TRAIL AL PINO (Trail delle valli pinesi) Pino Torinese 4 marzo 2018 / PICCOLI TRAIL CRESCONO |
Scritto da Vittorio Duregon |
Martedì 06 Marzo 2018 11:39 |
Un trail a due facce nella Collina torinese TRAIL AL PINO Trail delle valli pinesi
Pino Torinese 4 marzo 2018
18,8 km 750 D+
Un trail invernale e uno estivo
Decidiamo di andare ad un piccolo trail, ultra comodo per Torino, non molto impegnativo, invogliati da una bella foto sul sito facebook dove si vede un verde paesaggio collinare attraversato da una stradina sterrata, un ambiente vagamente toscano.
Pensiamo di trovare 18 km circa di saliscendi, sicuramente inframezzati da discreti strappi in salita e discesa, comunque quasi sempre corribili e su fondo terroso e morbido.
Se sarà una giornata di sole godremo senz’altro anche di una bellissima vista sulla Basilica di Superga e su parte del Monferrato, sulla pianura cuneese e, laggiù, lontane, le Alpi Maritti me e il Monviso.
Ci dovremo invece adattare ad una realtà completamente diversa.
A metà marzo siamo ancora in inverno. E’ bastato qualche giorno di maltempo per ricoprire tutta la collina con almeno 20 cm di neve. Oggi il meteo non sarebbe male, ma la grande umidità accumulata e il rialzo della temperatura,dicono le previsioni, favoriranno il classico fenomeno della nebbia in Val Padana. Dopo aver attraversato Torino, essere saliti per classica strada nella valle del Cartman ed essere sbucati ddopo il traforo alle soglie di Pino Torinese, la nebbia e il freddo avvolgono ancora tutto e smorzano ogni entusiasmo sportivo.
Bisogna convertirsi ad un altro film, del tutto opposto al primo: una corsa sulla neve, su terreno fangoso e scivoloso, all’interno di boschi sconosciuti, immersi nella nebbia e speranzosi che almeno il percorso sia ben segnalato. Un ‘allenamento’ faticoso, un robusto test sullo stato di forma, le capacità tecniche e l’abitudine psicologica.
Siamo a Pino Torinese, sulla Collina di Torino. Ma non è quella che si osserva dalla città; siamo sul lato opposto, quello rivolto a sud, nel territorio che gravita sulla città di Chieri antica e ricca.
Il Parco Naturale della Collina di Superga si estende ai lati della Strada dei Colli, detta ‘Panoramica’, costruita negli anni trenta. Sono 14 km di dolci curve tra il verde, rigorosamente sul contorto crinale spartiacque di questa porzione della Collina torinese, per unire le due vette, Maddalena a Superga.
L’ampia sede stradale, è fiancheggiata da una fascia di parco attrezzato, con bacheche illustrative e panchine e tavoli per escursionisti interessati e per il pic nic fuori porta dei torinesi.
Il Parco protegge e promuove la conoscenza della particolare flora e avifauna che popolano ciò che sopravvive dell’ecosistema della Collina torinese.
La catena delle colline del Po emerse circa 6 milioni di anni fa dal mare, in concomitanza con i movimenti di innalzamento che diedero origine alle Alpi e agli Appennini.
Si tratta di un territorio collinare praticamente privo di insediamenti e quasi totalmente predominato dalle zone boschive. Per gli escursionisti una immersione totale nella natura della collina. fra boschi, piccoli rii e torrenti, piccole valli e scarpate che rivelano un terreno di marne e argille, mentre qua e là affiorano conglomerati a grossi ciottoli e bancate di rocce a strati, tipiche di un fondo marino.
IL PODIO da sin: Gianluca Ghiano 2°, Andrea Vellano 3°, Andrea Negro 1° , Maria Angioni 1°.Marina Plavan 2°, Alessandra Derme 3°
La Collina torinese, che si estende da Moncalieri a Casalborgone è complessa e a due facce : i versanti delle esposizioni settentrionali che si affacciano sulla pianura e arrivano a lambire il Po, risultano ripidi, profondamente incisi dai corsi d’acqua, e fittamente coperti dal manto forestale, mentre a sud, verso il chierese e l’astigiano si vedono colline dolcemente pendenti, calde e ricoperte di coltivi, prati e vigne. E’ qui il cuore della produzione di uno dei vini classici della collina torinese: il Freisa di Chieri.
Quello del 2018 è stato dunque un Trail al Pino in versione hard. Bisognerà ritornaci per godere della versione gradevole, quella asciutta e soleggiata.
Con tutto questo un Trail ben organizzato, con una buona base logistica, docce e un ricco ristoro finale. E soprattutto un trail amorevolmente tracciato, in un contesto dove il concorrente è facile a uscire dal percorso per il gran numero di stradine, piste agricole e sentieri.
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