Trail del Monte Soglio - Forno Canavese 29 - 05 - 2011 |
Scritto da Vittorio Duregon |
Martedì 14 Giugno 2011 16:18 |
GIULIANO CAVALLO E RAFFAELLA MIRAVALLE DI NUOVO PRIMI SUL MONTE SOGLIO
Tempo record per Giuliano Cavallo
Forno Canavese (TO) - 29 maggio 2011
TRAIL DEL MONTE SOGLIO 'UN OSSO DURO'
C'è trail e trail, ovviamente. Dipende da dove, come e quando è stato concepito. Quello del Soglio è sicuramente uno dei più impegnativi. Sono 60 km e 3.400 metri di dislivello positivo. A questo bisogna aggiungere un discreto livello di tecnicità che caratterizza quasi tutto il percorso. E infine c'è una incognita climatica da non sottovalutare: caldo umido in basso, nei primi trenta km, arieggiato e fresco, con qualche rischio, in punta al Monte Soglio.
'SONO DI FORNO CANAVESE'
La base di partenza è Forno Canavese. Forno è stato, fino a pochi anni fa, un centro importante per la lavorazione dei metalli. Un distretto industriale caratterizzato da una cultura delle lavorazioni meccaniche estremamente diffusa. Praticamente in tutte le case, nei garage, nei cortili, nei capannoni, anche improvvisati, si potevano trovare magli e presse per lo stampaggio a caldo, torni e fresatrici per le lavorazioni.
'Sono di Forno Canavese' fa dire Primo Levi a Tino Faussone, il disincantato protagonista de La chiave a stella. E si capisce che per l'autore è un titolo di merito, un blasone psicologico che si porta dietro chi è nato e cresciuto in una terra dove si sanno fare le cose. E' un personaggio malinconico Faussone, le sue grandi capacità tecniche sono pagate bene ma poco capite e riconosciute. E forse malinconico lo è anche Forno, ora che, nella nuova geografia dell'industria mondiale, molte officine, grandi e piccole, hanno chiuso e lavoro ce n'è sempre meno.
SANTUARI, BORGATE E IL MONTE SOGLIO
Il trail investe la conca di Forno, con le sue numerose frazioni, e quello dei comuni limitrofi, disegnando un ampio semicerchio in mezza costa, da sud a nord, con un percorso ondulato, in mezzo al bosco, veloce ma con strappi ripidi e discese tecniche. Tocca in questa prima parte alcuni luoghi caratteristici: il Mulino Val, la Cappella del bandito, il Santuario dei Milani, il Santuario di Belmonte. Verso il 35° km, dopo tanto vagare su e giù, siamo praticamente alla stessa quota della partenza, a circa 500 metri. E' qui che inizia la seconda parte caratterizzata da una lunga risalita da un chiuso fondovalle verso i 1.971 metri del Monte Soglio. All'inizio il caldo e l'umidità sono opprimenti, poi in prossimità della cresta che porterà in vetta, il panorama si apre, con squarci sulla Valle dell'Orco, e così pure la ventilazione ora più continua e fresca.
La vetta è spesso coperta da nebbie vaganti, anche in belle giornate. Bisogna fare attenzione a coprirsi in modo adeguato, o accelerare al massimo la discesa. La discesa su Forno, gli ultimi 13 km, riserva ancora qualche sorpresa, come una difficile pietraia, insidiosamente colonizzata dall'erba, da attraversare con la massima concentrazione.
L'EDIZIONE 2011
Vincitori 2011 sono risultati, come nel 2010, Giuliano Cavallo e Raffaella Miravalle. Per Giuliano, c'è la soddisfazione del Record della gara, ottenuto in 6h 4' 21” . Al secondo posto un atleta di classe, Daniele Fornoni, in gran forma e capace anche lui di migliorare il record precedente con il tempo di 6h e 16'.
Per Raffaella Miravalle, della Valetudo sky running, la soddisfazione di un nono posto assoluto, preceduta da ben pochi atleti maschi. Ennesima conferma della straordinaria qualità delle vittorie di Raffaella. A secondo posto tra le donne Francesca Canepa, dei Courmayeur trailers, già in grande evidenza poche settimane fa al trail Porte di pietra.
Sul tracciato breve, di 26 km, vittorie dell'atleta di casa Mirko Bertino e della canavesana Rosanna Mattè.
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