IL VERTICAL NOVARETTO-ROCCASELLA 22 Settembre 2019 / UN VERTICAL NATURALE ALLA VETTA |
Scritto da Vittorio Duregon |
Lunedì 23 Settembre 2019 18:25 |
In bassa Val di Susa a pochi minuti da Torino
1° Edizione VERTICAL ROCCASELLA da Novaretto fraz di Caprie To
4,9 km 1100m D+
Si è corsa Domenica 22 settembre la prima edizione del Vertical Roccasella, una gara di sola salita, con uno sviluppo di 4,9 km e il notevole dislivello di 1100 m., organizzata dal Gruppo Sportivo Moncenisio con sede a Caprie.
La Rocca della Sella, il toponimo esatto sarebbe ‘Rocca di Celle’ è una vetta molto spiccata che incombe sulla bassa Val di Susa, subito all’inizio, proprio di fronte al monte Pirchiriano dove si trova la Sacra di S Michele.
Anche se alta solo 1508 metri, è una discreta meta escursionistica, dall’aspetto impegnativo a causa della ripidezza e della rocciosa cuspide finale.
In realtà la vetta è facilmente accessibile da diversi versanti percorrendo le magnifiche mulattiere e i sentieri immersi nei boschi che la attraversano.
Abitualmente la salita alla Roccasella si effettua partendo da due frazioni di Caprie poste ad una altezza intermedia, Celle a m 991 e Comba a m 1063, però raggiungibili in auto solo al prezzo di parecchi km in più.
Per gli sportivi della montagna invece, per chi vuole correre o allenarsi a macinare dislivello per mete più importanti, una soluzione molto pratica è quella di partire direttamente dal fondovalle.
Così facevano i pionieri dell’escursionismo e dell’alpinismo torinese all’inizio del secolo scorso quando scendevano dal treno Torino Susa a S.Ambrogio e di lì si incamminavano su per la vetta passando per il costone della Seia, e per le frazioni di Sala, Pra Barbè, Celle e Comba.
La frazione Novaretto di Caprie si trova proprio sotto la verticale della cima, a m 362, praticamente al livello della Dora Riparia.
E’ il punto di partenza ideale per lasciare l’auto e iniziare un vero vertical naturale, di ben 1146 m se rigorosamente in vetta.
La grande tradizione podismo di montagna in Val di Susa non è qui estranea, tutt’altro.
A parte il successo che riscuote da qualche anno il bellissimo Trail di Caprie, si ricorda ancora un fatto sportivo di una certa rilevanza.
Proprio a Novaretto, negli anni eroici della corsa in montagna, nel 1987-88 si volse una gara molto impegnativa anche per quei tempi, e che per questo non riuscì a replicarsi.
Era la Novaretto-Roccasella e discesa, gara che vide nel 1987 la vittoria record di Pierluigi Chiampo che impiegò 44’ per la salita e un tempo complessivo di 1h e 6’ (o forse 1h e 8’).
Era una delle ultime gare del grande podista cresciuto nel Giò Rivera di Almese , che di li a poco avrebbe preso l’abito talare interrompendo così una carriera sportiva di eccezione.
Anni 80' Pierluigi Chiampo
LA GARA
I Partenti (e arrivati) sono stati 49, forse non molti , ma nemmeno pochi trattandosi di una gara molto specialistica e oversize, alla prima edizione.
Sicuramente il livello era molto alto come rivela l’ordine d’arrivo dei primi 20-25 concorrenti, tutti, a loro modo concorrenti di spicco.
Tra gli uomini vittoria per Max Di Gioia, da diversi anni specialista vittorioso dei vertical, ora incalzato sempre più da vicino da giovani già noti, come Giovanni Bosio,il secondo arrivato e qui a Novaretto anche da inediti e fortissimi giovani alle prime esperienze.
Tra le donne torna alla vittoria Alma Rikka, trailer e verticalista che da qualche anno si è dedicata alla montagna, intesa come ascensionismo di punta e collezione di vette oltre i 4000 m.
LA CLASSIFICA
INCONTRI
ALMA RIKKA
Solo che tra bici,alpinismo e corsa vincino i primi due. Comunque un pettorale tra amici fa sempre bene. La gara è andata bene anche se mi sono sentita impiccata dall’inizio alla fine. Si è vero questo vertical replica una ascensione impegnativa e perlomeno non mi sono sentita il peso dello zaino addosso. Quest’anno nel giorno del mio compleanno ho realizzato il mio 30° quattromila, il Taschorn in Svizzera una cima non proprio facile, ma realizzata con dei compagni di cordata veramente giusti.
Sono così ufficialmente entrata nel Club dei 4000. Le montagne che mi piacciono di più sono quelle della Corona imperiale,in Svizzera, non troppo difficili come certe cime del Monte Bianco, ma nemmeno banali. Oltretutto non sono servite da eccessivi impianti di risalita.
MAX DI GIOIA
La gara è andata bene.
Per come sto credo di essere andato fortissimo. Sono partito forte, non fortissimo come ai vecchi tempi,ho cercato di tenere unritmo costante.
Vedevo che ero sempre in testa.
Poi nel finale è venuto a prendermi Giovanni Bosio,ha fatto una grande rimonta perche avevo forse più di un minuto di vantaggio. Se la gara fosse durata trenta secondi in più mi avrebbe preso.
La parte finale è molto tecnica, però di solito lì io vado molto forte, è stato proprio bravo lui a venire su in progressione.
Ha rischiato di vincere.
L’annata non è andata benissimo. Sono partito molto forte al Cross della Pellerina ma poi più avanti preparando i regionali mi sono infortunato all’alluce e sono stato fermo un mese e mezzo. Max Di Gioia
Ora sinceramente non ho neanche più le ambizioni di prima e non mi sento più così disciplinato e cerco di prendere le cose come vengono. Ci vediamo presto al Vertical di Ingria.
Giovanni Bosio
PAOLO CHIRIO GS Moncenisio
C’era una gara che è stata fatta a metà degli anni 80, era la Novaretto Roccasella e ritorno, è stata vinta daluigi Chiampo, forte atleta, soprattutto su strada, poi diventatosacerdote, che era del posto. Era però una fgara diffficile daorganizzare, e anche un po pericolosa e lunga. Negli ultimi anni il GS Moncenisio ha organizzato il Giro delle borgate, denominato anche Trail di Caprie.
A causa degli incendi del 2017 e di alcuni piccoli smottamenti sul percorso ormai consolidato, non siamo riusciti questaprimavera a farne la riedizione . Abbiamo così deciso per quest’anno di provare a sostituire il trail con un km verticale, inserendolo nelcircuito di vertical della Uisp. Eravamo in dubbio anche per il mezzo vetrtical serale , però il calendario era già pieno.
Abbiamo visto una partecipazione leggermente inferiore a quella che ci aspettavamo, e questo per le previsioni meteo negative, ma a conti fatti, infondate. Ci ha sorpreso invece la qualità dei partecipanti.
Siamo soddisfatti.Roccasella è un percorso molto noto e sentito. E’ un percorso classico su di cui mancava una gara. Vedremo in futuro come gestire al meglio queste tre opzioni tutte convincenti : Trail,Vertical e 1/2 Vertical.
LE FOTO
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