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Biella - Monte Camino - 26 giugno 2011
Scritto da Vittorio Duregon   
Martedì 19 Luglio 2011 17:49

 

DEBUTTA SPLENDIDAMENTE
LA NUOVA

BIELLA – MONTE CAMINO


MARCELLA BELLETTI
rimane regina


ENZO MERSI
sul gradino più alto ex aequo con DAVIDE MILESI


L'attacco di

JEAN PELLISSIER


Biella,  26 Giugno 2011


TIKE SAAB... (buona fortuna..) Biella – Monte Camino

Un ricordo personale su GUIDO MACHETTO


001_le_alpi_biellesi--- copiaTornare a Biella, per sport, per vivere un giorno grande, vedere lungo il percorso della Biella Monte Camino in varie bacheche e nei rifugi il logo TIKE SAAB, quello della Associazione delle guide di Biella, suscita una emozione, una viva tonalità melanconica.

Ci permettiamo un ricordo personale, che giungerà inaspettato ai più giovani e a quanti hanno conosciuto l'alpinista biellese Guido Machetto.

TIKE SAAB è una espressione nepalese che è stata adottata come titolo di un libro autobiografico da Guido Machetto, guida alpina biellese, deceduto sulla Tour Ronde, nel gruppo del Monte Bianco, nel 1976.

Guido stava sviluppando in quegli anni un progetto di alpinismo molto avanzato, innovativo. E credo che non fosse a caso che provenisse da Biella, città avanzata, aperta al mondo.

Lui forse non lo sapeva, i media lo ignoravano, ma a Torino eravamo in molti, giovani, a sentirci suoi fans, a documentarci e commentare la sua attività, attenti ad ogni notizia che ci arrivasse sui suoi progetti.

051---Guido non era strettamente un rocciatore, era un occidentalista nel senso più completo. Non era proteso a cercare vie nuove o ripetizioni di prestigio sulle montagne già battute.

Si era subito interessato, con grande anticipo, alla nuova, vera, frontiera dell'alpinismo degli anni settanta: lo stile alpino portato fuori delle Alpi, in Patagonia, in Himalaya, sulle Ande. Aveva compiuto una grande ascensione sul Tirich Mir, un quasi ottomila, adottando uno stile super leggero; un solo compagno, tempi rapidi, spedizione con un budget minimo. Questo era il nuovo che cercava di sviluppare, assumendosi in prima persona ogni difficoltà organizzativa.

Tra una scalata e l'altra lo potevi incontrare al solito bar, ad Andorno Micca, disponibile, antieroico, immerso nella cultura e nel costume di quei tempi.

Aveva fatto il muratore a Parigi, il rappresentante, il maestro di sci, la guida alpina. Ora sperava di vivere di alpinismo a tempo pieno, la testa piena di progetti.

Un personaggio, in quegli anni, tanto vicino e umano quanto Messner, con il suo crescente successo, anche mediatico, ci appariva teutonico, efficiente, però lontano e in definitiva poco simpatico.

Guido ha lasciato un grande vuoto, una chiusura repentina di orizzonte per tutto l'alpinismo delle Alpi dell'Ovest. 

 


UN PERCORSO RINNOVATO

020_in_vetta_chiesetta_e_faro--- copia

Eccoci dunque alla undicesima edizione della Biella - Monte Camino, ospiti del Gruppo Sportivo Alpini di Pollone.

Il percorso è, nella prima parte, del tutto nuovo. Non ci sono più i semi pianeggianti km di asfalto iniziali. Ora, partiti da Piazza Unità d'Italia, dopo soli 700 m, magicamente si esce letteralmente da Biella per entrare nel bosco, e di lì passando per Pollone e il Parco della Burcina, e poi, sul sentiero dedicato al beato Piergiorgio Frassati, si raggiunge la stradina in mezza costa, detta Tracciolino.

006---Di qui ci si innalza in piena costa erbosa, per entrare poi nella parte finale, quella dell'ascesa al Monte Camino, su sentiero di montagna, passando per i rifugi Rosazza, l'Albergo Savoia e infine il Rifugio Renata, posto sotto la cima.

023_rifugio_renata---Ai due terzi del percorso anche una inedita discesa, discretamente tecnica, che ha innervosito qualcuno, ma che invece completa la tecnicità del percorso e offre delle chances in più a chi non è scalatore puro.

007 fornoni e campigotto--- copiaA grandi linee il percorso può essere diviso in tre segmenti, tutti egualmente interessanti.

Nella prima parte troviamo la sorprendente rapida uscita dall'abitato di Biella, e l'attraversamento del suggestivo territorio di Pollone e del bellissimo Parco Burcina, un parco-giardino fondato su una collina dall'industriale biellese Felice Piacenza a metà dell'Ottocento.

010---La seconda parte inizia quando si esce dal bosco e iniziano i prati aperti, ripidissimi, attraversati dal Tracciolino. Siamo qui come all'interno di un quadro di maniera; prati, un panorama mozzafiato sulla pianura, sicuramente da qualche parte ci sono ancora anche i pastorelli con pecore e mucche.

014_il_monte_rosa---La terza parte è un'ascesa di tipo classico, alla vetta, con il sentiero ancora ampio ma ormai roccioso che sale prendendo quota di continuo.

021---In vetta, ampia terrazza, con fantastico panorama soprattutto verso il Monte Rosa e il Cervino, chiesetta degli alpini aperta per l'occasione, e usabile come riparo e spogliatoio. Pochi metri sotto la vetta, presso il rifugio Renata, è allestito un mega buffet, quest'anno anche con una meravigliosa sangrìa preparata in loco.

Il ritorno è garantito dall'ovovia e dalla cabinovia della Oropa Sport.


L'ALBO D'ORO 


Nata nel 2001 ha visto fino ad ora firme illustri: Massimo Lanza, Jean Pellissier, Stefano Giaccoli (record), Daniele Fornoni, Davide Milesi, Francesco Bianco per gli uomini.

Corinne Favre, Annamaria Garelli, Ornella Bosco, Cecilia Mora e Marcella Belletti (record) per le donne.

Ora, a detta di tutti il percorso è più continuo, più vario, più bello.

Con 23 km e ben 2.300 metri di dislivello si candida a diventare una Classica delle corse di sola salita.


MOLTI CAMPIONI ALL'EDIZIONE 2011


C'è fame di grandi gare, in giro, evidentemente. Lo si vede dai numeri dei trail e delle sky race in genere. Questa ripartenza della Biella-Monte Camino ha registrato circa 300 partenti, un numero altissimo per una gara di tale durezza.

Tra questi numerosi campioni quasi tutti vincitori nelle precedenti edizioni: Davide Milesi, Enzo Mersi, Francesco Bianco, Jean Pellissier, Daniele Fornoni, e una rivelazione di quest'anno, Stefano Ruzza.

Enzo Mersi e Davide Milesi, venuti fuori nella seconda metà di gara, hanno prevalso sugli altri dividendosi ex aequo la prima piazza con il tempo di 2.32'.44”. Francesco Bianco coglie un degnissimo terzo posto in 2.38'.53, davanti al redivivo Jean Pellissier e a Daniele Fornoni, venuto a fare allenamento in vista dei Mondiali in Irlanda.

 

045_podio_maschile---046_podio_femminile---

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


ENZO MERSI 

    Di Enzo si sa che le sue vittorie hanno una caratura particolare. Non può essere onnipresente, ma raramente perde. Questa gara però, proprio questa di casa sua, non era ancora riuscito a vincerla, piazzandosi secondo e terzo in diverse occasioni.

Questa è stata la volta buona, con la simpatia di tutti.


MARCELLA BELLETTI

    Marcella Belletti, peraltro attiva alpinista, nella migliore tradizione biellese, è l'atleta di casa. Era la vincitrice delle ultime due edizioni, una bella responsabilità ora che il nuovo percorso e l'ampiezza delle iscrizioni facevano presagire un test importante. Ebbene, Marcella ne è uscita vincitrice per il terzo anno consecutivo, e arrotonda sempre di più la sua immagine di temibilissima competitor nelle sky race e nei trail impegnativi.

TIKE SAAB, Marcella.


L'ATTACCO DI JEAN PELLISSIER 

    Jean Pellissier è da molti anni un protagonista valdostano forte, polivalente, alpinista, scialpinista, maratoneta. Discontinuo, era un po' che non lo si vedeva a causa di un infortunio che gli ha fatto saltare la stagione dello sci alpinismo.

Ebbene, proprio sul tratto più duro della parte centrale, la ripida traccia sul prato, lì ha lanciato un attacco spettacolare che lo ha portato a raggiungere un vantaggio di quasi un minuto su Bianco e i sopraggiungenti Milesi e Mersi.

Poi ha riscontrato che non aveva fondo a sufficienza e ha dovuto rallentare terminando in quarta posizione. Bentornato !

 


INCONTRI


045a--- mersiENZO MERSI


Enzo... nuovo percorso…

      Si, un percorso nuovo una gara nuova, l'altro era molto veloce questo è più tecnico, salite più dure, io lo preferisco e difatti sono andato bene.

Ha i fatto un ex aequo con Milesi, come è andata la gara?

      All'inizio c'era davanti Pellissier con Milesi e Bianco, poi mano a mano li ho ripresi e poi siamo rimasti soli io e Milesi, abbiamo fatto la gara insieme e alla fine abbiamo deciso di arrivare insieme,… inutile mettersi a fare una volata in cima ad una montagna…

Era una gara che mi mancava, nelle edizioni precedenti avevo fatto tutti i gradini del podio. Sono di qui, passavo proprio a casa, nel mio paese, sono doppiamente soddisfatto.


044_marcella_belletti---MARCELLA BELLETTI


Marcella, la gara è cambiata, ma tu sei sempre la regina. Detenevi il record e vinci di nuovo, un successo doppio. E' una cosa molto bella.

      E' cambiata proprio la tipologia di gara. Questa è una gara di montagna, l'altra era più corribile, chi faceva solo corsa aveva ancora qualche chance di gestirsi, su questa qui no. Oltretutto quest'anno era molto assolata, impegnativa.

Con questo successo puoi tornare alle tue scalate tranquilla.

     Certo, e poi ci troveremo al Valdigne. Mi sono iscritta alla 55 km. Voglio provare a fare questi Trail lunghi, però con delle aspettative decisamente diverse..

Un sentiero più facile…

      Io l'ho già provato… un pezzo... Ho fatto circa 40 km... e le discese sono quasi tutte ben corribili, però è veramente lunga per cui va gestita diversamente, anche a livello di alimentazione...

Dove andrai a scalare?

      Penso che andrò nel brianconese, vediamo dove si combina...

Grazie, ciao.

019_jean_pellissier---

JEAN PELLISSIER


Jean, ti rivediamo sui sentieri di montagna.  E' la prima gara?

      Esco da un lungo periodo di problemi fisici, sono ben contento di tornare, non ho ancora corso gare lunghe, mi trovo bene fino ad un'ora di gara, speravo un po' meglio oggi, ma ho capito che non si inventa niente. Non ho neanche avuto l'impressione di essere partito fortissimo, ma è proprio il fondo che mi manca.

Però l'ho finita e questo aiuta. Mi è piaciuta come gara anche se preferisco le gare di salita continua, senza discese che spezzano l'azione.

Continuerò a fare altre gare, ho bisogno di ancora due tre settimane per allenarmi bene, voglio fare bene sul Mombarone.


048_stefano_ruzza---STEFANO  RUZZA


Stefano, sei andato molto bene nei Trail di Primavera, qui come è andata, con che spirito sei venuto?

      E' andata comunque bene, dopo tanti trail ci voleva una gara più corta per prendere un po’ più di ritmo. Sono contento, è andata bene, undicesimo assoluto, ma le sensazioni alla fine erano ottime. Ho preso anche un premio… sono contento.

 

 

050_il_presidente_del_gsa_pollone--- copia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Si ringrazia Daniele Campigotto per la collaborazione al servizio fotografico