MORENIC TRAIL 2013/ UN ULTRATRAIL TUTTO DA CORRERE |
Scritto da Fabrizio Vinassa |
Venerdì 11 Ottobre 2013 18:47 |
MORENIC TRAIL 2013 5-6 Ottobre 2013
109 KM E PIU' KM SULL'ANFITEATRO MORENICO DI IVREA
UN ULTRATRAIL TUTTO DA CORRERE PER STEFANO RUZZA
MORENIC TRAIL - 109 KM SULL'ORMA DEL GHIACCIAIO di Fabrizio Vinassa
Dalla mattina di sabato 5 ottobre alla mattina del giorno seguente, i Comuni insistenti sull'Anfiteatro Morenico di Ivrea, sono stati interessati dalla 4a edizione del Morenic Trail.
Tre le modalità di partecipazione: individuale, a coppie o in staffetta (da 2 a 4 elementi), per coprire entro 24 ore i 109 km (e forse anche qualcosa di più) e gli oltre 2000m d+ del percorso, da Andrate a Brosso, in un alternarsi di boschi e borghi.
Al via di Andrate, in una fitta nebbia, si presentano un centinaio di atleti per la gara individuale, e ben una cinquantina di staffette, in continua crescita di edizione in edizione, dimostrazione che questa formula quasi unica nel panorama dei trail, piace ed incuriosisce, nonostante la non semplice logistica.
Una logistica che però può regalare emozioni inaspettate per chi corre in staffetta e va incontro insieme ai propri compagni ad una giornata campale, di quelle che non terminano mai.
l percorso è molto scorrevole e corribile, per buona parte su strade sterrate, intervallateda brevi tratti su asfalto e da parti su sentiero, che comunque non presentano difficoltà tecniche.
Ma il Morenic non termina con il passaggio sotto all'arco di arrivo a Brosso, dove gli atleti sono accolti al suono festoso di ocarine a tamburi.
La festa della Morenic Parade anima la piazzetta in zona arrivo per tutta la notte, in attesa di fare gran festa, uno per uno, agli arrivi dei concorrenti.
Una gara apparentemente facile, ma che può rivelarsi impegnativa proprio per quei trailisti che si sono troppo adattati ai percorsi di montagna. Questo è un trail tutto da correre, nonostante frequenti sechhi strappi in salita e la ascesa finale all'imbocco della Val Chiusella.
Un aspetto da non sottovalutare per il suo profilo è infine che grazie al notevole sviluppo chilometrico, i finishers conquistano 3 punti qualificanti per i trails del circuito UTMB.
Si spiega così come ci sia una costante e qualificata presenza di insospettabili stranieri tra i concorernti.
Nebbia alla partenza e pioggia nella mattinata per circa un'ora, poi nuvoloso asciutto e temperatura fresca; tutto sommato un clima ideale.
Si serba ancora il ricordo della calda giornata del 2011, che rese il Morenic durissimo.
In quella occasione Giuliano Cavallo il vincitore della prima edizione, cercava di fare il bis, e come sua naturale attitudine 'con record'. E invece commise un errore di percorso, un 'taglio' inconsapevole, che lo penalizzò di un'ora e consegnò la vittoria a Igor Marchetti, che aveva staccato un affaticato Stefano Ruzza nella parte finale.
Igor si replicò l'anno dopo nel 2012, mentre Ruzza che aveva corso in staffetta a due, stabilì correndo da solo il record della seconda metà del Morenic.
Quest'anno, finalmente la vittoria ha premiato la dedizione di Ruzza al Morenic. Partito molto prudente, ha rimontato le prime posizioni verso il 35° km prendendo la testa della gara.
La vittoria sembrava cosa fatta, e invece c'era qualcuno che stava correndo esattamente come lui e con tenacia lo raggiungeva al ristoro della chiesetta di santo Stefano,lo stupendo balcone sul lago di Candia.
Nei trail c'è sempre qualcuno che può guastare la festa al favorito. Questo qualcuno è un nome ancora poco noto, ma che sta facendo bene: Daniele Gaido di Pinerolo. Rimasto fermo lungamente per infortunio, quest'anno ha ricominciato, vincendo un trail sui 100 k nell'Appennino di Parma e ottenendo, due settimane prima, un buon quarto posto al Trail di Ulzio. Ancora al Ponte Preti, inizio dell'ultima frazione, tutta in salita, solo cinque minuti dividevano i due.
A questo punto Stefano Ruzza deve aver deciso di mettere in sicurezza la vittoria, e deve aver forzato l'andatura, presentadosi sul traguardo con un vantaggio di 17'. Terzo il genovese,neo canavesano, Davide Grazielli.
In campo femminile la fa da padrona la Svizzera, con Denise Zimmermann (12h 49' 38") e la giovanissima Caroline Reoherl (12h 59' 47") al primo e secondo posto (nonché 6a e 8a assolute); chiude il podio Alesandra Perona in 14h 47' 26".
La formula a coppie, scommessa di patron Stefano Roletti, stenta a decollare, e vede ultimare il percorso soltanto due compagini, Castenetto-Vettori in 18h 10' 20" e Bertola-Polino 8' più tardi.
La prova a staffetta, molto avvincente, con continui rimescolamenti e colpi di scena, alla fine vede imporsi, come nel 2012, la compagine maschile "Gli inseguitori del falco" composta da Diego Vairos,Alex Garda,Fabrizio Vigè,Silvano Guidolin, in 9h 26', con 14' di vantaggio sulla staffetta mista valsusina "Tre uomini e una gamba", composta da Giulia Viotti,Daniele Campigotto,Fabrizio Vinassa,Marco Amprino, e 28' sulla staffetta ligure maschile "Il cinghiale e i bitumari". |