PONT-SAINT MARTIN - MONT CRABUN / L'ARRIVO E' A 2.710 METRI |
Scritto da Vittorio Duregon |
Domenica 22 Luglio 2012 23:07 |
DA PONT SAINT MARTIN m 345 AL MONT CRABUN m 2710 NELL'ALTO VALLONE DEL NANTEY A PICCO SULLA BASSA VAL D'AOSTA
UNA CLASSICA POCO CONOSCIUTA
La Pont Saint Martin - Monte Crabun è una corsa in salita, una corsa sulla montagna. Ha un punto di partenza molto basso, i 345 m di Pont Saint Martin e arriva al Bivacco del Monte Crabun, a 2.680, a pochi m dalla vetta, la più alta del territorio che , sul lato sin della Dora, insiste sui centri di fondovalle Pont,Donnas,Bard, Machaby. Quindi 2.335 m di dislivello, su uno sviluppo che è di di c 13 km. Nella parte bassa e mediana, tratti di dura salita su una larga mulattiera si alternano a brevi tratti di collegamento su asfalto,corribili. Dopo l'ultima borgata però inizia la dura ascesa finale alla vetta su sentiero su prati, sempre ben evidente, che va a tagliare con i suoi tornanti l'aperto versante sud ovest della montagna.
Un percorso senza difficoltà tecniche, adatto ai pesi leggeri, agli scalatori, e che richiede sempre una buona spinta. Quattro i posti di ristoro, però solo con bevande. Data la lunghezza della prova, è opportuno portarsi qualcosa di solido, per prevenire eventuali crisi di fame nella seconda parte.
NELL'ANTICO TERRITORIO DI PERLOZ
Anche se la Partenza avviene da Pont, a fianco del Ponte romano, e di Pont è la società organizzatrice, la Atletica Pont Donnas, il percorso appartiene quasi tutto al territorio di Perloz,collocato in posizione favorevole nel vallone percorso da Torrente Nantey.
Una ottima occasione per incontrare questo antico centro medioevale.
Perloz anticamente era la vera capitale della Valle di Gressoney, e tale primato durò fin quasi ai giorni nostri, quando l'apertura di una ampia strada che migliorasse l'accesso alla media e alta valle, ha tagliato fuori questo centro capoluogo, con le sue frazioni disseminate, causandone un grave spopolamento e conseguente dissesto del sistema economico locale.
Ora Perloz e le sue frazioni, che sono accessibili da Pont con la loro antica strada dedicata, ora splendidamente rinnovata e asfaltata,hanno una nuova prospettiva per il futuro. Con i loro castello e le caseforti,con le sedi signorili, con gli antichi ponti e mulini, sono diventate mete di grande interesse per un nuovo turismo, anche residenziale. Un vero museo a cielo aperto sulla dura vita economica e sociale nei secoli passati, nella montagna,peraltro povera, della Bassa valle d'Aosta
LA GARA Dire Monte Crabun significa dire Enzo Mersi. Per la quarta volta su otto edizioni, Mersi mette il suo sigillo su questa gara, forse poco nota, al di fuori dell'ambiente aostano-canavesano-biellese, ma che ha tutti i numeri per essere considerata una Classica. Dietro di lui il giapponese, Keishin Yoshida,un affezionato, che già era arrivato secondo l'anno precedente. Terza posizione per Franco Collè, il fresco vincitore del 2000 Vertical del Trail della Valdigne, scialpinista prestato in estate alla corsa.
Dietro di loro il giovane Daniele Vottero,Silvio Balzaretti,Guido Aiazzi e Marco Mangaretto.
Mirco Bertino, arrivato ottavo,e sulla carta un possibile avversario di Mersi, ha detto che non poteva dare di più perché completamente fuori allenamento.
Tra le donne si è riscontrato un alto il livello perché erano presenti molte delle reginette che si suddividono i podi dell'Alto Piemonte e Valle d'aosta.
Questa volta l'ha spuntata Barbara Cravello, biellese, bravissima a tenere dietro, a breve distanza, fino in punta, una concorrente come Enrica Perico.
Terza e quarta sono risultate Marcella Belletti ed Elisa Arvat.
Dietro di loro Genny Garda, Elisa Terrazzino e Lara Paganone.
CLASSIFICHE http://www.pont-donnas.it/crabun/2012.pdf
INCONTRI
Enzo Mersi
"E' la quarta volta che vinco questa gara" "E' una gara per scalatori, non molla mai dall'inizio alla fine ci sono due piccoli pezzi in asfalto, ma sono ininfluenti. In più è corribile, non ci sono pendenze eccessive , tranne l'ultimo tratto, comunque se uno ne ha la corre tutta.
Si, mi si addice. Quest'anno sono partito tranquillo e ho avuto il giapponese dietro per una ventina di minuti.poi ha leggermente mollato e io sono andato su regolare, senza strafare.
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