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Ghilead-web n° 5

            Le fotografie le trovate postate negli album della pagina FOTOSPORT

                                     Gli articoli non firmati sono miei

 

5 - copertina copia5 - asomm

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Campestre di SCARMAGNO         06 - 01 - 2013

5 - scarmagno 7Eccoci ad inizio 2013, ed eccoci... anzi, rieccoci alle prese con la bella campestre di Scarmagno. La mattinata è luminosa, ma di tanto in tanto un sottilissimo lenzuolo vela la luce del sole. Non fa freddo, direi, anche se ovviamente siamo pur sempre a gennaio, cosa che di prima mattina reca in me un po' di frescolino, frescolino che s'insinua beffardo attraverso lo slacciato colletto della camicia.

Dopo la solita capatina a curiosare nel locale usato dall'organizzazione per dare, senza troppo destare curiosità, i numeri, ridiscendo sui campi gara. Il terreno è ottimo, ma qui lo è sempre stato, direi. Nessun fossato da saltare o caderci dentro, vedete voi, nessuna scarpata da risalire o ridiscendere, nessun tronco da scavalcare o farci sesso (mi riferisco a Paracqua, che di altri non so), neppure un sol pezzo di campo che, inzuppato intenzionalmente, potesse dare origine ad una palude casalinga (il riferimento all'antico cross di San Francesco al Campo - o San Maurizio Canavese? - è puramente causale). Insomma, nulla di nulla: un campo dove giocare a biliardo! Percorso veloce, con l'unico rompimento, diciamo così, dato dalle serpentine del tracciato. Ma esiste pure un lungo rettilineo dove si può innestare il kers, agire sull'ala mobile e operare sorpassi in tutta sicurezza. 

5 - scarmagno 5Questa mattina è venuto a mancare il bar, non so se causa ristrutturazione oppure modifica nella destinazione d'uso. In sua vece un tavolino con qualche brioche ed una macchinetta casalinga da caffè. Che sono pronto ad accettare a Trofarello, luogo sperduto nella steppa di casa nostra, ma non qui in “città”. Invece del caffè scalda stomaco l'Aspirina la prendo con l'acqua fresca, ciapa lì!

5 - scarmagno 1Nuovo scambio video con Genio Bocchino: restituisco quelli lavorati e caricati e ne prendo due nuovi (beh...): Borgaretto Cross 2012, Pinerolo e gli Acaja 2012. Non è merce di ieri mattina, ma è stata adeguatamente conservata in frigorifero, eheheh. Comunque arriveranno pure le uova di giornata...

5 - scarmagno 3Scarmagno “se sto meglio” avevo scritto sulla striscia che corre, ma tanto meglio oggi non sto. Forse covo una influenza che non osa uscire allo scoperto dato l'aglio che mangio quasi giornalmente, cova che comunque mi porta un po' di mal di gola, di leggero, fastidioso malessere. Ed ossa rotte. Queste, poi... La premura del correre spero non mi abbia bruciato le ali sul nascere, certo è che a casa oggi ci sono ritornato veramente distrutto. Più di quattro ore ad inseguire cliiick, e braccia sollevate ed abbassate continuamente (1047 gli scatti) con la ciliegina di ore ed ore trascorse in seguito alla luce di un monitor a rabberciare come un balengo fotografie (questo fa parte della maledizione del semi-perfezionista). Per chi si trova ben distante da una condizione fisica decente è impresa dura assai, credetemi.

5 - scarmagno 2Ci aggiungo in seguito un pizzico di nervosismo per avere in parte contribuito a foto spazzatura per via di un ISO (ISOfobia) lasciato per un po' borderline. Il velo attenua di tanto in tanto la luce, e su Mersì non si leggono come nelle reflex i dati dello scatto nel mirino. Spero vivamente in questa entro 2-3 mesi, anche se il dubbio che mi nasce oggi (ma sono maledettamente giù di corda) è: se il male alle braccia non mi lascia più che in fretta, come farò a maneggiarla per il tempo che occorre? Certamente le campestri non dureranno sino ad agosto e le prestazioni richieste su strada non sono fortunatamente così esasperate, però... Ma prima di pensare al peggio riprendiamo la ricerca di qualche magica pozione!...

A questo punto mi sarebbe utile allegare un commento sulla giornata sportiva, una mirata disquisizione tecnica sugli atleti che si sono esibiti, ma se ancora non ho trovato una Coniglietta-Modella-Velina-Badante (quella che ogni vero fotografo porta sempre con se) com'è possibile trovare un ben meno essenziale commentatore sportivo?

 

 

29° Cross della Pellerina       20 – 01 – 2013

Come due domeniche fa a Scarmagno, l'indecisione è molta. Non riesco ad uscire completamente dai dolori muscolari e da quella strisciante forma influenzale che mi procura un leggero mal di gola e malessere. A Scarmagno ho retto, pur finendo sulle ginocchia, ma il ricordo delle ore passate in seguito al computer mi spaventa ancora. Fortunatamente la domenica successiva è stata di tutto riposo, ma ora non vi sarà più respiro: ogni domenica una campestre. Oggi, sabato, ho però fatto un test (da vivo non riesco a restare fermo...): poco più di 4 km. di su e giù in quel di Lombardore. Sensazioni? Quelle che si provano dopo15 giorni di letto per influenza: debolezza e dolorini sparsi.

Aspirina appena tornato a casa, così come sarà domattina prima di venire tra voi.

5 - pell08355 - pell08335 - pell0830La mattinata non ricorda quella di Scarmagno. Ieri sera e questa notte è caduta un po' di neve, questa mattina il cielo pare tenere ma la coperta grigia che mi preme sulla testa si presenta pesante assai. Reggerà? In ogni caso il dubbio fa si che ilChiodo resti chiuso nel box. Male, malissimo perchè così, data la precaria condizione fisica, ho meno rapidità negli spostamenti, meno ampiezza di campo. Lo so: non sono mai contento, ho sempre da lamentarmi... Non vorrei proprio diventare come i vecchi, eheheh.

5 - pell08685 - pell08755 - pell0877E a proposito di vecchi... questa mattina è tornato al mio fianco Paracqua Umbrelun Bartali Fiorino. Ad una “certa età” pare che i guai fisici che ti avvicinano tanto si trovino bene da non voler lasciarti più, così che il muoversi in malo modo causa il tendine sbullonato gli ha reso ora dolorante pure un ginocchio. È da parecchi mesi che il malanno lo affligge, e giustamente è moralmente abbacchiato assai. A fare oggi il paio con Somadaj; due zombie a spasso per la Pellerina...

5 - pell0506Con questa mattina è giunto il momento delle Pedule Modello Inquisizione... È un classico delle campestri, e meno male che ci sono perchè male o non male i piedi sono asciutti ed al caldo. In ogni caso è pure bene che mi ci possa adattare se desidero andare qualche volta in montagna. Le Cascadia 5 sono ottime per correre, ma per scarpinare fra rocce e roccette molto meglio sono le pedule a collo alto.

La prima batteria, ovviamente, è quella degli MM 65 e oltre, arzilli parinot in braghette di tela ad inseguir sogni di quarantenne. In diverse gare, forse UISP?, detta categoria viene fatta correre con le fanciulle, ed è cosa da infarto. Per i parinot, che finiscono la gara letteralmente inciampando nella propria lingua. Non ne beccano una (di fanciulla), ma solitamente battono il proprio PPD, Primato Personale sulla Distanza.

Di lì in avanti è il solito dipanar di batterie. Via via a scendere con l'età, sino a vedere gli atleti e gli MM 35-40 correre alle 11,30. Il dolce, la batteria delle fanciulline (e non), prende il via alle 12. Niente parinot per loro, solo la categoria degli allievi/e, che ad occhio mi paiono pochini.

5 - pell0910Oggi, con la neve, problemi in aggiunta per un “fotografo” che qualcosina sa (e parecchio di più non sa...), ma che peggiora la situazione portandosi appresso un timore bestia della altalenante Mersì. La neve condiziona l'esposimetro che davanti a tanta luce rende rapida la chiusura dell'otturatore (a me, che scatto a priorità di diaframma) con il risultato di fotografie sottoesposte, scure. Lo so, lo so bene, però il timore di Mersì mi conduce ad essere estremamente timido con la compensazione: + 2/3, che di primo mattino risulterà pochissimo dando origine a foto veramente inguardabili. Avrei dovuto iniziare con un +1,2/3 almeno... Solo più tardi salgo a +1. Ancora poco, ma la luce è chiaramente aumentata. Il risultato è nel complesso di quelli che mi conducono a sbattere la testa contro il muro, al desiderio di buttare tutte le foto nel cestino e raccontare la balla di Mersì deceduta sul campo. Incazzato come sono con me stesso, non presto neppure attenzione nel riprenderle con Photoshop così che se possibile peggioro la situazione. A casa mia ho toppato in modo indecente, senza scuse, per superficialità e saccenza. Vergogna mi colga.

Ovviamente il lavoro mi ha tenuto lontano dal “centro d'incontro” dove bazzicano i podisti per cui poco bla bla, ma l'opportunità di gustare ancora una volta, centellinandolo, un tracciato da vero, bellissimo cross!

 

 

Cross country di Trofarello       03 – 02 – 2013

5 - tro0001La settimana scorsa ho deciso, dopo essermi alzato alle 6 ed aver preparato il necessaire per la spedizione in quel di Caselle, di tornare a letto. Troppo male in arnese, ed il morale sotto le scarpe. Lo stato influenzale, gola e malessere, pare superato mentre il resto no. Dalle stelle alle stalle senza ben comprenderne il perchè, con le ricerche su internet che non mi illuminano granché. Comunque un Lavoratore Autonomo non può restare fermo per troppo tempo ed io, Autonomo da sempre, mando giù un paio di Aspirine, aggiungo qualche litro di benzina alla rude Poppolina e veleggio alla volta di Trofarello. Paracqua ha vinto l'indecisione iniziale, così che ora un po' di ottimismo mi accarezza il cuore: è un compagno di merende fantastico, ed averlo accanto è certezza di buon'umore.

Cielo sereno, sole sorridente. Giornata quasi da primule e violette, ma ancora nell'aria le narici non captano alcun vero profumo di primavera. Nel personale programma era scritto: gennaio-febbraio, salite e primi passi di corsa... Oggi mi viene da piangere...

5 - tro0071Due cliiick appena giunto, poi via a digrignare i denti lungo il percorso, alle prese con quei muscoli pesti e budinosi che non ritemprano nel camminar lo spirito. Seguo, con Paracqua al fianco, sul “vecchio” pratone il tracciato cercando le variazioni sentite seguendo la trasmissione di Genio, mentre la mente fatica a razionalizzare. Tre chilometri è il giro, ma la parte conosciuta è stata abbreviata semplificando il percorso. La risposta al punto interrogativo l'avrò unicamente alla partenza della prima batteria: si scende su di un pratone di poco più basso posto sulla sinistra della rampa di lancio. Un giretto di circa 400 metri a sfoltire il grosso, indi giù per una breccia aperta nel filare d'alberi che conduce sul nuovo tracciato. Per tornare sul vecchio altra breve strettoia su cui sono stati scolpiti 4-5 alti scalini. La parte più tosta, direi.

5 - tro0600Una campestre velocissima, cui il classico tronco (ora con bypass x parin) e l'altrettanto classico ponticello non creano ostacoli sufficienti per definirla cross. Cosa che gli organizzatori sanno e che con tocco di felice intuizione presentano come cross country (correre nei campi).

Due sono i giri da 3 km. l'uno per tutti i maschietti, aspiranti quarantenni inclusi, uno piccolo più uno intero per le jum jum e gli allievi (4 km.). La preannunciata campestre non competitiva si rivela per quella che si poteva prevedere: un flop totale, per cui viene annullata.

5 - tro0791Inizio ore 9,30 con la solita categoria dei sognatori irriducibili, conclusione con la gara delle fanciullette che danno vita alla loro prova alle 11,30 circa.

Mi è piaciuto il nuovo tracciato? Sono sceso sul pratone, ma avendolo scoperto unicamente a gara iniziata non saprei che dire. Lunghi rettilinei e nessuno zig zag, quanto ricordo da una superficiale occhiata. Che io non sia affatto in forma, però, lo si comprende non solo dalla mancata visione di questa novella parte, bensì dalla mancanza di foto-contorno, vedi tanto per dire i gazebo, l'esposizione coppe, qualche piccolo soggetto che cattura l'attenzione, eccetera. Nulla, appena catturata nel cliiick l'ultima apparizione femminile, fuga velocissima verso casa. Scordando persino Genio ed il suo prezioso nastro da preparare per la pagina Video...

5 - tro0949Oggi non vedo schierati i big visti a Scarmagno, e qualcuno pure alla Pellerina; si va più sul casereccio, direi, senza nomi da urlo, cosa che mi solleva dal timore di toppare proprio questi. Questo scrivo e questo sono pronto a smentire perchè di big ne conosco si e no un paio, ed il nome di Galliano non mi è del tutto sconosciuto. Bella la ripresa di Nicola Ciavarella, non dimenticato big. Comunque vedere la gara da dietro un obiettivo non è proprio come seguirla dal vivo perchè la concentrazione è puntata sul soggetto in funzione del click. D'altra parte già nel mesozoico correvo senza curarmi minimamente della Élite, per la gioia che il correre sa donare... e per sfuggire alle ire dei Velociraptor!

Riconosco esser questo, purtroppo, una lacuna assai pesante per chi non si limita a scattare foto ma si incaponisce a metter giù due righe di commento. Messo così com'è ora il Ghileadweb ha poche ragioni di esistere, ma io spero ancora nei miracoli... tipo l'atleta che scrive nei commenti qualche breve impressione sulla gara...

 

 

Campestre di Ciriè      10 – 02 - 2013

5 - ciri0367Un'altra campestre chiamata cross! Lo so, tutti gli organizzatori sono portati ad enfatizzare le caratteristiche delle loro creature, ma l'unico percorso che si può avvicinare al cross ritengo sia, ad oggi, quello della Pellerina. Anche qui a Ciriè nessun ostacolo, nessuna erta da scalare, fosso da saltare, palude da attraversare. Niente; ancora una tavola da biliardo!

È un peccato perchè quando vi sono punti “forti” da superare nasce la possibilità di scattare ottime fotografie (con la reflex...), di riprendere atleti nel plastico gesto del volo, mascelle digrignanti e muscoli in tutta evidenza nello sforzo di superare ripidi pendii e ostacoli ribelli. Per me, che ho corso i cross del mesozoico, questi sono giochi per bambini. Se c'è un fosso lo si copre con una tavola di legno, se c'è un po' di fango lo si bypassa oppure lo si riempie di segatura, se c'è “troppa” neve o troppa acqua lo si rinvia... Una volta il cross pareva un percorso survival, oggi vanno di moda questi da signorine perchè, sai... “e se qualcuno si facesse male?... “.

5 - ciri0811Beh, per l'ennesima volta ho espresso il mio punto di vista su queste feste campagnole, ma tanto mi mancano le gare toste, quelle che esprimono veramente la differenza dei valori sul campo, trasferitesi ora unicamente nelle gare di Trail “vero”. Qui fotografo le medesime processioni che realizzo nelle gare su strada. Tristezza. 

Giornata fredda ma limpida. Paracqua è senza macchina per cui mi raggiunge in bicicletta (mica per nulla si chiama Paracqua-Umbrelun-BARTALI-Fiorino). Becana nel box, e via con Poppolina.

È da molto che nulla vi racconto dell'amico, così permettetemi una breve digressione. Ecco, sta leggendo un libro di azione, un libro dal titolo “Il trionfo del sole”, di Smith Wilbur, che tratta di un vero e proprio scontro tra civiltà (1884) che, nell'assedio di Khartum, vede contrapposti gli inglesi a musulmani che praticano la jihad. Il “messia” musulmano vuole fare schiava la regina d'Inghilterra, conquistare il mondo eccetera eccetera eccetera. Si scatena una battaglia fatta da mille episodi di inaudita brutalità (teste tagliate, donne rapite e stuprate, unghie incarnite liberate a morsi, bubboni sul naso e foruncoli nelle natiche operati senza anestesia) che conducono Paracqua a irrefrenabili, ripetuti orgasmi.

5 - ciri0115Prima me ne racconta con eccitazione la trama, dopodichè il monologo scivola sul periodo della guerra quando, piccolino, si nascondeva nelle soffitte con genitori e parenti onde sfuggire alle retate. Ecco i tedeschi, i fascisti, i partigiani ed eccetera eccetera eccetera. Vedendomi assumere il colore d'un cero funebre si zittisce per 2'47”, dopodichè riparte con un: “ho letto un libro sull'eccidio di Cefalonia...”...

Debbo proprio regalargli qualche testo meno impegnativo. Magari, visto che ama libri di azione, qualche bellissima avventura di Asterix e Obelix negli illustrati di Uderzo-Goscinny! 

5 - ciri0622Un buon caffè a riscaldare la punta del naso offertoci da Luciano, poi via sul campo di gara. Poche le modifiche sul percorso, ma alcuni sensi di marcia appaiono invertiti: da dove si saliva ora si scende. Ad occhio oserei dire che rispetto lo scorso anno non vedo crescita di partecipazione, anzi. E questo malgrado l'iscrizione sia di soli 5 euro, una lodevole proposta anticrisi. Oggi in contemporanea si corre a Cambiano, e non è detto che dati i costi della benzina i podisti non scelgano spesso la gara in virtù della vicinanza alla propria residenza.

5 - ciri0606Come solito della prestazione dei singoli proprio non so che dire. Solo che Bianco pare tornato rampante come prima dello stop (sulle quali cause, ovviamente, ne so meno di mio nonno Felice). Calata della Podistica che sceglie questa gara come secondo e ultimo cross della stagione. Lo sfilare delle magliette aranciones ricorda a volte una gara di società. Vedo con piacere il ritorno di Luca Cuda, per altro già sancito la volta scorsa alla campestre di Caselle, un Davide che inizia l'anno alla grande ed un big Mauro ancora costretto al palo. Ovviamente pure in questo caso ne conosco meno di nonno Felice...

Malgrado i misteriosi dolori muscolari che mi porto appresso, sono discretamente in palla così che non di rado mi abbandono a “intemperanze” sportive. Un modo per esorcizzare il male e... i cliiick! Più serio, questa mattina, direi essere Paracqua, che non mi pare agitarsi granché nel sostenere i Podistichini. Questo anche se lui afferma di aver fatto un tifo da stadio. Come credergli visto il lungo monologo ammazza-fiato messo in piedi di prima mattina? Non è mica Superman, lui!

 

 

 

5 - av0201

Cross di Avigliana             24 – 02 - 2012

5 - av0034Sono le sei quando sbircio oltre la finestra: nevica a larghi fiocchi, tanto che dopo mezz'oretta ha di già imbiancato per benino ogni cosa. Se continua così, mi dico, ad Avigliana quattro gatti, e poi occorre vedere che non la sospendano.

Fortunatamente dopo la sfuriata iniziale la bianca tendina scorrevole rallenta il proprio moto cosi che, d'accordo con Paracqua, si alza la vela alla volta dell'incantevole paesino. Per scoprire, grazie al cielo, che solamente sulla città la bianca coltre si è beffardamente adagiata (qualcuno certamente, alla sua vista, sarà ritornato sotto le coperte).

5 - av0022È una parte “nuova” di Avigliana quella che si presenta ai nostri occhi, il che mi conduce a riflettere sulla nostra superficialità di “viaggiatori”. Migliaia di volte, conferma Paracqua, siamo passati seguendo la pista tracciata dalla statale che la attraversa senza mai spingere l'occhio oltre la punta del naso. Beh, i ruderi del castello, quelli come fai a non scorgerli... ma neppure la mi sono mai spinto a curiosare. Ora desidero ovviare in parte a questo e, seppur oggi non è possibile un “affondo fotografico”, metto a conclusione dello scritto qualche link illustrativo. 

5 - av0262“Bomboniera zig-zag di Sir Renzo di Avigliana”. Questo mi pare nel concetto stringi stringi la creatura di Renzo Fallarini. È riuscito a trarre da un prato, un “campo di calcio” (le virgolette le metto perchè pure questo mi pare poco più di un prato...), ed uno stringato “scalino superiore”, un percorso di 2 km di tutto rispetto. Anzi (zig zag ubriacanti a parte, eheheh) direi molto bello. Bomboniera, appunto. Ho scritto “scalino superiore” perchè in sintesi quello basso è il prato mentre quello medio è il campo di calcio. Dislivello affatto eccessivo, ma sufficiente per non fare di questo cross una campestre campestre. Un plauso alla fantasia del Sir, che di già annuncia nelle sue terre un Trail di 15 km, se non ho inteso male. Un vulcano affatto spento il “Briatore de noialtri”, come più volte lo ha definito Eugenio Bocchino.

5 - av0479Se mi sentissi in forma avrei certamente visionato il percorso con più attenzione, per dire che non avrei scordando di prendere in visione lo “scalino superiore” e quant'altro ruota attorno alla sede logistica, per non dire delle foto illustrative, ma purtroppo non lo sono, e meno ancora con la testa. Così che mi sono esiliato nel prato a piano terra piantandovi la tenda in attesa di scaricarmi un po' con i cliiick... a 400 ISO!!!

Quasi 400 i partecipanti, e questo mi pare, data la meteo-giornata presentata come pessima, un buon risultato. Probabilmente il Sir vanta conoscenze che contano anche “lassù”, eheheh. Altro colpaccio di tutto rispetto è la presenza jolly dei due gemelli Dematteis. Due, bada bene, come a Scarmagno, in quanto a differenza della Pellerina oggi vi è pure il fratello di Bernard, Martin. Due ragazzi che, forza da Big a parte, recano stampato nei volti il sorriso biricchino, scanzonato direi, dei giovani che più mi piacciono.

5 - av0572Per vedere Bernard in azione in montagna... CLICCA QUI

Delle fanciulle in evidenza Scricciolo, che parte in testa e la testa tiene sino a conclusione della gara. A tallonarla da presso Laura Fornelli, che cede unicamente nel finale. “Non sono ancora al meglio della condizione”, mi dice quando casualmente la incontro e le chiedo le ragioni dell'aver mollato mentre ritenevo si giungesse ad un testa a testa finale. Brave tutt'e due, direi.

Podistichini? Boh, 2, 3 forse.

Ovviamente resto in attesa di qualche amico/a che ardisca mandarmi due righe illustranti la gara, gara vissuta dal di dentro, tecnico-illustrativa o personale che sia. Chi vive sperando... 

A questo punto ci aggiungo alcune considerazioni riguardo l'oggetto click che tanto mi manca. Mi pare giusto perchè il: “Ma quando la reflex? Sono due anni che ne parli...” è domanda che mi è stata ripetuta più volte. Persino con l'offerta di contribuire alla spesa. Ma non è questo che mi occorre. Gli è che esistono due sole reflex che fanno al caso mio, e sono la D300s della Nikon e la 7D della Canon, velocissime (specie la 7D), nate per fotografie di azione. Sono macchine del formato ridotto semi-professionali (le full frame, formato pieno 24x36, costano dai 5000 euro in su solo corpo, e pesano 20 chili...). Sono ambedue vecchie di 4 anni, quando di media ogni due anni, dato il correre della tecnologia, le macchine vengono rinnovate (a volte anche solo dopo un anno). Ritardi dovuti a terremoti ed alluvioni, ma ritardi ormai incomprensibili.

Ora, pochi giorni fa (sarà su mercato a fine marzo), è uscita la Nikon D7100, presentata come il top semiprofessionale nel formato APS-C. La nuova D300s?... Se si, come pare leggere tra le righe, direi essere costruita in estrema economia, ben diversa dalla D300s. Ancora non si parla della velocità “digestiva”, ma due schede SD non promettono nulla di buono. Si ferma dopo tot foto per digerirle come la Asp525 di insana memoria? La vecchia 7D, come Mersì, arriva al termine della capienza della scheda memoria senza fermarsi, con un recupero velocissimo. E della Canon si dice di una reflex (forse 2) di vicinissima presentazione. Sarà la 70D oppure la 7D Mark 2 la prima ad uscire? La speranza è, ovviamente, che sia la seconda, e per questo “miracolo” ritorno a pregare san Canon.

L'Eletta era nei programmi la nuova Nikon D300s (tutti i vantaggi dei sensori Sony, i migliori, e dell'avere la sede a Torino), con il display basculante come nei rumor veniva presentata, ora, domani, sarà Speranza perchè per le reflex di un certo livello si direbbe che questo display mobile sia squalificante. Eppure è assodato che offre alla reflex decisamente una marcia in più!

 

http://www.parks.it/parco.laghi.avigliana/pun.php

http://www.prolocoavigliana.org/fotogallery_avigliana.html

 
 

Cross di Borgaretto      10 – 03 – 2013

5 - bo0030Un problema in più questa mattina: la nebbia. La trovo ad attendermi fuori casa, la ritrovo, dopo una breve pausa che mi conduce a sperare (sulla circonvallazione), a Borgaretto. Si alzerà presto o rimarrà a lungo? Indovinato: rimarrà sin quasi a mezzogiorno!

Il morale cammina ad altezza talpa, tanto più ora che le ultime notizie-rumor dicono di una 7D Mark2 con uscita ad... agosto, dopo la 70D! Due anni e mezzo in attesa di un annunciato “domani” che non arriva mai, mentre mille sono invece le utilitarie, che non mi servono a nulla, uscite nel frattempo. Lo so, le mie pretese sono per certi versi assurde, ma non riesco a togliere dalla mente una certa idea di fotografie. Spendere 1500-2000 euro e non essere soddisfatto (lentezza di azione, buffer...) dell'acquisto mi porterebbe a battere la testa contro il muro... anche se in coscienza già so che neppure una super 7D Mark2 soddisferà il mio intendere la fotografia. Di certo non vedrà come i miei occhi, progetto extraterrestre, e neppure avrà il display snodato, cosa che di già taglia la testa alla mia fantasia, a moltissime inquadrature “hot”. Mi dovrò accontentare della sua velocità operativa e della qualità cromatica. Almeno spero, dato che i colori migliori li offre, a mio giudizio, la Nikon con i sensori della Sony.

5 - bo0146E dopo questa ennesima parentesi fotografica nata, come di certo avrete immaginato, dalla serie di prevedibilissime porcherie sfornatemi nell'odierna occasione da Mersì (tutte ritoccate!), veniamo a quanto conservo nella mente oggi che batto queste righe, venerdì 15.

5 - bo0352La mattinata inizia con la caccia al caffè. Con Paracqua e Luciano si cerca un bar nei pressi, ma... l'unico servizio è dato dalla macchinetta del Carrefour Express. Occorre la moneta, però, e sulla qualità del caffè si dubita. Più sul tardi giunge il furgone paninoteca, e si spera. Ma Giuseppe, il fotografo qui per l'Eco del Chisone, ci sconsiglia. Ci mancherebbe iniziare con un caffè bleeck! Meglio non rovinare la bocca (dovessi mai fare la respirazione bocca a bocca a qualche top...).

5 - bo0319Il terreno, malgrado spruzzi di pioggia nei giorni scorsi, si presenta ottimo, così come il tracciato, che poi è quello classico di sempre. Parecchia pianura, ma anche qualche dosso, qualche fosso ed una lieve salitella di costa. A metà strada tra un cross duro e puro ed una campestre. Un “crosspestre”, insomma.

Buono il numero dei partecipanti, mi è parso, ma non ho visto big in altri cross invece presenti. Risposta a questo non so dare, ma in fondo, diciamolo, chi se ne frega. A me ha fatto un mondo di piacere vedere l'amico Maurizio vincere nella sua batteria!

5 - bo0480La mattinata è trascorsa nella solita maniera: spostandomi qua e la allo scopo di variare gli sfondi. Come di norma qualche piazzamento azzeccato ed altri no, ma nel piccolo e povero display di Mersì è quasi impossibile distinguere chiaramente i dettagli degli scatti. Così come arduo è studiare le scene, regolare lo zoom con qualche scatto di prova, che quando la filastrocca è iniziata è impossibile correggere alcunché. E qui cade l'asino della Coniglietta-MODELLA-Velina-Badante che ogni vero fotografo, a santificare il suo status di artista dell'immagine, ha, sorridente e disponibile, al fianco.

5 - bo0562Oggi come oggi mi accontenterei (sono proprio disperato!) di Paracqua, ma l'amico di merende ha una gamba fuori registro e non mi può accompagnare per più di tanto. Anche le quattro ciance a volte mi mancano, così che le attese non di rado si colorano di grigio. Solo la impareggiabile Marinella, nei suoi riscaldamenti “oceanici”, di tanto in tanto si ferma a tenermi compagnia. Ed è un fiume in piena, perennemente alla rincorsa di novelle imprese al limite del possibile. Ancora non ha pensato ad una 24 ore in pista fatta “correndo” sulle mani, ma vedrete che fra non molto...

5 - bo0633Così, ritornando alla postazione cliiick, la peggiore della giornata è stata la più preziosa, quella delle fanciulle. Ho scelto un posizione leggermente rialzata che si è dimostrata veramente pessima. Da battere la testa contro il muro, viste che le ho proiettate sul monitor di AlanDrake.

5 - bo0716In questa certamente amatissima categoria Scricciolo ha giustamente messo il sigillo da prima della classe precedendo una jum jum che fisicamente dovrebbe mangiarsela dato il fisico che tiene. Ma ha corso senza (apparentemente) la grinta che invece sempre Federica mette in mostra, offrendomi l'impressione di una top che fa shopping. Bene così per la piccola che ha realizzato l'ennesimo podio dell'anno, e come meritata ciliegina pure un arrivo filmato e proposto in seguito dalla RAI 3 regionale.

5 - bo0707E per restare alle ragazze... Sto per alzare le suole dal campo gara quando alle mie spalle sento voci di fanciulle che mi chiamano. Sono amiche dall'Atletica Cumiana Stilcar che mi gratificano di dolcetti made in Pinerolo. “Un pensiero per le foto che ci fai...”. Come abbiano scoperto il mio debole per le dolci leccornie non so, ma è pensiero che ho gradito moltissimo. I miei cliiick non li vedo granchè, ma nel gesto ho visto riconosciuta e premiata la buona volontà che sempre metto nelle cose che faccio. Grazie, fanciulline.

I dolcetti non sono però l'unico regalo ricevuto nella mattinata. Prima ancora che le gare prendano il via vengo raggiunto dal “Generale” Bellò, dell'Atletica Interforze, che mi dona il Calendario Storico dell'Arma dei Carabinieri 2013. Non è questa la prima volta che mi dona dette preziose, curatissime opere. Provo affetto per questi uomini (e donne) che rischiano, e non di rado perdono, la vita per proteggere la nostra incolumità, per assicurare alla giustizia (a volte alquanto ballerina nel giudicare e punire...) soggetti pericolosi, assassini e ogni sorta di spazzatura umana, per cui è dono graditissimo. Grazie, “Generale”.

Nell'uscire dal campo gara ho ancora il tempo per fermare l'immagine di 5 ragazzine. Allieve, sono, e mi chiedo sconsolatamente come mai nel giurassico che mi vide, ventenne, attore podo-ciclista, tali splendide farfalline non esistessero che nella fantasia. Ecco, i vent'anni mi servirebbero ora, perdindirindina! Non me lo toglierò mai dalla testa: tutta colpa dei miei che hanno avuto troppa premura di vedermi nascere!...

 

 

Vivicittà        07 – 04 – 2013

5 - vivicitt 012Come mai oggi a vivicittà, gara che mai ho eccessivamente amato? Niente ripensamenti, unicamente il fatto che da un mese non posto fotografie sul sito e che nel panorama domenicale non ho scorto gare stuzzichevoli di sorta. La 10 miglia degli Acaja di Pinerolo, km. e benzina a parte, è gara cittadina che si svolge in due giri di 5 km, il che sta a significare foto a gògò (che con Mersì comportano un lavoro a tavolino di sistemazione che solo un folle come me può affrontare) in un ambiente, la città, che non troppo rientra nelle mie simpatie. Amo il verde, anche se poi per ragioni di macchina fotografica oppure di macchie (“solari”...) sono costretto a cercare spazi di compromesso.

5 - vivicitt 064La mattinata era presentata dai meteo come coperta e con possibile pioviggine, invece tutto è stato meravigliosamente ok. Coperta, ma niente pioggerellina di aprile, bensì persino, a tratti, un debolissimo accenno di sole. Passeggiata con ilChiodo, dunque, ma con ombrellino e l'immancabile mantellina per la pioggia nello zainetto-Ghilead.

Come prevedevo moltissimi concorrenti, ma cliiick riservati unicamente all'arrivo il che mi permette di limitarne la quantità a 800. Brevissimo il primo passaggio sul luogo del raduno, il minimo indispensabile per le foto di apertura. Anche il ritorno sarà caratterizzato da una brevissima sosta alla ricerca, andata a vuoto, di Genio Bocchino. E degli scatti toppati a diversi “ultimi”. Cosa che non mi permette di incrociare – per caso perchè nulla sapevo della sua presenza – Paracqua Umbrelun Bartali Fiorino, il fraterno amico di merende qui presente a cavallo lui pure della fedele becana.

5 - vivicitt 108Uscito che sono dal raduno percorro a ritroso l'ultima parte del percorso alla ricerca del punto cliiick, che dopo aver risalito parte del corso Regina decido di piazzare nei pressi della Gran Madre. Il passaggio di pedoni e ciclisti nel tratto è notevole, ma fortunatamente nulla a che vedere con la gara del 25 aprile, Oltre la Vista, che si svolge lungo il tratto ciclo-pedonale che costeggia il fiume Po (fortunatamente gara che vedrà presenti gli amici di FOTOCORSA, il che mi concede di evitarla...). Qui, lungo il Parco Michelotti, il percorso è largo ed i passaggi non eccessivamente pericolosi. Anche se nel muovermi per cliccare gli amici non di rado ho rischiato di essere investito da ciclisti a cui forzatamente voltavo le spalle.

5 - vivicitt 604È un piacere tornare a cliccare nel tentativo di fermare il “momento” degli amici, così che acquista nuova lena il sogno di reggere tra le mani la tanto agognata reflex. Un mese di buco non è poco, e batterie già sullo scarico rischiano di saltare.

Le immagini degli atleti scorrono velocemente dentro il mirino di Mersì, ma anche oggi non mi par di notare la presenza di big di primissimo piano, con tutto l'affetto che nutro per le seconde piazze. Probabilmente oggi è gara agonistica considerata di serie B, probabilmente i più migliori assai, ed anche di più, sono a Pinerolo. Non penso neppure sia questione di premi o che; non comprendo e basta.

5 - vivicitt 715I primi tre, Manganaro, Santachiara, Scalas, mi passano accanto distanziati l'un l'altro di una decina di metri scarsi. La tabellina che ho allegato alle fotografie con lo scopo, appunto, di registrare tempi e distacchi alla postazione cliiick, segnala alle ore 10:00:16 il passaggio del primo, alle 10:00:20 del secondo ed alle 10:00:24 del terzo (ovviamente si tratta delle 11 in quanto Svampi Somadaj non ha aggiornato il passaggio all'ora legale su Mersì, eheheh...).

La prima femminuccia a transitare accanto a me è Ana Capustin, sedicesima assoluta con il passaggio cliiick alle 11:02:20.

5 - vivicitt 795Mi sorprende non poco il sopraggiungere di Gilles Favilles, che mi sfila accanto alle 11:03:03, così che il primo pensiero biricchino che mi passa per la mente è: “dove mai avrà potuto tagliare?...”. Mica non abbia il fisico, intendiamoci, solo che l'ho sempre visto correre disteso, senza quello spirito agonistico che ti priva del piacere di guardare attorno a te mentre sgambetti. Niente occhi chiusi e smorfia “deformante”, bensì desto sorriso e prontezza di riflessi.

Questi 12 km. hanno un finale leggermente sul mosso che taglia le gambe a parecchi tapascioni, direi ascoltando alcune brevi chiacchiere carpite qua e là (ho ancora 10 decimi nelle orecchie, eheheh). Niente di eccezionale, ma per chi è abituato ai 9-10 km. piatti e ad un allenamento che di agonistico non ha che la copertina, per bene che vada, un finalino così può risultare pesante.

Per me risulta in leggera salita la strada che mi riporta a casa. E, purtroppo, non perchè questa lo sia...

 

 

Trana      14 – 04 – 2013

5 - trana1 028È scoppiata la primavera!... Dovrei gridare Allegria! Finalmente! Evviva!, ma non è così. Soffro il caldo, e la forma di allergia che mi infastidisce rende ancor più rognosa la cosa. Sono nato di settembre, ed i mesi freddi sono quelli che mi trovano ad esprimere la forma migliore. Beh, al momento vado bene, intendiamoci, ma continuando così fra qualche settimana sarò preda del malessere e degli occhi gonfi e brucianti. Che pizza!!!

5 - trana1 023Al mio fianco oggi è tornato Paracqua, un Paracqua ancora sul depresso direi. Il tendine ribelle lo conduce a zoppicare negandogli il piacere della passeggiata “corsaiola” domenicale, cosa che comincia a farlo sentire escluso da questo meraviglioso Mondo Podismo. Lo comprendo molto bene, e malgrado lo stress che mi produce Mersì ed a volte il sito stesso, ringrazio il giorno in cui mi sono fortunosamente riciclato come “fotografo”.

5 - trana1 041Violette e primule si manifestano il mio sguardo riempiendomi il cuore di serenità e cose buone. Non sono fiori dalla prepotente personalità, pregni di ostentata manifestazione di potenza e alterigia. Piccoli e umili a decorare il verde umido dei “rivass”, a dipingere tenuemente di viola e di giallo spazi quasi insignificanti rendendoli così preziosi a coloro che li sanno scorgere. Paiono timidi e, in particolare le violette, attente a non esporsi eccessivamente all'attenzione. Succede così che ai piedi dell'alto campanile del Santuario santa Maria della Stella, auto in fase di posteggio e podisti le calpestino senza neppure accorgersene. Ovviamente la maggior parte degli umani mira dritto davanti a se, come giustamente detta la legge della vita.

5 - trana1 161Un caffè al baretto della piazzetta offerto da Gambadilegno Paracqua, poi via a raggiungere la postazione della partenza.

5 - trana1 376Gara questa nervosa e veloce che taglia le gambe a chi non gode ancora di sufficiente preparazione fisica. Come al solito non azzardo giudizi riguardo le prestazioni dei singoli lontano come sono ormai dal terreno di gara, ma mentre il primo maschietto, Paolo Gallo, di già l'ho visto pimpante ed in palla, Mountasser, tanto per citare un nome, non lo direi proprio al top della preparazione. Sensazioni simili le provo nella gara delle femminucce, dove mi è mancato il duello Scricciolo-Cristina.

5 - trana1 754Prima del via scambio quattro parole con il Piccolo Lord Pullano e Gilles Favilles. Il primo vagheggia di un giornalino che ne segni le tracce ai posteri, narri di una vita di lavoro e maratone, di come abbandonato il natio paese il Pullansapiens di Taverna abbia messo radici in una Torino ancora a misura d'uomo, il secondo, invece, viene da me interrogato riguardo la vivicittà. “Dove hai tagliato?...”, è la brutale domanda che gli pongo a freddo. E Gilles mi racconta di una svolta negli allenamenti, di consigli ricevuti e messi in pratica con determinazione, di una crescita dello spirito competitivo che desidera perseguire e sviluppare sempre più. Ecco, gli dico, presta solo attenzione a dove metti i piedi quando inizierai pure tu a correre con gli occhi chiusi alla ricerca “spirituale” di quanto ossigeno ti resta nei polmoni, eheheh.

5 - trana1 793Rivedo con piacere Cristina Dosio, e ripenso al dolore che deve vivere per la scomparsa prematura della mamma, scomparsa ancora così recente nel tempo (vedi Ghilead-web n° 3). Sorride, si scusa quando nella “sezione di scarico” la costringo ad un brusco scarto (come al solito indietreggio senza guardare dove metto i piedi concentrato come sono nel cliccare su Mersì), dice ciao quasi abbassando gli occhi... Tenerezza, desiderio di abbracciarla per darle forza, di chiederle come sta. Ma non vorrei rinfocolar dolore, e mi mordo la lingua.

Nel ritorno verso casa un Paracqua ottimista e sul visionario ventila l'idea, se verrà a Pavarolo, di partecipare alla Nordic Walking. Molti sono i modi per farsi del male e, data la durezza del percorso, questo è uno che calza a fagiolo per raggiungere lo scopo. Paracqua è soggetto, però, che sfugge a qualsiasi logica per cui l'unica speranza di salvezza (sua) è che Marina Berlingo, la dolce metà, faccia parte del gruppo così da riportarlo con la testa ed i piedi per terra...

          CLASSIFICA

 

 

                     Tratte da La Settimana Enigmistica

     5 - ahahah  

 
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