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MARATONA ALPINA VDT / MARCO GAZZOLA INCORONA STEFANO RUZZA E ARIANNA REGIS
Scritto da Vittorio Duregon   
Giovedì 24 Aprile 2014 07:04

 

 

MARCO GAZZOLA

incorona 

STEFANO RUZZA e ARIANNA REGIS

vincitori alla

MARATONA ALPINA DI VALDELLATORRE

 

 

Domenica 13 Aprile 2014

42 km 2600 d+

 

 

9 valdellatorre copia

 

Nata nel 2008 la Maratona 'Alpina' di Valdellatorre è ormai una classica.

Ma non per questo è una gara da grandi numeri.

Le adesioni sono consolidate sui c 180 partecipanti, fra maratona e mezza, con uno zoccolo duro di torinesi più una discreta rotazione di partecipazioni da altre zone.

Non è una gara che si ripete a cuor leggero. E' una gara non facile, e faticosa; e non solo per la distanza e il dislivello.

 

Nonostante il percorso sia di grande soddisfazione come logicità e suggestioni panoramiche, con sguardi diretti sulla sulla città di Torino e su tutta la cerchia alpina, ci sono lunghi tratti in cui non si possono staccare gli occhi dal sentiero.

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Il fatto è che è un percorso molto tecnico, che si svolge quasi sempre su sentiero roccioso con passaggi tecnici, anche in discesa ripida, che frenano parecchio chi non ha particolare dimestichezza con i percorsi difficili.

Inoltre, collocata in calendario in periodo di grande variabilità meteo, le condizioni climatiche possono facilmente aumentare le difficoltà, sia nel senso del combinato di pioggia e freddo in montagna, sia nel senso del caldo eccessivo e della scarsità d'aqua in gara.

In breve, una gara tosta.

 

 Preso atto che non risultava tra gli iscritti il 'Principe dei trailers', Daniele Fornoni, vincitore delle ultime quattro edizioni, quest'anno abbiamo assistito ad un bello e inedito duello tra due dei protagonisti delle cronache dei trail in Italia: Stefano Ruzza e Marco Gazzola.

 

081 copia

 

Due atleti molto diversi tra di loro e che personalmente non si conoscevano nemmeno.

Stefano Ruzza, è ancora un giovane trailer ma tra i migliori e continui, e con più esperienza in Italia. Attualmente è campione Italiano di ultratrail Iuta 'distanza lunga'.

Marco Gazzola, svizzero, è un atleta meno assiduo sul calendario gare, ma notissimo e con una grande esperienza in gare di endurance ad alto livello e in performances originali e avventurose.

 

Si è iscritto all'ultimo momento e, sotto lo sguardo curioso dell' organizzazione e degli altri concorrenti è arrivato con la sua compagna, Arianna Regis, a pochi minuti dalla Partenza. 

 

Aveva vinto il Tor des Geants del 2011, ma non gli è stato aggiudicato per un banale errore di percorso a 3 km dal traguardo (saltò il controllo del Rifugio Bertone, quando aveva un vantaggio di 5 ore sul secondo). Molto sportivamente accettò le decisioni della giurìa e per questo è diventato famosissimo.

 

p4130022Al suo attivo c'è un consistente e sofisticato carnet de course in cui spiccano anche la Marathon des sables e l' Akakus Trail nel 2007, l'Annapurna Mandala Trail 2° nel 2011, la LUT 3° nel 2011, il Volcano Trail a tappe 1° nel 2013.

Sulla carta, tra i due, avremmo dato Gazzola leggermente favorito.

E che gara ha fatto!, anche se 

la vittoria è andata di stretta ma netta misura a Stefano Ruzza, che ha condotto tutta la gara in testa sempre con un leggero margine, e terminando con un vantaggio di circa quattro minuti.

Terzo arrivato il giovane Fabio Toniolo, promessa che non delude, ma ancora non pienamente a suo agio su percorsi così tecnici.

 

Ruzza è al suo primo importante successo stagionale, ed è in buone condizioni di forma perché sta preparando un appuntamento internazionale, la Transvulcania a fine Aprile.

 

1 la grande pietraia che si attraversa nei pressi dellalpe fontanabruna copia

 

Per lui anche il record della gara fissato in 4h 46,58”, 11 minuti in meno del miglior tempo stabilito da Fornoni su questo identico percorso nel 2013 in una gara però con condizioni meteo meno favorevoli.

 

Gazzola, 43 anni da parte sua, ha dimostrato la sua grande caratura.

Basti dire che ha gareggiato a vista, su un percorso mai visto prima, a differenza di Ruzza che era arrivato secondo l'anno precedente.

 

 

 

Tra le donne Arianna Regis iscrive il suo nome in un albo d'oro che già vede nomi importanti come Francesca Canepa e Sonia Glarey.

Arianna è ancora un personaggio poco noto, ma di lusso. Per lei nel 2013 due vittorie, al Volcano Trail e al Cervino x Trail. Consistente il distacco che ha dato a Daniela Bonnet, e alla terza arrivata Stefania Albanese.

 

 

 

INCONTRI

 

 

MARCO GAZZOLA

 

Marco, tu sei popolarissimo tra i trailers italiani.

Con il Tor des Geants del 2011 è come se tu avessi vinto uno dei primi festival di Sanremo. Ti assicuro che resterai popolarissimo.... per sempre.

Ci puoi parlare un po' di te?

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Sono di Claro, vicino a Bellinzona, nel Canton Ticino. Come corridore mi piace viaggiare, mi piace correre e conoscere posti nuovi a me sconosciuti.

Il Tor des Géants del 2011 è stata una sorpresa anche per me, in tutto e per tutto.

Come tipo di gara, non avevo mai fatto una gara così lunga.

La preparai bene visto che ho un grande rispetto per questa gara, ho sempre pensato che non la si può improvvisare e la si deve portare a termine.

Tuttavia è anche una gara piena di incognite.

In effetti nel 2011 l'incognita per me è stata che a pochi km dall'Arrivo ho sbagliato percorso. Spiace molto, ma è andata così.

Che il Tor sia finito con la squalifica, io l'ho accettato, anche perché c'è un regolamento, ed è giusto che sia mantenuto.

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Però sono una persona che, soprattutto vuole scoprire certi posti. Il risultato di classifica è qualcosa che può arrivare ma dopo, non in modo assoluto.

Dopo il Tor anch'io mi sono portato a fare gare più lunghe, visto che i risultati venivano.

Noto però anche che gli anni passano, e a 43 anni c'è bisogno del giusto recupero e quindi bisogna dosare le forze.

E così pian pianino sto di nuovo raccorciando le distanze.

Non basta solo macinare chilometri, ci vuole la giusta preparazione e il giusto recupero.

 

gazzola 2 copiaDella Maratona Alpina, degli amici miei ticinesi erano venuti negli anni scorsi e me ne avevano parlato bene, del percorso e dell'organizazzione.

Inoltre da quasi due anni frequento Biella perché la mia compagna Arianna (Regis) è di lì, e non siamo tanto lontani da qui.

Queste montagne come quelle di casa mia, forti dislivelli e molto tecniche, mi sono trovato a mio agio.

Ogni gara di per se è particolare e lascia sempre un bel ricordo. Se voglio andare ai ricordi, il Tor des Géants del 2011 è la gara che prevale.

 

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Nel 2012 mi ero ripresentato, tante aspettative e tutta la gente che aspettava la mia rivincita ma è andata come è andata .

Sono stato male quasi subito e ho dovuto ritirarmi. Però il Tor per me non era solo arrivare al termine con un pettorale, avevo le vacanze dal lavoro già preventivate e, seguendo il Tor, mi sono fatto il giro della Valle d'Aosta rifugio per rifugio incitando i concorrenti ed è stata una esperienza stupenda.

Non per altro dal Tor è nata questa bella storia che continua tuttora con Arianna. Il Tor prende molto ma dà molto di più.

 

Sempre di più mi sento attratto dal fare progetti e sfide personali.

 

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Nel 2012 con Nico Valsesia e Giovanni Storti e una troupe televisiva, siamo andati ad attraversare il Salar de Ilyuni, che è il mare di sale più grande della Bolivia e il più alto al mondo.

Nel mio progetto iniziale era da farsi in completa autosufficienza e in solitaria ma per una serie di casualità ci siamo trovati insieme e subito in comune accordo abbiamo realizzato questo progetto.

Quindi cerco un po' meno le gare con un pettorale e la baionetta tra i denti,e più progetti personali e particolari.

 

In confronto all'Italia la Svizzera è ancora un po' agli inizi nel Trail.

Siete molto più avanti che noi, noi siamo forse un po' troppo perfezionisti, fino all'eccesso, e penso in particolare agli aspetti organizzativi e ai costi, che alle volte non so se sono giustificabili.

In Italia siete molto più alla buona, però molto più incisivi. In Svizzera il tutto è più macchinoso.

Agli amici italiani consiglio il Trail di Verbier nel Vallese ad inizio luglio, un 111 km con 7000 d+, con possibilità di dimezzare la distanza per ciascuno correndo in coppia. E lo farò con Arianna. Un paesaggio stupendo.

 

Con Arianna cerchiamo di farci scoprire a vivenda dei bei posti sia in Svizzera che in Italia. Una gara che mi interessa in Italia a breve è il Kima. Voglio scoprire l'ambiente del Kima, che so essere molto tecnico e di alta montagna.

 

000  maratona alpina valdellatorreDi questa gara, la Maratona Alpina di Valdellatorre, ne avevo sentito parlare bene ed effettivamente è molto bella. Non me l'aspettavo così tecnica, in certi posti bisognava fare molta attenzione, peccato che c'era un po' di nebbia sulle creste e dal lato paesaggistico si vedeva poco. Però effettivamente non c'era tanto da quardarsi in giro, bisognava guardare molto bene dove si mettevano i piedi .

Organizzata in modo giusto, senza fronzoli, e adesso mi sto godendo questo buffet stupendo, molto ricco e vario, a volontà.

Lo sport, soprattutto il trail e la montagna è bello anche per questo.

Siamo persone semplici, che hanno una passione, e in questa passione ci sta tutto, la natura, la montagna e il bel vivere.

 

 

 

ARIANNA REGIS

 

Sono di Biella, e da poco importata in Svizzera, per 'colpa' di Marco Gazzola.

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Ho cominciato a fare trail da due anni e già l'anno scorso ho avuto qualche bella soddisfazione. Quest'anno ho ricominciato, e fino ad ora ho fatto cose un po' corte che mi hanno distrutto, perchè io sono più da distanze lunghe.

 

Ho saputo da amici che c'era questa Maratona alpina che come distanza mi si addice di più e oggi mi sono sentita finalmente bene.

 

Il percorso era molto tecnico ma c'erano anche alcuni tratti corribili e io che non sono ancora una brava discesiasta recuperavo sempre su chi stava davanti.

 

Un percorso dove non bisognava staccare gli occhi da terra, però mi è piaciuto molto.

 

L'anno scorso avevo fatto il Volcano Trail con Marco, a tappe in Sicilia e l'avevo vinto.

 

Un'altra gara dove sono andata molto bene è stato il Trail del Cervino, dove non solo ho vinto ma anche ho fatto un buon tempo, visto che guardo sempre i distacchi da Marco.

                                                                                                  Grazie.

 

 

 

 

WILHELM BONATO

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Non mi aspettavo di vincere la Mezza maratona.

 

Per sincerità devo dire che i primi due hanno bagliato strada dopo il Colle della Lunella. Non avevano però perso molto. Quando mi sono trovato in testa ho tirato fuori più grinta e non mi hanno più perso.

 

Sono di Angrogna, in Val Pellice (marito di Daniela Bonnet ndr), faccio anche ciclismo, sia mtb che strada, e duatlon.

 

Qualche podio potrà capitare ancora, lo metto nelle possibilità.

 

 

 

 

PAOLO BESSONE

 

Paolo Bessone, di Almese, è stato un protagonista della corsa in montagna negli anni 90, vincendo molte gare e militando sempre nel Giò 22 Rivera. E' stato sostenuto nei suoi inizi da Luigi e da Piergiorgio Chiampo, ha corso in squadra con Flavio Cantore, Luigi Papiro, Loris Giorda, Dario Bonino. Dopo di lui il testimone nel Giò è passato direttamente a Gabriele Abate e Paolo Gallo.

Dopo un periodo di assenza dallo sport attivo ha ricominciato a correre a titolo individuale e per puro divertimento, e ha già al suo attivo numerosi trail.

E' la prima volta che ci imbattiamo in questo campione del passato recente che, convertito ai Trail, conserva tuttora ottime possibilità atletiche per affrontare qualsiasi percorso, divertirsi e fare ancora classifica.

 

Sono rimasto assente molti anni dalle gare classiche di corsa in montagna, i regionali, i campionati italiani e via dicendo. Un po' per l'età che fatalmente mi rende non più competitivo con i giovani,e per acciacchi vari e altre cose più generali.

086 copiaOra che sono riuscito a tornare alla corsa sono passato ai Trail. Nella carriera agonistica avevo già fatto gare lunghe, tipo Tre Rifugi e Mezzalama.

Ora trovo che nei trail c'è ancora spirito, avventura, è ancora qualcosa che mi emoziona e qui trovo per me ancora tanta strada da fare. C'è un approccio diverso, un altro spirito, un'altra andatura. Ho già corso alcune volte in Francia, qui vicino.

Oggi ho fatto la Maratona, e sono arrivato decimo.

In queste giornate si vive uno spirito di montagna tutti quanti, dal primo all'ultimo.

La soddisfazione vera è di terminare una gara di questa distanza, al di la della posizione e del tempo impiegato. Ognuno esprime quello che riesce a fare secondo le sue possibilità e i suoi allenamenti.

A presto.