TRAIL DEL THABOR 6 Settembre 2015 / LE FOTO PIU' BELLE NELLE DOLOMITI DI VALLE STRETTA |
Scritto da Vittorio Duregon |
Mercoledì 23 Settembre 2015 18:30 |
IL GRANDIOSO AMBIENTE DELLE DOLOMITI DI VALLE STRETTA NELL'ALTIPIANO INTORNO AL MONTE THABOR
BARDONECCHIA
3° Edizione Domenica 6 Settembre 2015 30 km 2600 m D+
Una bellezza rara Il territorio del Trail del Monte Thabor è veramente di una bellezza fuori dal comune. Tutte le foto e i filmati che girano lo confermano. Siamo nell’ambiente della Valle Stretta, un vallone che diparte dalla conca di Bardonecchia. Un’isola dolomitica nelle Alpi occidentali , dove spiccano grandi e inconsueti ghiaioni e colatoi detritici, cenge, pareti verticali di roccia calcarea. E inoltre spazi aperti; e un vasto altipiano dove, da conche prative con incasellati meravigliosi laghetti, si stagliano gruppi rocciosi verticali, castelli di roccia grandi e piccoli. E, al culmine di tutto questo, c'è la vetta del MonteThabor m 3.178, in un ambiente lunare, con suoi vasti pendii detritici caratterizzati da un acceso colore giallo ocra.
Come noto, dal 1947 tutta la Valle Stretta è diventata territorio francese; però è ancora frequentata in prevalenza da italiani che, a pochi km da Bardonecchia, possono inoltrarsi fino alle Grange di Valle Stretta, dove da decenni sono posti due dei rifugi più famosi delle Alpi Occidentali: il Rifugio 3° Alpini e il Rifugio Re Magi.
La Gran Bagna , salendo al Colle della Rho
Alle Grange di Valle Stretta, dove è posto il Traguardo del Trail, è custodita la memoria di tutte le generazioni di alpinisti che numerosissimi hanno frequentato queste montagne; a partire dalla prima scialpinistica del Thabor, una delle più belle delle Alpi occidentali, effettuata nel 1903 dal padre fondatore dello sci alpino Adolfo Kind .
Qui hanno fatto base le varie generazioni di arrampicatori ‘occidentalisti’ che venivano a risolvere i problemi alpinistici ancora aperti, ma soprattutto a cercare l’arrampicata su roccia calcarea sulla Parete dei Militi, sulla Torre Germana, ai Serous, al Dente di Bissort, sulla Pelle. Ricordiamo solo qualche grande: Gabriele Boccalatte,Giusto Gervasutti,Guido Rossa, Giampiero Motti, Giancarlo Grassi. Con Chaberton e Rocciamelone, il Thabor costituisce un trittico frequentatissimo in Val di Susa, anche perché meta di vera devozione popolare e pellegrinaggio. Poco prima della vetta si incontra la cappella della Nostra Signora dei Sette Dolori edificata nel XI° secolo, ma probabilmente già sede di un tempio precristiano.
Dalla vetta si gode di un panorama superlativo sui gruppi alpini principali dell’Ovest: Delfinato, Vanoise, Alpi Cozie e Graie, e in lontananza il Monte Bianco e il Monviso .
Il Trail di 30 km, parte da Bardonecchia ed entra nell’altipiano del Thabor, attraverso il Colle della Rho. Tutta la prima parte e quella centrale consistono in un ampio giro, ben tracciato ed estremamente panoramico, passando per il Refuge du Thabor, il Colle di Valle Stretta e il Lago Peyron, per arrivare finalmente ad inquadrare il tratto finale dell’ascesa alla vetta, inserendosi al Col des Méandes, nella via classica di ascesa al Thabor dalla Valle Stretta. Magnifica infine la discesa verso il traguardo posto alle Grange di Valle Stretta. Una volta scesi poco sotto la vetta, il tracciato prende una via inaspettata, su aspre pietraie, con lunghi tratti fuori sentiero, passando dietro la Rocca di Valmeinier e a fianco del Lago di Chardonet e degli appicchi rocciosi del Gran Adritto. Una discesa impegnativa ma spettacolare che aggiunge al forte dislivello anche ruvidità e engagement, per un trail che è di ‘soli’ 30 km ma che richiede almeno 5/6 ore ad un trailer di medio livello.
Fabrizio Vinassa , secondo nella 30 km
In sede di cronaca sportiva la prova da 30 km è stata vinta dal francese Dalban Moreynas in 3h 55'43" , davanti al nostro Fabrizio Vinassa arrivato in 4h 12' 44" . A seguire Davide Garlaschini, Erik Pinet(italiano),e Stefano Marzolino.
Tra le donne Cecilia Mora ha onorato la sua reputazione vincendo in 5h 00' 49" e arrivando nona assoluta.
LA FOTOCRONACA
Ore 8. Si esce da Bardonecchia. Le cime sono illuminate dal sole. Sarà una bellissima giornata.
Risalendo il Vallone della Rho,nei pressi del Santuario della Madonna di Montserrat
Ci si avvicina alla Gran Bagna e al Colle della Rho.
Visibile la Caserma, opera del Vallo Alpino, 1940
Arrivo al Colle della Rho, facile e antico passaggio tra Bardonecchia e Modane
Dopo una breve discesa dal Colle della Rho,il tracciato vira a sinistra(ovest) verso il Refuge du Thabor.
Prima di vedere il rifugio però, c'è da superare una breve ascesa: il Col de la Replanette.
Si va verso il Colle di Valle Stretta.
Nello sfondo il Refuge du Thabor e il Dente di Bissort
Ristoro al Refuge du Thabor
Si lasciano alle spalle i laghi di Santa Margherita e il vicino Refuge du Thabor. Si scavalla verso il Lago Peyron per avvicinarsi al monte Thabor.
Finalmente, per la prima volta, si vede la vetta del Thabor.
Si va verso i Serous e la via di salita al Thabor.
Si intravede il Lago Peyron
Il Lago Peyron. In secondo piano il Monte Thabor
Vicinissimi alla Rocca dei Serous, versante est. Al centro..la Giraffa.
Verso la vetta
La cappella di Nostra Signora dei Sette Dolori, del XI secolo.
L'incoraggiamento di Stefano Marta, di Mandala Trail.
Tratto tecnico in discesa, dove una volta c'era il Giacciaio di Valmeinier.
Ripida dscesa fuori sentiero, verso il Lago di Chardonnet.
I profili amichevoli della Rocca Bernauda e della Punta Baldassarre.
Ci stiamo avvicinando al traguardo.
Arrivati !!
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