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ELECTRIC TRAIL 22 Marzo 2015 / DENNIS BRUNOD E SONIA GLAREY BENIAMINI DELLA VAL D'AOSTA
Scritto da Vittorio Duregon   
Sabato 28 Marzo 2015 16:34

 

ELECTRIC TRAIL 2015

 

42 km  3600 d+ per

DENNIS BRUNOD e SONIA GLAREY

I beniamini della Val d'Aosta

 

 

MAURIZIO FENAROLI

domina sulla 18 km d+ 1335

per il secondo anno consecutivo

 

Il ritorno di

ELISA ARVAT

 

 

La quinta edizione dell'Electric Trail, con grande efficienza organizazto dal Thermoplay Team consegna al trail italiano una manifestazione in piena salute, con organizzazione e strutture collaudate,un programma di contorno ricco di suggestioni territoriali e commerciali dedicate al trail,una buona risonanza mediatica.

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E da parte sua  incassa un vivace apprezzamento dei concorrenti sulle caratteristiche dei due percorsi, quello originario e classico dei 18 km con 1350 m d+, e quello, maggiore, con 42 km e ben 3600 d+.

Con  Partenza e Arrivo in Pont St Martin, entrambi i percorsi si svolgono in media quota sul ripido lato sinistro orografico della bassa Valle d’Aosta, nel territorio dei comuni di Pont, Perloz, Lilianes e Donnaz, percorrendo i secolari sentieri e mulattiere, con vista a valle e spesso intervallati da frazioni, capitelli e chiesette

testimoni della antica religiosità popolare aostana.

 

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Di assoluto valore le suggestioni di tipo culturale e turistico, con magnifici scorci sul fantastico ponte romano di Pont St Martin, sull’antica strada romana di Donnaz e sui suoi magnifici vigneti, sul Forte di Bard, sul borgo medioevale di Perloz, sull’antico ponte di Lilianes, e altro ancora.

 

Una montagna boschiva, arida , che conserva ancora le tracce della antica e faticosa povertà, lontana dagli stereotipi del turismo contemporaneo.

 

 

Entrambi i percorsi hanno un importante dislivello, ma la cosa che li caratterizza di più è che sono molto tecnici, richiedono continui cambi di ritmo in un susseguirsi di ripide salite e discese sulle classiche gradinature in pietra degli antichi sentieri , tornati in piena efficienza per i lavori di ripulitura e per il passaggio continuo dei trailers .

 

Un Trail in continua crescita

Crescendo di anno in anno, con la sua quinta edizione l’Electric Trail ha ormai raggiunto la bella quota di 500 concorrenti; valdostani, piemontesi, lombardi, e numerosi qualificati stranieri che troviamo presenti nei podi, sia maschile che femminile.

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In una giornata con un meteo umido e nevischio in quota, non fastidioso, che però ha reso più problematiche le discese su pietra, la vittoria è andata al favorito della vigilia Dennis Brunod , il vincitore dell’anno scorso , che, con il tempo di 5h 09’ 57” ha anche abbassato il record del percorso di c 7’.

 

Non è stata però una vittoria facile.

Sempre in testa alla gara è stato raggiunto a 5 km dall’arrivo, sicuramente per un eccesso di confidenza, da Nicolas Pianet, francese del Jura e ha dovuto di nuovo attaccare per tagliare il traguardo con quasi tre minuti di vantaggio.

 

48Alle loro spalle a c 30’ hanno viaggiato insieme e deciso di arrivare insieme, lo svizzero Yan Balduchelli e il nostro Giuliano Cavallo, autore di un soddisfacente rientro alle gare dopo l’operazione alla caviglia dell’ottobre scorso. Quinto il ceko Petr Vysmek.

 

Anche in campo femminile si riconferma la vincitrice dell’anno scorso Sonia Glarey, 11°

assoluta con il tempo di 6h 31’ 11”, davanti alla svizzera Helen Blatter giunta dopo c 23’, e alla sempre competitiva Cecilia Mora dopo c 45’.

 

 

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Nella gara di 18 km anche qui, come nel 2014, vittoria per il biellese Maurizio Fenaroli, con il tempo di 1h 55’ 23” impegnato fino alla fine dal giovanissimo bergamasco Angelo Busi arrivato dopo circa due minuti e mezzo. Terzo il suo compagno in Valetudo Massimiliano Corti giunto a c 5’.

 

In campo femminile la 18 km è stata vinta la Elisa Arvat ,atleta di casa, neo mamma al suo rientro alle gare, con il tempo di 2h 17’ 34” , seconda Sonia Locatelli a c 7’ e 30”, terza Marlene Jocallaz a c 12’ e 30”.

 

 

 

 

 

Patriottismo valdostano

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Massima soddisfazione degli organizzatori e grande partecipazione per la vittoria di Dennis e Sonia, veri beniamini della Valle d’Aosta, circondati da un tangibile affetto che va anche oltre le loro notevoli doti personali di semplicità e simpatia.

 

Dennis Brunod, che da tanti anni è sulla breccia e sulla scena dello sci alpinismo con innumerevoli titoli mondiali collezionati e battagli vinte e perdute nella corsa, nelle sky race internazionali.

 

 

Sonia Glarey , sempre solare e affabile, e che non finisce di stupire per la qualità e la quantità dei risultati che raggiunge nelle gare di lunga e lunghissima durata, quelle che richiedono non solo talento ma anche passione, sacrificio, fatica.

 

Il figlio di Bruno Brunod

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Un podio speciale , idea buonissima,  è stato creato per i concorrenti under 18, e la vittoria è andata a Mathieu Brunod, classe 1997, arrivato 5° assoluto nella gara di 18 km, precedendo calibri come Mangaretto,Mersi e Annovazzi.

 

Mathieu è figlio dell'intramontabile bruno Brunod, arrivato invece 6° asooluto nella gara di 42 km.

 

 

 

 

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Una Vespa 150 in palio

 

Dopo le premiazioni nessuno si è affrettato a partire. C'era ancora da procedere con l'estrazione dei premi a sorteggio, tra i quali una Vespa 150 nuova fiammante,verniciata speciale con i colori e loghi dell'Electric Trail .

 

Notevole anche il secondo premio messo in palio da Mandala tour: una settimana all'Amalfi Cost Trail, in programma a Ottobre.

 

 

 

 

 

 

 

INTERVISTE

 

DENNIS BRUNOD

 

140 copiaDennis,sei stato raggiunto nella parte finale... e hai dovuto ripartire per vincere.

Si, in effetti prima del Forte di Bard sono stato raggiunto e non me l'aspettavo, perché mi dicevano che avevo 4-5 minuti di vantaggio. Probabilmente mi ero un po' addormentato.

Ho dovuto attaccare nell'ultima discesa, molto tecnica, e sono arrivato a Donanz con circa un minuto e mezzo.

Poi ho tenuto e accresciuto il vantaggio negli ultimi tre km di asfalto e di salita corribile. Però era tutto a vista, non è stato semplicissimo.

 

 

120Non è mai scontato vincere, e qui il livello si sta alzando ogni anno. Inoltre siamo ad inizio stagione e gli allenamenti non sono ancora così lunghi. Sono molto soddisfatto di questa prestazione.

 

Quest'anno non ho fatto competizioni di sci alpinismo ma mi sono sempre comunque allenato. Fino ad ora ho sempre fatto due stagioni di gare, scialpinismo e corsa, dure e pesanti.

Però con il passare degli anni il fisico richiede più recupero e ho dovuto fare delle scelte, preferndo per ora la corsa, dove allenarsi è un po' più semplice.

 

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La voglia c'è ancora, quindi farò ancora gare sia d'inverno che d'estate, ma allungando tra gli impegni, meno gare consecutive e più recupero.

Qui è stata battaglia fino in fondo, l'anno scorso avevo un grosso vantaggio, ho potuto gestirmelo, e quindi mentalmente è stato molto più facile.

Oggi invece è stata gara vera, e queste sono le vittorie che si apprezzano di più..

 

 

 

 

 

Tu hai vinto nove trail l'anno scorso... che caratteristiche ha questa tipo gara?

 

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Questo è un trail un po' anomalo rispetto ai soliti.

Anche se non si va mai a delle quote molto alte, secondo me è il trail più duro che c'è in valle d'Aosta, perché ha pendenze molto elevate sia in salita che in discesa, e il fondo è molto tecnico scivoloso, quindi con sei sette salite ti spacca le gambe, diversamente da un trail normale dove imposti un ritmo e le salite e le discese sono lunghe.

 

Alla fine gli altri trail sono più semplici da gestire.

 

 

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Ora farò un po' di trail in Valle d'Aosta e soprattutto i Vertical che mi piacciono molto e opterò per i trail un po' più corti, perché comunque i trail sono gare molto dure e il fisico dopo un po' ne risente e quindi bisogna dare un altolà a certe distanze.

.

 

 

 

 

 

GIULIANO CAVALLO

 

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Mi sono mancate le gare d'inverno ed è passato troppo poco tempo dall'operazione al piede fatta a ottobre, ho iniziato a correre a gennaio, e poi anche mi sono fermato perché il piede si era ingrossato.

Oggi ho un po' tribolato nelle discese però non ho rischiato nulla, avevo fasciato bene, ora sono un po' gonfio ma sono contento perché le sensazioni sono buone, ci vuole tempo, e si spera in una buona stagione.

 

 

 

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Hai trovato con te Balduchelli, un atleta svizzero specialista delle lunghe distanze.

Si abbiamo fatto la gara quasi sempre insieme, poi ci siamo parlati; è uno svizzero e lo conoscevo di fama. Abbiamo deciso di fare la gara insieme, anche per condividere questi momenti, è una cosa che piace a tutti.

 

 

 

 

 

 

 

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YAN BALDUCHELLI

Percorso molto bello, molto tecnico, un bel territorio, reso più difficile dalla pioggia e dal bagnato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MAURIZIO FENAROLI

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Avevo fatto questa gara l'anno scorso e l'avevo vinta. Ero incerto se fare la lunga, per provarla, però ne ho sentito parlare come di una gara dura e massacrante, ed ero incerto.

 

Poi alla fine ho deciso per la 18 km. Siamo ad inizio stagione e non ho ancora l'allenamento sufficiente per 6 ore.

Oggi è andata veramente bene, sono partito nelle retrovie, poi ho recuperato, alla fine ho fatto la differenza nella discesa su Donnaz e nell'ultimo strappo in salita.

 

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E' sempre una bella gara e il contesto è fantastico.

Ogni anno cresce sempre di più,

in partecipanti e organizzazione.

 

Per la stagione che inizia adesso sto valutando quale obiettivo pormi, penso ai Campionati italiani , ma sono indeciso se puntare agli Assoluti o ai Master, ormai sono negli 'anta'.

Si tratta di un campionato in 4 gare, tra cui Oasi Zegna e Royal Ulltra Sky Marathon.

 

 

E poi, più avanti nella stagione si aggiungeranno le gare classiche, quelle che prediligo, dai 20-30 km fino anche ai 60. Vedremo, anche se non voglio esagerare, i recuperi stanno diventando più lunghi.