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Mamma, ho perso il segnale GPS a New Jork!...
Scritto da Mario Minichetti   
Mercoledì 29 Maggio 2019 10:52

 

 

 

Mamma, ho perso il segnale GPS a New Jork!...

 

     Era da venerdì sera dopo aver incontrato Stefano, amico di NY, che mentalmente ripassavo il percorso cercando di assimilare i suoi preziosi consigli sul ritmo da tenere… Ma si sa che la gara spesso è un'altra cosa!

     Quindi domenica mattina si parte all'alba (ore 5,15) x Staten Island… dormito poco… pioggerellina e freddino.… ma oggi è previsto tempo discreto e temperatura ideale, quindi opto x un abbigliamento non troppo pesante… E' in un vortice di emozioni che mi preparo alla partenza nella seconda "wave", lascio la sacca e vado allo schieramento sul famoso ponte di Verrazzano.… C'è vento e fa freddo e quindi decido di partire con la vecchia felpa, che avrei buttato, pensando di liberarmene + tardi. Non sarà così!
minichetti newjork     Partenza! I primi km volano via e le sensazioni sono buone… a parte il vento che è sempre + fastidioso, ma il pubblico comincia a far sentire il suo calore… "E’ pazzesco! - mi dico - tanta gente solo per vedere noi che se va bene stiamo tra le 3 e le 4 ore!”. Mi godo lo spettacolo e cerco di non spingere troppo... 5'05-5'10… ma ecco che il primo problema arriva dalla "tecnologia"… il Garmin perde il segnale e sembra impazzito… addirittura si spegne! Ed ecco, da "tecnodipendente" comincio a non essere + sicuro sulla velocità che sto facendo. Poi i ristori ad ogni miglio (che esagerati!) sono causa di piccoli ingorghi che non ti permettono correre come vuoi e li forse comincio a perdere un po' di tranquillità.
     Alla "mezza" passo in 1h 49’... ma in quel momento non lo sapevo dato il problema del Garmin… Qui lo azzero e riparto sperando non mi molli più… invece sul "famigerato" Quuensboro bridge, siamo di nuovo daccapo.… "Non è giornata" mi dico… ecco cosa succede a fidarsi troppo della tecnologia! A questo punto vado e cerco di godermi la gara e la gente che ormai, entrando sulla first Avenue è veramente tanta. Un rettilineo di 7 km ondulato che ti fa venire il mar di mare! E' qui che comincio ad avere più freddo e le gambe cominciano ad essere pesanti. Corro praticamente a sensazione, pur sapendo che sto rallentando oltre il previsto… "Cavolo" mi dico, "ho fatto allenamenti fino a 38 km a 5.05 senza particolari problemi, e qui sono ancora al 33°… cosa mi succede?".
     Vado avanti… e l'entrata in Central Park è ormai una bolgia… Non so esattamente che tempi sto facendo (agli intermedi vedo solo il tempo ufficiale di gara partito con la prima wave). Quando penso manchino circa 800 mt, ecco comparire il cartello dell'ultimo miglio… "Maledetto Garmin… oggi ce l'hai con me… giuro che imparerò a correre a sensazione con più profitto" mi dico. A 200 yard dal traguardo una gioia insperata: mia moglie è riuscita a farsi largo alle transenne ed è li x abbracciarmi… Mi fermo..xchè possa capire quanto sia stato importante il suo appoggio x 12 mesi per realizzare questo mio sogno…
     Ce l'ho fatta, il traguardo, le pacche sulle spalle e l'agognata medaglia.… e la fatica… tanta fatica che quando ti annebbia il cervello ti fa dire "questa è l'ultima maratona che corro"… x fortuna però è una nebbia che si dirada in fretta e quindi sei già li che pensi alla prossima...!!
     3h 47' 48" è il tempo che ho saputo aver ottenuto circa due ore dopo la gara tramite un sms di un amico e dagli amici di MYASICS che mi hanno seguito! Circa 3' in più del mio obbiettivo (16' in meno della mia precedente ed unica maratona corsa)… ma non importa… so di poter far meglio!!
Ed oggi ne sono sicuramente più convinto!
 
                                                                                                                                                                            Mario Minichetti
 
 
 
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