

              1.  Francesca Canepa 14.37

              2.  Ilaria Pozzi 14.53

              3.  Alessandra Perona 15.19

     

    Staffette

              1.  Galanzino, Ponta, Giacobone, Cremonte 'Casalinghi disperati' h 9.24

              2.  Mion, Mangiarino, Pol, Barbera 'Scarface' h 10.01

              3.  Giacomino, Miravalle, Bellotto, Basolo 'Pietà l'è morta' h 10.10

     

    Qualche numero:

              140 i partenti per la gara individuale, 86 arrivati

              42 le staffette tutte arrivate

     007

    La prima parte della gara è stata condizionata da alcuni errori di percorso in cui sono incorsi, a scaglioni, molti concorrenti, tra cui alcuni dei favoriti.

    Al primo cambio di staffetta, al Lago di Bertignano, al 21 km, transitavano in testa Giuliano Cavallo e Giorgio Mangaretto, con a poca distanza Fabrizio Roux, Thomas Bohne e pochi altri, poi il vuoto! Si intuiva immediatamente che si era prodotto un buco, per errore di percorso, forse un depistaggio doloso come peraltro era successo in forma meno grave l'anno precedente. Igor Marchetti transitava da solo con molti minuti di ritardo, almeno dieci, poi nuovamente il vuoto. Finalmente, con un distacco abissale transitavano, scaglionati con altri concorrenti, Stefano Ruzza e Andrea Vipiana. Gara già buttata per loro?

    013_primo_cambio_staffetteAl secondo cambio di staffetta, al 54 km, il primo a presentarsi è Mangaretto seguito a qualche minuto da Cavallo, dietro di loro il vuoto. Si viene a sapere, però, che i primi transitati incorreranno in una squalifica, in quanto pare abbiano saltato, involontariamente, una enclave nello sviluppo del percorso, l'andata e ritorno al Castello di Masino. Anche Vipiana è nella stessa situazione. Ruzza ha recuperato terreno e transita insieme a Marchetti circa in sesta-settima posizione.

    Cavallo però davanti ignora tutto e forse se la prende troppo comoda.

    Arriverà con un vantaggio di 50 minuti ma gli basterà a difendere la prima posizione, dopo aver subito una pesante penalizzazione di 1ora?

    020_cambio_miravalle-bellottoDietro, Marchetti ha lasciato la compagnia di Ruzza, visto affaticato, al passaggio al Ponte Preti, e si presenta secondo al Traguardo di Brosso, per essere poi dichiarato vincitore.

    Cavallo è secondo. Terzo Stefano Ruzza a 28' da Marchetti.

    Vipiana anche lui penalizzato di 1ora. Fabrizio Roux, influenzato, si è ritirato.

    Dietro, scaglionati tutti nella notte.

    Per questi motivi e anche per condizioni climatiche quest'anno più sfavorevoli, difficile fare confronti, comunque :

    tempo di Marchetti quest'anno 11h 06' ,

    tempo di Giuliano Cavallo nel 2010, 10h 23”.

    Senza storia apparente la gara femminile, con l'ennesima vittoria della dominatrice degli ultratrail della stagione, FRANCESCA CANEPA, decima assoluta, e un tempo che prende in modo deciso le misure a questa gara.

    La vincitrice dell'anno scorso, Alessandra Perona, arriva terza, migliorando il suo tempo di ben 2h 30'.

    029_passaggio_sopra_la_torino-aostaNell'animato mondo delle Staffette vince il quartetto Galanzino, Ponta, Giacobone, Cremonte, i 'Casalinghi disperati', con un tempo di 5' più alto di quello registrato nel 2010 dal trio di campioncini Vottero Reis (che corse due frazioni), Giachetto, Benedetto.

     

    UN TRAIL CORRIBILE.... MA NON FACILE

    Apparve nei blog dopo la prima edizione una singolare lamentela, 'non ci sono salite, è tutto piatto'; a parte che strappi in salita ce ne sono molti e che proprio il finale, oltre i 95 km!, presenta un discreto dislivello di 500 m, però cosa si può pretendere da un percorso 'morenico', collinare per definizione?

    L'idea alla base del trail è tutta diversa. Questa è una gara dura proprio perché è lunghissima e tutta corribile, e può essere affrontata solo con una adeguata abitudine al ritmo e alla corsa di base su sterrato e ruvidi saliscendi.

     

     

    INCONTRI

    053

    Igor Marchetti

    La mia prima vittoria da trailer”

         “Ore 8 campo sportivo di Andrate, circa duecento trailer con le loro divise sgargianti e i loro zaini, sono pronti alla partenza per affrontare chi in solitaria chi a staffetta i 109 km che ci separano dal traguardo di Brosso.

    Tra questi ci sono pure io, quest’anno ho deciso di partecipare come singolo, sono carico di dubbi la distanza è impegnativa, non l’ho mai affrontata, né in gara né in allenamento, in più le ultime due gare che ho fatto (5 Laghi e Ivrea Mombarone), hanno dato risultati negativi sulla mia condizione.

    Parto tranquillo, l’unico obiettivo è finirla (dici poco), cerco di essere il più rilassato possibile, controllo la respirazione. Un paio di deviazioni sbagliate causa spostamento bandelle mi fanno perdere una decina di minuti, ma l’errore più grosso lo commetto a Masino. A causa di questo sono costretto a rifare la stessa strada andata e ritorno due volte e passare dal check point che avevo saltato (al traguardo il mio Garmin segnerà 116 km). Lo stesso check point saltato da molti atleti, con conseguente penalità di un’ora sul risultato finale.

    Cerco di non pensare al tempo perso, sono concentrato, i km passano e le sensazioni sono buone, riesco a mangiare e bere, buon segno, recupero posizioni, buon segno, il sole sta calando, il caldo diminuisce, e le forze non mi abbandonano, buon segno.

    L’ultimo tratto di gara passa nei luoghi della mia infanzia e questo mi stimola e mi carica, sono secondo e ormai Brosso è vicino.

    Quando taglio il traguardo una folla di persone mi applaude, c’è pure la banda del paese in festa, sono incredulo, banale lo so, ma non mi sembra vero, ho finito; e qui ricevo dallo speaker e organizzatore una notizia inaspettata, il primo ad avere tagliato il traguardo, Giuliano Cavallo è incorso nella penalità citata prima, e per questo motivo il vincitore della gara sono io!

    022_marchetti__e_ruzza__56_kmOnestamente la notizia non mi ha regalato più gioia di quella che già avevo, ero e lo sono ancora adesso, dubbioso sulla decisione presa dall’organizzazione.

    Ma tant’è, il responso è insindacabile, Cavallo sportivamente lo accetta e così io vinco la mia prima gara da trailer.

    Fino ad un paio d’anni fa facevo la marcia dove ho ottenuto discreti risultati, anche a livello nazionale, miglior piazzamento un settimo posto ai campionati italiani sulla 50 km nel 2006.

    Poi ho iniziato a dedicarmi alla corsa e soprattutto ai trail.

    Quest’anno ho incrementato le distanze di gara partecipando tra le altre, alle Porte di Pietra (72km per 4200mt di dislivello +/-) sesto assoluto e al Gran Trail della Valdigne (55Km 3900 mt +/-) terzo assoluto.

    In preventivo prima di concludere la stagione vorrei partecipare, sempre che il recupero fisico sia accettabile, al Trail del Monte Casto a fine mese.

    Nonostante faccia un lavoro che mi permette d’avere tempo libero a disposizione per allenarmi, queste distanze sono difficile da preparare, e logoranti fisicamente, bisogna essere molto attenti e accorti, soprattutto nel rispetto dei tempi di recupero.

    Macinando una quantità elevata di km anche l’impegno finanziario ha il suo peso, immaginate il numero di scarpe che uno consuma (grazie a Gymmy sport di Ivrea per i super sconti)....e l’appoggio di qualche sponsor sarebbe sicuramente utile e ben accetto”.

    038 arrivo_di_francesca_canepa

     

    Francesca Canepa

    al Lago di Candia in preda ad una crisi...”

         “è stata una gara particolare per me, non mi era mai capitato un tracciato da correre praticamente tutto il tempo e questa cosa mi è piaciuta parecchio. Poi certo, ha avuto i suoi costi in termini energetici, infatti sono arrivata al lago Candia in preda a una crisi che ha richiesto una sosta di oltre 30 minuti. Poi una mia disattenzione mi ha portata a un errore di percorso che mi ha costretta a cambiare decisamente marcia per recuperare, ma è stata un'occasione irripetibile per scoprire il margine di cui disponevo ancora. Anche sul piano umano questa gara mi ha dato molto, e voglio ringraziare Simone che ha condiviso con me i primi 30km e Ivano che mi ha accompagnata fino a circa l'85?, oltre a Fabrizio e Giuliano per l'incoraggiamento continuo. Ogni istante trascorso in questa gara è stato davvero speciale, e mi scuso con Stefano se all'arrivo ho dato l'impressione di non essere contenta. Tutt'altro, ero semplicemente a pezzi... ma ora approfitto per ringraziare tutti quanti per questa esperienza!!

    Giuliano Cavallo

    Igor è un amico, come tutti quelli che hanno portato a termine il Morenic”

         “Una sensazione del Morenic Trail e qualche riassunto fine stagione?

    La mia presenza al Morenic Trail quest’anno era scontata e programmata nel calendario 2011, anche perché vincitore della 1^ edizione. L’incertezza di non esserci, prima della manifestazione, era motivata dal recupero della caviglia dopo l’incidente e relativo ritiro all’UTMB. Mi ha messo da una parte KO, ma dall’altra mi ha creato la grinta per presentarmi a Chamonix il prossimo anno con un motivo in più. Per questo ho preso anche delle decisioni di serio controllo ortopedico, per portare al meglio le mie caviglie per la stagione 2012. Dopo l'UTMB, a parte le due settimane di recupero per la brutta distorsione, mi sono sempre allenato bene consapevole di andare al TROI DEI CIMBRI a fare un buon risultato, poi anche lì 009_cavallo__e_mangaretto__21_kml’annullamento della gara al 23° km, stavo bene… pazienza. In questi casi la sicurezza in prima linea. Alla fine eravamo insieme io e Silvano FEDEL e abbiamo deciso di finire il percorso come allenamento e scambiare due chiacchiere. E' stato meraviglioso, come pure avere l’idea del percorso, anche in previsione del prossimo anno, “Chissà”! Dopo il Troi dei Cimbri c’era il Morenic Trail preparato bene facendo degli allenamenti lunghi senza tanti dislivelli, che ad Aosta è quasi impossibile, con l’idea di battere il mio stesso record. La gara è interessante, mi piace l’organizzazione, e tutti i volontari che hanno dato lustro con il “Morenic Parade” al dopo gara. Sono stati meravigliosi. Quando sono partito alle 08:00 ero convinto di poter fare bene, nelle gambe avevo quei Km, ma le temperature mi preoccupavano un po’; “troppo caldo rispetto all’anno scorso”, e a dire la verità ho voluto fare l'esperimento di partire con lo zaino carico, quasi in autosufficienza soprattutto alimentare (solida) prendendo solo dell’acqua ai ristori. Così facendo ho mangiato due volte della frutta secca nei punti previsti e sono soddisfatto.

    Nel corso della gara prima di arrivare al 21° km, cambio staffetta, il primo sbaglio di percorso dovuto sicuramente a qualcuno che prova piacere a togliere i segni, anche se sbagliare nel prima parte di gara non è difficile, infatti anche l’anno scorso ci sono cascato, ma ci sta, il percorso è lungo.

    033_arrivo__di_giuliano_cavalloDopo metà gara ero in testa con uno staffettista, Marco Mangaretto, noi non sapevamo di essere stati vittime di uno sbaglio (a Masino) anche perché i km sul GPS combaciavano, anzi qualcosa in più… Bevuto qualcosa ho salutato tutti e sono ripartito, la temperatura cominciava a farsi sentire così ho capito che dovevo un attimo diminuire il ritmo anche se stavo bene, per affrontare la seconda parte. Non vedendo nessuno dietro ero tranquillo, infatti quando sono arrivato al ristoro e zona cambio dell’ultima frazione al Ponte Preti, qualche staffettista negli ultimi km prima dell’arrivo mi superava naturalmente… Ho chiesto loro se nel tragitto avevano incontrato qualche individualista, la risposta era... no, tranquillo!!!

    Allora ero ormai agli ultimi Km dal traguardo felice come una persona normale immagino... Un altro aspetto bello è di essere andato alla chiesa prendere la pietra e portarla all’arrivo, una bella emozione.

    Dopo il taglio al traguardo e i festeggiamenti mi è stato comunicato la probabile penalizzazione di un’ora e, anche con un netto vantaggio di 54 minuti non sono riuscito a contenere il danno.

    In tutti questi sbagli di percorso, tagli ecc. ecc. involontari, mi dispiace solo che dal 46° km di (Masino) punto di controllo saltato al 112 km che segnava il mio GPS all’arrivo, nessuno mi avesse avvisato dell’ora di penalità. Sicuramente non avrei rallentato così radicalmente ma cercato di recuperare più tempo possibile... Pazienza, sarà per il prossimo anno.

    Igor Marchetti secondo assoluto merita tutto quello che ha fatto, oltre ad essere un atleta è un amico, come tutti quelli che hanno portato al termine il Morenic.

    Tranquilli, il prossimo anno ci sarà la rivincita………… Sono contento delle mie performance 2011; ho vinto un po’ di gare, ho partecipato ai Campionati del Mondo che non è poco. Farò qualche altra gara sino a fine mese, poi voglio dedicarmi un periodo di riposo, guarire bene la caviglia e per il mese di dicembre cominciare a preparare la stagione 2012; i progetti sono tanti, ma dico tanti………

     

     

    Stefano Ruzza

    un percorso naturale e logico”

    015_arrivo_di_ruzza_al_1_cambio_21_km     "Personalmente la mia è stata una buona gara, considerando anche che avevo nelle gambe le fatiche di Oulx e di allenamenti importanti. Sono contento del terzo posto, purtroppo ho pagato un po' la seconda parte di gara dove Igor ha fatto la differenza per vincere. Riguardo la vittoria di Marchetti dopo la penalità inflitta a Cavallo, penso che in ogni caso sia stata meritata, perché dal 56° km in poi Igor è stato più veloce di Giuliano, tra l'altro dopo aver fatto anche un paio di km in più proprio dove hanno sbagliato alcuni atleti.
    Ecco, gli errori di percorso sono stati la nota dolente della gara, soprattutto nella prima parte, tra gli spostamenti delle fettucce da parte di chi si diverte così e alcune non perfette segnalazioni. Una volta messo a posto questo inconveniente, e sono sicuro che dall'anno prossimo sarà così, questo è un trail che diventerà un classico. La cosa bella e che mi ha più spinto a venire è il fatto che sia un percorso naturale e logico, e questa è una cosa che mi piace parecchio. Anche se non ci sono grossi dislivelli ed è mentalmente impegnativo per lo sforzo di continuare a correre per più di 10 ore, mi sono divertito".

     

    Fabrizio Roux

    Diventerà una gara importante ... però balisaggio da migliorare”

    011_fabrizio_roux_al_21_km     "Il Morenic Trail in futuro diventerà sicuramente una gara importante nel mondo delle Ultramaratone. Il percorso è molto corribile e si può mantenere un ritmo molto sostenuto almeno nei primi 2/3, questo fa si che bisogna arrivare ben preparati a restare sulle gambe ad alti regimi. Io mi sono dovuto fermare al ristoro di Candia, fisicamente ero piuttosto spossato dall'influenza che mi accompagnava da tutta la settimana, in cuor mio sapevo che sarebbe stata dura chiudere, ma ho voluto provare in ogni caso cercando di mettercela tutta finché sarei riuscito. Questo era un po' il programma per la gara: fare ritmo nei primi 50-60 km e poi vedere come sarebbe andata. In effetti la gola ha iniziato a bruciare, e le gambe a mollare, forse debilitate dalla febbre dei giorni precedenti.

    Per quanto riguarda l'organizzazione gara, sono stati ottimi i ristori, buona l'idea di mettere un fisioterapista a Candia che, oltre ad essere un amico, è servito per sciogliere un po' dopo il mio ritiro. Unico neo della festa, dico così perché mi è parso che questo vuole essere il senso della manifestazione, è stato il balisaggio.

    Molti corridori si sono confusi e sbagliati al punto di saltare anche un punto di controllo.

    Certo in parecchi punti non era facile correre con scioltezza perché si era impegnati a capire se il sentiero fosse quello giusto. Il problema è risolvibile e sicuramente l'organizzazione provvederà perché preparata, e sicuramente non tutta la colpa del balisaggio sbagliato è da attribuire a chi ha tracciato il percorso gara. Credo che in alcuni punti qualcuno abbia modificato il percorso di proposito.

    In ogni caso complimenti a tutti i partecipanti, in modo particolare a Igor Marchetti per aver fatto una grande prestazione e Francesca Canepa, la più forte Ultratrailer italiana. Un augurio agli organizzatori per l'edizioni future".

     

    Andrea Vipiana

    'Gara durissima per il percorso molto corribile ed il gran caldo'

    014_andrea_vipiana_21_km     “Alla partenza ero molto contento di partecipare al Morenic Trail perché mi sembrava molto interessante attraversare un territorio da me poco conosciuto.

    Ma complice il primo errore di percorso di due km. Circa, quindi il recuperare il posto perso mi ha mandato fuori giri e poi subito dopo alcuni burloni avevano segnato altre tracce, cosi' le gambe diventavano sempre più dure fino a che il gran caldo mi ha dato il colpo di grazia dopo il 55° km.

    La successiva tappa è stata la più deprimente di tutte le gare a cui ho partecipato; non riuscivo a correre neppure in pianura, una grande sofferenza sia fisica che psicologica, ma la volontà di non mollare ha prevalso sulla tentazione, fortissima, di abbandonare.

    Invece gli ultimi 18 km sono stati i più belli, ho ripreso a correre ad un ritmo più che accettabile accompagnato da una ragazza di Asti, che aveva già corso la prima tappa, con la quale il tempo è passato velocissimo.

    La gara è molto bella per i posti stupendi che attraversa, durissima per il percorso molto corribile e per il gran caldo, però eccezionale. E' adatta ad atleti abituati a correre in piano a ritmi sostenuti.

    Devo sottolineare il mio dispiacere per l'ora di penalità decisa dagli organizzatori, in quanto l'errore di percorso è stato fatto da diversi atleti e quindi ciò sta a significare un enorme sbaglio da attribuire a colui che ha tracciato la gara quindi agli organizzatori, ed è  stato difficile digerirla dopo una prova cosi' dura e massacrante.

    Un saluto a tutti “

     

    Genny Garda

    'Stiamo già fantasticando sul Morenic 2012'

    023_cambio_yvonne_kuszell-_genny_garda__56_km     "Che dire? Sono molto soddisfatta della gara di sabato 1. Con la staffetta la sensazione é che per una volta non stai correndo solo per te stesso ma stai facendo gioco di squadra e la cosa mi é piaciuta molto.

    Siamo partite venerdì sera con il camper per assaporare la gara fin dalla notte prima dormendo ad Andrate.

    Sveglia all'alba per preparare caffé e colazione a tutto il team. Aiutiamo Rosa (la prima staffettista) a mettere il pettorale, controlliamo che nello zaino ci sia tutto, tempo di fare qualche foto, augurarle in bocca al lupo ed é ora di andare!!

    Direzione: Lago di Bertignano al primo cambio. Per scaldarci un po' corriamo verso la nostra compagna che arriva in un attimo. Scambio di zaino, borracce e telefonini ed ecco partita Yvonne (la seconda staffettista): le spettano 36 lunghi km.

    Fabio e Diego intanto consultano la cartina per cercare un tratto che ci permetta di vedere passare il gruppo. Sostiamo al 46° km dove un volontario ferma le macchine al passaggio dei corridori ed ecco arrivare i primi: Mangaretto e Cavallo che sorridono come se fossero partiti dietro l'angolo, che invidia..!

    Aspettiamo il passagio di Yvonne e via verso il 2° cambio, ora tocca a me!

    Mi spettano 36 km in mezzo ai boschi, parto un po' preoccupata visto che non conosco i sentieri che dovrò percorrere. La paura più grossa é quella di sbagliare strada, ma con il roadbook in tasca e facendo molta attenzione ai segni non c'é possibilità di sbagliare, ed arrivo all'ultimo cambio dopo aver chiacchierato e percorso un tratto con Igor che sarà poi il vincitore.

    Lara (staffettista n° 4) parte alla grande per l'ultimo tratto in salita.

    Noi ci dirigiamo a Brosso ad aspettarla e quando il cronometro segna 11:03 la nostra compagna taglia il traguardo con quello che é stato il nostro testimone: una pietra della serra morenica nello zaino.

    Concludiamo così il nostro primo MorenicTrail a staffetta soddisfatte del percorso e dell'organizzazione. Nonostante qualche lamentela di chi si é perso, noi il tracciato non lo conoscevamo e, come ben sa chi viene a correre con noi, non abbiamo nemmeno un grande senso dell'orientamento, ma come dicevo sopra facendo molta attenzione ai segni ed al roadbook nessuna di noi 4 si é persa.

    Stiamo già fantasticando sul Morenic Trail 2012...".

     

    Anonimo trailista...

    (Problemi fisici... ma tanta voglia di trail... Un concorrente meno fortunato si racconta )

    028_costa_di_santo_stefano     “Io stranamente ho patito meno di altri il caldo ma sono di nuovo stato male di stomaco, mi sono fermato un'ora sul percorso 3 km prima del ristoro di Candia, e poi appena sono riuscito a stare in piedi sono partito per andare a ritirarmi. Al ristoro ho aspettato ma non mi passava il mal di stomaco e ad un'ora dal cancello ho provato a ripartire ugualmente. Riuscivo appena a camminare, al ristoro successivo mi sono fermato altri 40 minuti in modo che lo stomaco si riposasse un po'. Ho fatto cosi fino agli ultimi due ristori partendo sempre al limite di un'ora dai cancelli, poi piano piano lo stomaco è andato e dagli ultimi due ristori alla fine ho riguadagnato 3,5 ore circa dal tempo massimo. Fino a quando non sono stato male ero intorno alla venticinquesima posizione, sono comunque contento di averla finita, non ci credevo più nemmeno io. Se avessi avuto il ristoro vicino quando sono stato male la prima volta mi sarei ritirato li.
    Sono veramente felice, forse se soffri cosi il giorno dopo sei più soddisfatto perché capisci che sei arrivato al limite, forse la disperazione di essermi già ritirato 3 volte quest'anno mi ha fatto superare il limite, forse il trail è anche questo......
    Gli ultimi km quando sono stato bene li ho fatti con altri 3 e ci siamo divertiti arrivando insieme al traguardo”.

     

    LE CLASSIFICHE

    http://www.morenictrail.com/it/node/5