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Lord Pullano alla maratona di Roma 2011
Scritto da Mimmo Pullano   
Mercoledì 29 Maggio 2019 18:02

 

 

Lord Pullano alla maratona di Roma 2011

55 mimmo 2

 

     Dopo aver corso a New York e Madrid, mi mancava una gara importante per raggiungere il traguardo della trentesima maratona. Visto che quest’anno si festeggia il 150° anniversario dell’unità d’Italia, ho scelto di partecipare alla maratona della capitale italiana:

Roma.

Ho deciso di partire con un gruppo di amici della Podistica Torino e con due amici dell’Avis: Giulio Mazzetto e Vincenzo Acella. Abbiamo preso accordi per la partenza e la permanenza a Roma:

- 18 marzo viaggio di andata e 22 giorno di rientro (così da avere qualche ora a disposizione per fare i turisti);

- soggiorno in albergo presso l’hotel Tokyo

- camera condivisa con il mio compagno di squadra Vivirito Gianfranco.

All’arrivo in albergo ci accorgiamo di non essere i soli maratoneti torinesi ad aver scelto quella sistemazione!

 

     20 marzo: il giorno della gara!

Che dire? Non posso che parlare bene dell’organizzazione, del magnifico percorso, dell’assistenza e del rifornimento.

Ma soprattutto non posso che parlare bene della MIA esperienza in questa gara.

Vi lascio immaginare lo spettacolo di sedicimila maratoneti davanti al maestoso Colosseo, il numeroso pubblico trepidante in attesa della partenza e l’emozione di ascoltare l’inno nazionale cantato a gran voce da tutti i presenti, atleti e spettatori. Poi, alle nove in punto, un colpo di pistola dà il via alla gara.

Lo scenario è indescrivibile. La gente è molto calorosa e ci accompagna con un lungo applauso. Non vi nascondo la mia commozione! La cosa più significativa di questa gara è stata non poter fare a meno, durante la corsa, di alzare gli occhi e osservare monumenti, piazze storiche e tutte le meraviglie che solo Roma può offrire. Non mi era mai accaduto prima: non potevo resistere alla tentazione di ammirare le bellezze di questa città!

Tra tutti, però, il momento più emozionante del percorso è stato il passaggio in San Pietro: a colpirmi prima l’imponenza della Basilica e del suo Cupolone e poi la visione della finestra dalla quale si affaccia il Papa. La mia andatura in quel momento si fa più tranquilla, come se attraversando il luogo più sacro al mondo, mi fossero sparite tutte le preoccupazioni. Il rientro nel centro di Roma è con la gente che incita ad andare avanti, malgrado i sampietrini che creano qualche problema ai piedi.

La mia corsa procede tra l’Altare della Patria, fontana di Trevi e il Colosseo dove ormai mi aspetto di vedere il fatidico traguardo e pregusto la gioia di mettermi al collo l’ambita medaglia.

Sono molto soddisfatto della mia prestazione: 4 ore, 13 minuti e 17 secondi! Ottavo della mia categoria!

Dedico la mia trentesima maratona alla mia piccola nipotina Serena che il 21 aprile compirà tre anni.

 

     21 marzo: a spasso per la capitale

Il lunedì successivo alla maratona io ed i miei compagni d’avventura ci dedichiamo al turismo. Grazie a Gino, un cugino di Vincenzo, la nostra visita nella città diventa stupenda: infatti, lui è romano e si dimostra un perfetto Cicerone! Tra le molte cose, ci ha mostrato il Granicolo dove c’è il monumento a Garibaldi e a sua moglie Anita (detta “l’Eroina”) e Trastevere con il suo sapore antico. A mezzogiorno ci fermiamo a mangiare il una trattoria tipica dove non si può fare a meno di assaggiare un piatto di spaghetti all’amatriciana, saltimbocca alla romana e un vinello frizzantino fresco che si lascia bere come l’acqua fresca. Il nostro tour prosegue davanti a piazza del Campidoglio, all’Altare della Patria, i fori imperiali, l’arco di Costantino e il Colosseo. Ci fermiamo a scattare qualche foto e poi rientriamo in albergo.

Che persona squisita Gino! Non solo ci ha accompagnato nella nostra visita per la città, ma già precedentemente ci era venuto a prendere all’aeroporto!

 

     22 marzo: ritorno a Torino

Martedì mattina abbiamo ancora un po’ di tempo per visitare la chiesa di Santa Maria Maggiore, la basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri. Infine ci rilassiamo con una passeggiata in via Veneto, dove ammiriamo l’eleganza dei grandi negozi.

Subito dopo, facciamo tappa in albergo per recuperare le nostre cose e poi ci rechiamo in aeroporto per imbarcarci.

 

     Che esperienza fantastica!

Ora un po’ di ringraziamenti…

Ringrazio:

- tutti gli atleti della Podistica Torino che hanno avuto nei miei riguardi elogi ed apprezzamenti, ed in particolare il presidente Giancarlo Roatta;

- i molti compagni di squadra che, sotto la regia di Enzo Pinto e Barbara Casetta, mi hanno organizzato e dedicato una serata in pizzeria con tanto di torta a sorpresa (mi hanno commosso!);

- Barbara, Teresa e Bruno Casetta; Teresa della Valle e Flavio Gariglio; Aldo Ricomagno, Gianfranco Vivirito, Andronico Gil, Ferruccio Benozzo ed Enzo Pinto;

  • mia moglie Franca che mi deve sopportare prima, durante e dopo le mie imprese!

 

 
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