Ghilead
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Ghilead n° 45 ns

               Gli scritti eventualmente mancanti potrebbero essere postati

                                      su altre pagine di Podoandando

         Giornalino passatempo che esce quando può per chi ritiene di aver qualcosa da dare

 

ghilead n 45somm 45                 

 

Nella terza pagina del numero scorso vi illuminavo sul significato della intestazione: GHILEAD, cioè mucchio di sassi in testimonianza. Questo mucchio di sassi era un antichissimo sistema per tramandare ai posteri il ricordo di un avvenimento, un fatto importante degno di essere ricordato. Un primitivo sistema di assai pesante scrittura, sostituito a breve in seguito ad una serie di non lievi infortuni

Oggi i Ghilead sono usati in montagna (ometti) oppure sui vari cammini che conducono a Santiago, per accennare ai più conosciuti. Quello che interessa noi, ed al quale si riferiscono queste righe, è quello cartaceo di Somadaj: 

un diario di classe ove raccogliere di tutto e di più.

Somadaj, come di già faceva per gli amici del GSPT, destina queste pagine alla vita della squadra che lo vede tra gli iscritti, così come divide ora, unitamente al socio Alex, il sito Podoandando. Messo in piedi nellagosto del 2008 con lintento di cercare talenti e donare agli amici podisti momenti fotografici a immortalare le loro imprese sportive, Podoandando è diventato ora la vetrina di una nuova realtà: la Podistica Torino. Pagine cartacee e pagine web vive, che pochissime società sportive in Italia (perdonate la presunzione) ritengo possano vantare (e Podoandando ha aperto gli occhi solamente nove mesi fa E ancora un neonato!). 

Il nocciolo di questa auto-incensante introduzione?

Dal momento che questi due mezzi sono messi a disposizione dei Podistichini così da narrarne la storia, a questi Podistichini Somadaj rivolge la sentita richiesta di farsi carico del loro contributo di sassi. Presidente a parte, lodevolmente agile di penna, il primo contributo ricevuto è quello offerto da Flavio Gariglio (subito soprannominato Fratel Pennino per la scorrevolezza dello scrivere ed il fratello ripetuto assai) che trovate su queste pagine e su Podoandando cliccando su SCRITTI, e più recentemente da Aldo De Trovato (su questo odierno numero). 

E un inizio incoraggiante, ma solamente un inizio. Per ottenere quel ritmo che rende dilettevole lo scorrere delle pagine occorre che i collaboratori siano diversi, cioè più di uno o due. Allora?

Allora questo è uninvitoa tutti i Podistichini (e amici esterni che ne abbiano piacere), 

uninvitoa partecipare alla crescita del 

GHILEAD e di PODOANDANDO

Come? Non è difficile, perché le porte sono diverse:

spedite CARTOLINE, inviate FOTOGRAFIE, DISEGNI, SCRITTI (di tutti i generi: poesie, raccontini, relazioni di gare, gite, vacanze, esperienze di vita, etc. etc.). E’ il sentirvi partecipi e vicini che ricarica le batterie, che spinge continuamente a cercare di fare di più e meglio.

Lindirizzo a cui spedire il materiale è riportato in calce alla Pagina Sommario, qui sulla sinistra, ma dal momento che due sono meglio di uno qui lo ripeto: 

Ernesto Ceraulo Somadaj: via delle querce, 47  10156 Torino

 

 

 

45 sangano 0329

Sangano Maratonina e straSangano   05  04  2009

45 sangano 0317E monotono il ripetersi, vi capisco, ma oggi è venerdì 10 e, capirete, è una fortuna se ancora ricordo dove mi sono recato domenica. Parlando con Luisella, lamica scrittrice (ha ora terminato un nuovo romanzo dal titolo provvisorio Venti di speranza. Vi invito a visitare il suo bel sito: http://luisaforlano.spa.it/ Lo trovate pure alla pagina Link di Podoandando), la cui sorella insegna yoga, ha confermato che la stessa giudica Somadaj, per il suo metodo antistress, un Inconsapevole Yoghista.

45 sangano 0716Va beh, direte (a parte il chi-se-ne-frega): che diavolo è mai il metodo antistress di Somadaj? La jum jum accanto? Eh, sarebbe il TOP dei TOP ed ancora dei TOP, ma, ahimé...

Semplicissimo: mi siedo comodo, e pratico nella scatola cranica il vuoto assoluto. Senza usare pompe di alcun genere. In pratica rilasso le membra e mi abbandono a mò di budino sul divano, senza dormire e senza pensare. Linconveniente è che, usando questo metodo da decine danni, ormai nella testa regna il vuoto assoluto. Sempre! Perciò figurarsi del ricordo di domenica, ahahah. 

45 sangano 0561Solamente Paracqua sbatacchia qua e là svolazzando come un pipistrello nelle vuote e oscure pareti del cranio; dimenticare lui è impossibile! Come la celeste visione di tante jum jum, sulle quali non posso soffermare a lungo il pensiero senza rischiare linfarto

Prima di riciclarmi fotografo questo non succedeva perché già la domenica pomeriggio iniziavo a stendere i primi appunti, ma oggi che il lavoro di tacconaggio e caricaggio foto si prolunga almeno sino al lunedì sera (e spesso al martedì mattina), hai voglia te: finisco ancor più rintronato del solito tanto che per alcuni giorni navigo a tentoni.

45 sangano 0502La giornata pare ottima per correre: non è ancora calda come invece lo sarà fra qualche settimana, ed il cielo presenta un abito a colori grigio-azzurro, divertendosi come un bimbo a mutarne forme e dimensioni. Ora allarga lazzurro, ora lo restringe di tanto che qualche gocciolina scende a impensierire A620. Ma si tratta di giochi e nulla più.

45 sangano 0658Essendo questa Giornata Ghileadbutto presto Paracqua giù dal letto così che quando arriviamo a Sangano ancora i panettieri debbono iniziare a mettere le mani in pasta. Ciò malgrado molte sono di già le auto presenti. Sono quelle solite, ormai le conosciamo, di podisti che in esse trascorrono la notte della vigilia gara. Almeno la domenica risulteranno primi in qualcosa

Oggi il Presidente desidera una nuova foto della squadra: Siamo in 31, è bene farla. Alcuni oggi hanno il battesimo nella Podistica Torino; è la loro prima gara in arancione. Peccato che poi ne manchino  come solito  almeno 5 o 6: uno è a cambiarsi, uno è al bar, unaltro al cesso, altri ancora stanno arrivando (ma non arriveranno in tempo). Insomma, tutto come da copione, con il Presidente sudato e agitatissimo perché ancora la formalità non si è adempiuta.

Mi auguro che questa sia almeno la penultima foto di gruppo di questo 2009.

45 sangano 0585La gara vede oggi due partenze diversamente locate, ma fortunatamente un unico tratto finale comune. Primo VIA alla StraSangano, e 10 minuti dopo alla Maratonina di Primavera. I luoghi non sono distanti, perciò non ho necessità di raggiungerli esibendo ai numerosi spettatori-accompagnatori degli atleti impegnati la mia felina falcata di corsa oggi non più ampia di 10 centimetri  

45 sangano 0622Fissati i momenti del VIA ritorno sulla statale per il passaggio dei mezzi-maratoneti, poi mi reco sul percorso dellarrivo. A fotografare la gara di Federica rimane Claudia, la mamma, che nel guardar successivamente la foto fatta ritengo si sia piazzata perlomeno a Rivoli, eheheh.

Sui Ciiick scattati non vi è storia. Guardando attraverso il mirino ottico ho una idea vaga degli atleti che fotografo. Sono più che altro concentrato sullinquadratura, sul cercar di includere in ogni immagine più bidoni della spazzatura possibile, di crear sfocati e mossi nella ricerca spasmodica del movimento, inclinando pali, staccionate e via dicendo sì da trasfondere nei cliiick tutto il fervore artistico che mi consuma. Solo in seguito, quando il monitor da 21 di AlanDrake mi documenta impietosamente della bellezza delle jum jum fissate nel gesto sportivo, sospiro e gemo pensando al tempo volato via nella contemplazione meditata del cielo

Il lavoro che mi attende già dal primo pomeriggio fa si che trascuri non poco la parte conclusiva della mattinata sportiva, quella che prima del crescere di Podoandando mi permetteva di avvicinare amici registrando impressioni e confidenze. Così il Ghilead perde qualche colpo, così laffiatamento e la intimità fraterna (direbbe proprio così Flavio Pen-nino; fraterna) trova tempi dilatati. Ancora vi sono troppi Podistichini a me sconosciuti, resi lontani dalla mancanza del contatto offerto dagli allenamenti, dalle gare che oggi vivo unicamente nascosto dietro A620. Potrei unicamente parlare per ore ed ore ma che dico; per giorni e giorni di Paracqua, ma di Bardinella Ancora non ho memorizzato i nuovi amici, e questo è un fatto veramente increscioso; come faccio a dar loro un soprannome?, eheheh. 

 

 

Prospettiva tragicomica

di una Mezza Maratona      Sangano 05/04/2009

È da agosto dello scorso anno che mi alleno, compatibilmente con il tempo che ho, con una certa frequenza ed intensità. Facile dunque il contatto prima, e l'amicizia di lì a poco, con le persone con le quali condivido il "Territorio della Fatica",

più comunemente il parco della Pellerina. Presto ho ritrovato dunque il gusto nella sofferenza, tanto da scoprirmi, prima che io potessi rendermene conto, irrimediabilmente affetto dal "Morbo della Corsa".

Da costoro ho catturato informazioni, esempi, spunti e stimoli. Non ultime, storie personali di individui, anche molto diversi tra loro, per età, abitudini, stile di vita, professione ed altro. ..

Un enorme patrimonio di conoscenza. Non mi riferisco ai soli numeri e alle gesta tecniche e/o prestazionali circa gli allenamenti mirati, per questa o quell'altra distanza. Ogni mio percorso sportivo e di vita deve necessariamente rispondere a una sollecitazione emozionale per risultare mio ascendente, attraendomi a se come una

inarrestabile ed erotica pulsione.

Così è stato per la corsa. Oggi, l'ennesima conferma di quanto già avevo annusato...

Parto, tre chilometri circa tranquilli. C'è fratello Enzo al mio fianco ed una voce dentro che mi sussurra: «non esagerare, questo è l'ultimo lungo prima della Maratona del 19 Aprile, deve essere un allenamento, non fare il pirla che rovini tutto» .

Manco fossi uno che va forte, per la cronaca. Quella è la vocina di big Luciano, compagno di lunghi nonché mio guru personale, purtroppo infortunatosi a tre settimane dalla Maratona. Siamo tutti con te Lucianone!!

La sensazione di essere fermo, però, mi fa allungare il passo ad una andatura leggermente più sostenuta. Arrivo al 10° e mi pare di scorgere fratello Gilles in lontananza. È lui, ne sono certo. Ormai intuisco a distanza la singolare cadenza di tutti coloro con i quali condivido gli allenamenti.

Lo raggiungo dopo un paio di chilometri. «Ma che c...o ci fai qui?». È stato questo il saluto rivoltogli, stupito del fatto che non avesse il passo per stare sotto l'ora e mezza.

«Maledetta sorte, l'intestino mi sta facendo brutti scherzi», è stata la sua risposta.

Per chi lo conosce e gli vuole bene, la risposta sa essere decisamente più colorita.

Più che prevedibile. Già in settimana mi aveva raccontato di quanto non fosse stato bene.

Preludio, poi, la capatina fatta al bar prima della partenza, a discapito della foto di Società. Obbligata ed impellente.

In ogni caso non mollo, mi dice, e ridendo sottintende: «speriamo !?!?!».

45 sangano 0775Mi tornano allora in mente le fitte allo stomaco patite quest'inverno e di cui sono stato vittima, in alcune occasioni, durante i domenicali chilometri al Musinè.

Bruttissima sensazione!!!

Sofferenza e sacrificio. Si lotta contro i fantasmi, alcuni dei quali, subdoli e tentatori, ti vogliono far rallentare o fermare quando invece potresti tenere l'andatura, ancorchè accelerare.

Andiamo assieme allora, ci diciamo. È un privilegio per me poter condividere il percorso con un ragazzo che ha da insegnare a molti, lo spirito di come e perché si corre. Parlo di cuore prima ancora che di gambe, parlo di essere uomo prima ancora che atleta!!

Chi lo conosce, lo sa!!

I chilometri passano, uno dopo l' altro. Sono chiare le smorfie sul suo volto, ma tiene duro!!

Si arriva assieme al traguardo. E li, puntuale come un cecchino, fratello Ernesto (immenso il suo lavoro) ad immortalare due sagome arancioni, nonché a riprenderci affettuosamente per l'attardata posizione ed il ritmo da vacanzieri marittimi alla ricerca del posto migliore in spiaggia. Pochi sanno che non è la spiaggia che si sta cercando, ma il miraggio di un "cesso" durato 21 Km e più!! Compreso l'idiota che all'arrivo ha avuto l'infelice idea di aprire bocca e, anziché sostenere, si è rivelato per ciò che era: un poveretto!!

Mi cambio, accendo il telefono: sms di Luciano non letto, che risale alle 08,00 di stamane: «Non meno di 1h e 40', non fare cazzate»!!

Ebbene. È da neanche un anno che corro e nutro già una considerevole, anzi, smisurata forma di rispetto ed ammirazione verso tutti coloro che, con il loro atteggiamento, mi hanno regalato stimoli a ripetizione.

Voglio dunque pubblicamente ringraziare, chi menzionato in questa vicenda e chi non, per l'affetto fraterno mostratomi e per avermi accolto in questa "Famiglia".

Grazie al loro esempio ho imparato a godere della "Corsa" ed ho una rinnovata e precisa consapevolezza circa il podista, o meglio, l'uomo che voglio essere.

     Un saluto fraterno,  Flavio Gariglio

 

 

Maratona di Torino    19 aprile 2009

     Piove, mondo gatto! Piove...

..................................”

piove sui nostri volti

silvani,

piove sulle nostre mani

ignude,

sui nostri vestimenti

leggieri,

su i freschi pensieri

che l'anima schiude

novella,

su la favola bella

che ieri

l'illuse, che oggi m'illude,

o Ermione.

...........................”           

 

(da: La pioggia nel pineto – Gabriele D'Annunzio)

     E dopo la breve, selezionata e riassuntiva parentesi culturale che dai recessi mentali emerge, ecco il ritorno alla realtà di questa mattina: pedalare sul Chiodo alla volta di piazza Castello onde foto-incoraggiare gli amici che correranno la maratona. La mantellina mi protegge il corpo, ma dopo meno di 5 minuti dai polpacci in giù sono fradicio. All'acqua che scende dall'alto si sommano schizzi di pozzanghere e sflasssshhhh!!! provocati da auto che mi sfiorano lavandomi per bene. Va beh, ma quando gli amici attendono... questo e di più. Alla battaglia di Lipsia vi era ben altro! E poi la pioggia a me piace moltissimo (non fosse che l'attesa statica in via Santa Teresa da "umido-con-piedi-a-mollo-che-fanno-ciac” non si rivelerà delle migliori. ..).

Puntuale come un orologio svizzero asmatico alle 8,30 sono davanti al Teatro Regio, dove vengo raggiunto dai maratoneti muniti apparentemente di altrettanti orologi svizzeri fuori forma (appuntamento alle 8,45). Il più in crisi pare essere quello di D' Aloia, che alle 9 ancora non si vede. Lodevolmente presenti il Presidente GianRoatta ed il Vice MauroFon, che in seguito si esibiranno macinando parecchi km. Con gli amici il Gian, in "tirata" solitudine il Mauro. Come contorno a scaldare i maratoneti, qui da un allenamento, Barbarella, Rosario Viserta, Enrico Faccioli e Massimiliano Novara. Per dolce Stefano Carlesso e Sergio Pivano, come digestivo (!) Paracqua, pure lui in sella alla becana (per cui oggi è più che mai Paracqua-Umbrelun-Bartali-Fiorino).

Dunque, cliiick, e poi tutti al lavoro! Chi prende posto sulla linea di partenza, chi riprende l'allenamento interrotto, chi si sposta al Bar per un buon caffè (io, con Stefano e Sergio -grazie Stefano). Bartali Paracqua?... scomparso!

Indi a tutta verso il museo dell'automobile, luogo dello stabilito secondo cliiick.

Questa è, più che vicino alI'arrivo quando pochi sono quelli ancora in grado di guardarsi attorno, eheheh, una posizione scomoda. Diversi sono i podisti che, scorgendomi, si avvicinano salutando sperando forse in una fotografia. Ma oggi, da voci raccolte dal Presidente, si presume che gli organizzatori abbiano ceduto i diritti fotografici ad una agenzia, perciò, prudentemente, niente foto su Podoandando (Vedrò poi che Andrea di fotografie ne ha pubblicate diverse. Sarà forse stato lui a far correre la voce?, eheheh).

Poco prima dell'apparire dei maratoneti si materializza al mio fianco Paracqua. Appare come dal nulla, saluta e si precipita a "bagnare" degli alberelli poco distanti. Prima di abbandonare il posto li bagna ancora tre volte, tanto che gli stessi assumono ben presto un colorito cadaverico. Che la pioggia provochi sul più anziano ombrellaio di Torino un "effetto Lasix" pare a questo punto incontrovertibile realtà, ma che l'abbondante minzione si riveli potente come l'acido muriatico mi allarma assai. Per fortuna le strette di mano fra noi sono stranamente inesistenti. Come tra fratelli...

Passati gli ultimi (stranamente niente Ta-Ta, così a bloccare l'ambulanza a 6 ore dal grosso resta il solo Rabbino... ), ci avviamo verso Piazza Castello, incrociando all'altezza del ponte sul Po delle Molinette il gruppone della StraTorino, pieno zeppo di jum jum.

Ecco, ditemi se vi pare giusto: ora Paracqua (per mettere in mostra le proprie doti atletiche o per andare nuovamente alla ricerca di altri alberelli da "defungere"?) comincia a tirare come un matto. Dapprima tento di farlo recedere dalla gratuita esibizione muscolare raccomandandomi a voce, poi agganciando con il manico dell'ombrello la sua becana (l'ombrello serve unicamente per proteggere A620 durante i cliiick!). Comunque è in ogni caso distrazione che mi costerà assai cara: quante jum jum mi sono perso?...

Via Santa Teresa angolo via xx settembre, area "custodita" da Marco, diventa la postazione cliiick! Beh, su di essa vi è poco da dire. L'attesa dei "nostri" non è breve (tenendo conto della disagiata situazione: fermi, bagnati, ad attendere. Il freddo penetra presto nelle ossa, tanto più che di già ci si è alleggeriti nelle vesti), così abbiamo ammazzato il tempo

improvvisandoci Vigili Urbani sino a che, finalmente, i Vigili Veri non hanno a monte bloccato il traffico.

Anche qui da registrare, dopo diversi incomprensibili "ohi ohi ohi. .." e balletti vari, una improvvisa scomparsa di Paracqua. Quando dopo quasi un' ora ritorna è per relazionarci della mega pisciatina nella Dora (il luogo più vicino e appartato che è riuscito a trovare...). Ci mancava solo più lui per aggravare l'inquinamento e la piena del fiume!

Nell'attesa dei primi, visti aggirare in detta postazione Nuvoletta (presto scomparsa, e non più ritrovata, per farsi un caffè e fumare una sigaretta), poi Alex e... Giuanjn Scaranello del GSPT, che da queste parti, a dirigere le operazioni della Podistica Torino, proprio non ci doveva essere. Che i nostri siano stati presentati come, appunto, GSPTtini?

Paracqua ci lascia allo scoccare dell'una, io attendo ancora il passaggio del Piccolo Lord poi ne seguo le tracce. A bocce ferme – ma non sapevo se mi era sfuggito, se si era ritirato oppure tardava di un'ora – ho perso per una decina di minuti GianPaolo Bardinella. Il futuro papalino (mentre scrivo di questo il bebè potrebbe essere nato/a...) ha onorato degnamente il suo impegno. Ricordo infatti il suo ginocchio acciaccato, curato con un corso accelerato di terapie. Bravo GianPaolo, bravi tutti.

Una giusta menzione speciale agli atleti che su codesta rappresentativa distanza si sono cimentati per la prima volta:

FLAVIO GARIGLIO, GIANPAOLO BARDINELLA, VINCENZINO PINTO!!!

(che come ben sapete non sono gli amici nella foto a seguire. ..).

 

 

La mia 25^ maratona   19 – 04 -2009   di Mimmo Pullano

Ebbene, in gergo nuziale avrei detto che ho compiuto le nozze d'argento, ma questo mi si addice perché ho quasi sempre fatto l'eterno secondo, con qualche 3° e 4° posto. Probabilmente dovrò aspettare la mia 50^ maratona.

Mettiamo da parte questa parentesi e parliamo della maratona. Come ho sempre sostenuto la maratona ha un fascino particolare che ti colpisce nell'animo facendoti cambiare perfino il modo di vivere: la preparazione molto meticolosa, le tue ansie, le tue paure, ma anche la gioia che presto arrivi quel giorno per poterti liberare di queste tensioni che ti sei

trascinato dietro per parecchi mesi. Il momento in cui tagli il traguardo a guadagnarti la mitica medaglia ritengo sia unico, penso che non ci sia momento più bello, colmo di gioia immensa che ti gratifica di tutti i sacrifici che hai fatto.

La maratona di TORINO 2009 la ricorderò come la maratona più fredda di tutte le altre. Ho voluto dedicare questa maratona alla piccola nipotina Serena che compiva il suo primo compleanno due giorni dopo la maratona, esattamente il 21 aprile 2009, facendole dono della mitica medaglia. Un grazie a mia figlia Francesca e a Salvatore che mi hanno

fatto diventare nonno di una bella bambina regalandomi cosi tanta felicità.

Sono contento di aver disputato una buona maratona senza problemi. Tranne il freddo, ma questo fa parte del gioco, tanto che bisogna essere preparati a tutto. Ho finito la gara in crescendo chiudendola in 3.55.48 e con un 3° posto di tutto rispetto.

Voglio ringraziare soprattutto Barbara Casetta che mi ha accompagnato alla partenza, mi ha assistito all'arrivo e mi ha riportato a casa. Un grazie di cuore.

Ringrazio Barbara moglie di Enzo Pinto che a Orbassano mi ha fornito una bottiglietta di acqua zuccherata, cosi come Luisa, commessa del calzaturificio Ronco che ha voluto aspettarmi assieme al marito Giuliano sfidando freddo e pioggia.

Un grazie a tutti gli amici che mi hanno fatto il tifo durante il percorso, e grazie ancora una volta a Ernesto che con la sua tenacia è sempre presente a immortalarci tutti con le sue foto.

Ho il dovere di complimentarmi con gli atleti della Podistica Torino che hanno fatto tutti una buona prestazione, ma un elogio particolare va ai debuttanti Enzo, Flavio e Paolo, che hanno esordito alla grande. Auguro loro tante altre belle maratone.

Complimenti al nostro presidente che scherzando e ridendo si è fatto 38 km, e complimenti anche a Mauro Fontana che si è allenato correndo mezza maratona. A questi due signori li avviso già adesso: il prossimo anno li voglio vedere in pista per tutti i 42km. e 195 metri!

Concludo salutandovi con simpatia.

 

                                                                                           

None   26  04  2009

Ieri diversi amici hanno corso la Oltre la Vista, seconda edizione della gara che si corre a Piazza dArmi. Ma ieri ho fatto festa perché due sezioni così ravvicinate di gare mi è impossibile soddisfarle. Si fa presto a dire Vieni solo a vedere; domenica scorsa, alla maratona, non pochi sono gli amici che, vedendomi, si sono spostati sperando nella foto, così come parecchie sono state le visite domenicali sul sito alla ricerca di momenti che non esistevano. Questo malgrado abbia ben specificato nella striscia corrente che i cliiick! di Somadaj solo a None sarebbero stati presenti. Ormai il vedermi con A620 in mano ha per gli amici un significato ben preciso: Podoandando da subito nel pomeriggio! Mi pare logico possano nel caso sperare, chissà, in un mutamento di programma.

Grazie (si fa per dire) a ciò, oggi neppure più i Podistichini posso fotografare. Salvo magari mimetizzandomi come si deve; magari sottoponendomi ad una lampo-dieta che mi conduca a perdere 15 chili, o più semplicemente ad un taglio di barba e capelli

La speranza, oltre che nellELETTA (questo è il nome della nuova macchina fotografica che spero allieterà questa fine 2009) che mi concederà certamente immagini senza bisogno di eccessivi tacconamenti, è necessario che il socio si dia un mossa preparando il programma in grado di farmi caricare le fotografie non più una ad una come ora, ma automaticamente, a pacchetti. Chi vive sperando

Bene, quello era ieri, sabato 25 aprile, oggi invece sono qui a None belle che pronto per realizzare il servizio. 

E che servizio uscirà fuori questoggi non è difficile da immaginare: a monnezza! Infatti piove, piove, piove, poffarbaccolina! ISO 400 (il massimo possibile con A620), ed alè:

mano sinistra a reggere lombrello e destra a stringere la piccolina. Cliiick! Cliiick! cliiick! con la dannata consapevolezza di magonare quando AlanDrake renderà evidente il risultato. In ogni caso se non risolvo il problema della coniglietta reggi-ombrello, con lELETTA potrebbe pure essere peggio. Con A620 faccio tutto con una mano sola (zommare, scattare. E poi non pesa un chilo e più), ma con lELETTA avrò necessità delle due mani (salvo non usare lo zoom, cosa che limiterebbe di troppo i risultati). Vedrò se Paracqua riuscirà a sistemare un ampio e colorato ombrellone da spiaggia a tenuta di acqua su di un carrello della spesa. Dentro il carrello non mi bagnerei i piedi, e lambaradan avrebbe pure il vantaggio di essere scorto da lontano, eheheh. In ogni caso preferirei una graziosa coniglietta da Gran Premio

Marina Berlingo ha per questi due giorni di festa costretto il povero sopraccennato Paracqua ad andare in montagna. Troppi lavori da fare, lassù, e poi una giusta punizione per la scappatella della maratona era più che necessaria (sostiene Marina). Quando lunedì  ieri  Paracqua mi telefona per chiedermi di None, non gli resta più neppure il fiato per parlare. Il numero di telefono lo compone il figlio Carlo, che poi rende intelligibili i sussurri rantolanti del babbo tentandone una disperata interpretazione. 

Domenica a Beinasco si svolgono i campionati italiani master, ma conciato comè oggi ben difficilmente il nostro riuscirà a centrare lobiettivo prefissato. Vincere il titolo? No, battere Ta-Ta e Rabbino Sarà dura Sarà dura veramente

Dopo aver fatto colazione al bar ed assistito alla LOTTERIA ROATTA  che quest oggi vede addirittura 4 premiati  prendo posto 350-400 metri oltre la partenza per la prima serie dei cliiick! In seguito mi sposto al termine dello sterrato, a 1600 metri dallarri-vo (truc-e-branca). E postazione discreta, e quel discreta è dovuto al fatto che non vedo bidoni della spazzatura nelle vicinanze

La pioggia questoggi non concede pause, anche se non è temporalesca come invece il dire dei bollettini TV mi aveva condotto a presupporre. I piedi, comunque, fanno presto a stabilire umidi contatti con la stessa, il che nel restare fermo da luogo ad una sgradevole sensazione di freddo. 

A tavola non debbo scordare di aggiungere - oggi alla polenta, domani alla pasta - almeno quattro spicchi di aglio

Da rilevare questoggi il dono di LadyLory ad alcuni di noi: dei biscottini alla pasta di mandorle prodotti in Sicilia. Giardini Naxos (Taormina): fantastici!

La stessa LadyLory trova modo però di lamentarsi con i giudici e gli organizzatori, colpevoli di non aver previsto un percorso alternativo. Non ho idea delle condizioni dello sterrato nel suo insieme, ma quello che si presentava conclusivo non mi è parso per nulla terribile. Probabilmente si tratta di approcciare una situazione con lo spirito giusto. Poi, essendo le caratteristiche fisiche e mentali diverse tra atleta ed atleta, è ovvio che ciò che in me provoca felice esaltazione, ad altri può apparire orribile follia. Anche il caldo ed il freddo provocano reazioni contrastanti. Certo è che oggi la fanciulla ha sofferto assai.

Pimpanti anche sotto la pioggia le jum jum della Podistica Torino ed aggregate. Una sprintosa voglia di vivere e di sorridere che sprizza loro da tutti i pori e che non può non contagiare favorevolmente lintero gruppo. Un bene preziosissimo da coltivare con affetto e simpatia.

Quando Mao definì la donna laltra metà del cielo, ritengo lo abbia detto per ridimensionarne la posizione che occupa nel mondo, non per esaltarla. La donna è, almeno, i tre quarti del cielo!

 

 

Beinasco  Campionati Italiani Master     03  05  2009 

Questa mattina non mi sento informissima. Scoppia lestate e come solito vado leggermente in tilt. Fiacca, un po di allergia che mi procura il nasino-colante, qualche starnuto ed occhi secchi e prudenti (da grattare, insomma), per non accennare ad un fastidioso senso di vago e generale malessere.

Ieri, onde farmi una idea del luogo e magari scattare qualche fotografia, mi sono fatto portare dal Chiodo sin qui. Una passeggiata di un 45 km. abbondanti (ho visionato pure tutto il percorso gara) che mi ha lasciato nel sedere tracce di incendio. Quasi avessi esagerato con il peperoncino o fossi stato a pranzo da Giuseppone, il fratello dello scomparsoConiglietto. Le ore migliori per fotografare sono però quelle del tardo pomeriggio, quando i toni si fanno morbidi, mentre io mi sono trovato qui alle 15,30. Inoltre lunico segno ad annunciare la gara era dato dai foglietti appiccicati agli alberi, dalle bandiere tricolore e dalle freccette blu disegnate sullasfalto. Per cui, un buco nellacqua bollente!

Oggi è tornato accanto a me Paracqua Umbrelun Bartali Fiorino, e pure il malessere pare di un cicinin attenuarsi. Sostituito dal solito mal di testa che però con mezza Aspirina se ne va Troppo forte è la mia vittima preferita. Lavventura montana che lo ha visto domenica scorsa trascinare a valle due enormi tronchi (il legno è la sua incontrollabile passione, i pancali la sua ragione di vita) ha tenuto banco per tutto il viaggio tanto che sono giunto a Beinasco stanco come una bestia! 

Non fosse che scrivere di lui potrebbe scatenare pericolose gelosie (mi riferisco a Marina Berlingo) potrei deliziarvi con gag dellaltro mondo. Provate a viaggiare sulla sua Panda-Amiat 4x4 per 15 minuti, e se non vi fate la pipì addosso dal ridere vi offro una pizza!

Il timore che oggi gli martella il cranio è che forse neppure questanno riuscirà a concretizzare il sogno di diventare Campione Sociale: ha già perso la gara di None, ed ora deve prestare la massima attenzione a non più commettere passi falsi. Come quello di oggi. Stanco ancora per lavventura boscaiola vissuta sette giorni fa, ha dovuto soccombere ai ripetuti e micidiali attacchi di Rabino. Sfuggendo a Ta-Ta di un nulla

Un Presidente che con il trascorrere del tempo acquista sempre più la calma e la sicurezza dei giusti è posteggiato allentrata della pista di atletica. 

Distribuisce pacchettini diligentemente assemblati ai Podistichini in transito, ma evidente è il suo friggere in attesa di dare i numeri. Buoni, certamente, perché si tratta di quelli ormai consueti per tutti noi della lotteria. Oggi in palio un numero della rivista Correre, una bottiglia di Malvasia DOC e 4 confezioni da 300 gr. di salame Raspini. 

Ed ecco che in piena epidemia suina tocca, a me e Paracqua, vincere del salame! 

Un sentito applauso alla Società organizzatrice, la Borgaretto75, mi sfugge da subito dalle mani: la scelta partenza-arrivo in favore di luce è veramente il massimo. Grazie anche da parte di A620, che finalmente spera in cliiick! meno osceni. 

Poi è il consueto esercizio ginnico per il dito indice della mano destra, lunica cosa che di me fa ancora uno sportivo

Ancora stanno raggiungendo il traguardo gli ultimi atleti, che si decide di alzare le tende. Non solo vi è nel primo pomeriggio la Moto GP, ma già mi vedo gli amici tentare una prima entrata esplorativa su Podoandando. 

Accompagniamo a casa Eliana, e la povera ragazza mi chiede nello scendere se per caso le posso dare un paio di Aspirine

Noterelle ne catturo sempre meno perché poco è il tempo che trascorro con gli amici.

Specie dopo la gara, quando la lingua si scioglie più facilmente. Due chiacchiere con Bello, che nellapprendere dei 76 anni di Paracqua pare strabuzzare gli occhi: Ma che dici? 76? Ma con questa pelle vellutata, con questo portamento, con questo sguardo magnetico Aspetta che mi faccio una foto con te!. Una scena da Scherzi a Parte che ancora mi fa contorcere dalle risate, ahahah.

Vito Catozzo lo vedo passeggiare avanti indietro attorno alla postazione cliiick!. E in divisa da gara, ma non pare affatto in gara. Al mio: Che fai? Ti sei ritirato?dice qualcosa che non comprendo, poi si aggancia ad un podista che passa di lì e si allontana

Poi l’”avventura camper vissuta dalla famigliola Cuda: Vieni, vieni giù, non ti preoccupare…”. Ed il camper da 5 tonnellate che si pianta nel prato! Ahahah, pure il trattore chiamato per risolvere la situazione se lè vista brutta, ihihih.

Infine la poco gradita notizia che i soliti ignoti al seguito delle manifestazioni sportive hanno nelloccasione degnato di attenzioni lauto di Michele DAloia. Mi unisco alla costernazione dellamico, e preferisco fermarmi qui. Io non sono politicamente corretto.

 

 

 

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  NEWS

Pagine della PODISTICA TORINO 

 

In unamen… 

In un amen sono già state disputate 5 gare del Campionato interno 2009, mi sembra che sia passato solo qualche giorno dallesordio ufficiale di Trana .

Si può invece già iniziare a tracciare un primo e provvisorio bilancio della nuova Società.

Sempre superiore a 20 il numero dei partecipanti alle gare, con un massimo di 30 a Sangano ed un minimo di 22 a Trana ed al Ruffini.

La partecipazione numerosa significa piazzarsi con regolarità nella Classifica delle Società numerose e in quella, più importante, della Classifica delle Società a punteggio, cosa che è puntualmente avvenuta nelle 5 manifestazioni disputate.

Come noto, tutti i premi ottenuti dalla Società verranno ripartiti tra gli atleti secondo le norme che regolano il Campionato Interno 2009; al momento il montepremi provvisorio comprende Mountain Bike, 2 Cardiofrequenzimetri della Oregon Scientific, numerosissime coppe, tante bottiglie di vino. Speriamo vivamente di riuscire ad inserire uno o due orologi/cronometri GARMIN satellitari. 

Posso preannunciare che la Festa di chiusura dellanno agonistico 2009 potrebbe tenersi domenica 18 ottobre, in luogo ancora da definire, con Premiazione, Pranzo e Lotteria.

Vi invito già da adesso a mettere da parte tutti gli oggetti che ritenete inutili o superflui da inserire nei premi della lotteria, il cui scopo è di reperire fondi in allegria per la Società per lanno 2010. 

Continua con successo, direi, liniziativa dei premi a sorteggio tra gli iscritti nelle gare di Campionato che intendiamo mantenere e, se possibile, aumentare in numero e valore.

Stiamo intanto correndo con tutti i tipi di condizione atmosferica, dal fresco di Sangano alla palude sotto il diluvio di None e al caldo quasi estivo di Borgaretto, per non dimenticare cosa hanno sopportato i Maratoneti il 19 aprile a Torino . . 

La Società intanto cresce non solo nei risultati, ma anche nel numero degli iscritti e proprio in questa prima settimana di maggio si sono aggiunti Elena, Domenico, Michele, Pietro e Salvatore, senza dimenticare Margherita, iscritta ad aprile. Il sito www.podoandando.net è in crescita esponenziale e sono state già ampiamente superate le 500.000 pagine viste da ottobre 2008 ! 

Siamo in attesa che Alex concluda la preparazione della sezione atleti che vedrà foto (da tesserino FIDAL), cognome e nome e scheda di ogni componente della PODISTICA TORINO.

Concludo citando limportante traguardo raggiunto al Campionato Italiano per Società ed individuale svoltosi a Borgaretto il 3 maggio. 

150 Società provenienti da tutta Italia con storie e tradizioni pluriennali ed una piccola, giovane e grintosa società torinese al debutto beh lasciatemi dire che lorgoglio di essere stati chiamati alla Premiazione del 12° posto per ricevere la bellissima coppa che luccica nel Caminito Cafè di Enzo, è stato grandissimo e sono certo non potremo che migliorare in futuro ! 

                                                                               Giancarlo Roatta

 

 

 

45 aldo ghiaccioTalent On Ice

Era il mese di Settembre dello scorso anno quando Marcella (mia figlia) e Marco Fantini (il cantante degli "Eufonica": la band che ha suonato il 6 Aprile al Palatazzoli di Torino) si sono ritrovati per caso dopo anni, lei sentendolo suonare e cantare e lui vedendola pattinare, quindi è nata la geniale idea di mettere insieme "musica arte e sport" in un concerto sul ghiaccio.

Sono stato coinvolto dai ragazzi per organizzare la manifestazione e... trovata l'occasione giusta è nato "TALENT On ICE".

L'occasione c'è stata quando "Vivilghiaccio", il Comitato Organizzatore dei Campionati Mondiali Femminili di Hockey su Ghiaccio che si sono svolti a Torre Pellice dal 12 al 18 Aprile u.s. e di cui faccio parte, avrebbe voluto presentare l'importante evento anche a Torino.

Ho quindi lanciato la proposta e, accettata dal comitato ...sono partito con i lavori: gli arrangiamenti dei musicisti, le coreografie dei pattinatori, luci, audio, etc etc .

6 Aprile: grande tensione, dalle 20 comincia ad arrivare gente ed alle 20,40 inizia quasi in orario lo spettacolo con il "tutto esaurito" - più di 2.500 spettatori -

Obiettivi conseguiti: tanti e grande soddisfazione!!!

- il Galà "Talent On Ice" è stato di beneficenza con ingresso libero e offerta volontaria per aiutare I'UGI (Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini);

- la band degli Eufonica (Marco Fantini, Carlo Tricarico, Davide Amorosi, Luca Gaido) al suo esordio con un pubblico così numeroso ha suonato e cantato molto bene.

- Marcella è tornata in pista dopo 6 mesi di fermo e si è divertita molto pattinando;

- tutte le società di pattinaggio artistico Piemontesi, con in totale circa 200 atleti, hanno presentato le loro coreografie ed è stata una grande festa;

-Hockey, Sledge hockey, Velocità e Curling si sono esibiti dimostrando il loro sport agli spettatori che hanno apprezzato;

-l a direzione artistica di Alessandro Piccoli è stata eccellente, ha messo insieme egregiamente musica arte e sport entusiasmando i presenti;

- il presentatore piemontese Massimo Giletti ha condotto da grande professionista egregiamente la serata;

- tutto questo ha fatto da cornice al motivo principale della serata, ovvero la presentazione delta nazionale italiana femminile di hockey su ghiaccio.

I miei allenamenti in questi due mesi di preparazione sono stati un po' penalizzati, ma... ne è valsa le pena. Adesso che il progetto si è completato si ricomincia a correre.

                                                                                                                                                    aldo

 

 

Triathlon (Andora  1° maggio 2009)    di Lorenzo Melchiorre 

45 trigE ora ! Ci siamo quasi: è giunta tremendamente in fretta la prima gara di Triathlon (trattasi di specialità di chi vuole farsi del male fisico e psichico). 

Mi sveglio tranquillo e sento una strana sensazione di pace e calma interiorema è solo apparenza: tanto che, con fatica immane, riesco a fare un minimo di colazione. Bene !! Partiamo da Loano con Eliana verso Andora, luogo della gara. Giunti ad Andora ritiro il pacco gara e cerco i compagni di squadra e dallenamento per condividere un pò di tensione; molti di loro però sono ancora bloccati in autostrada: canaglie non è onesto lasciarmi solo!!

Comunque inizio la fase di sistemazione della bici in zona cambio e cerco di ripassare mentalmente ciò che devo fare ma nella testa vi è solo nebbia nonostante la bellissima giornata di sole.

Mi ungo di vaselina tanto che sono pronto per una bella frittura. Infilo con difficoltà la muta e mi accorgo che le mani sono un pò tremolanti; mi incammino, insieme ad un mucchio selvaggio di uomini simili ai pinguini, verso la spiaggia.

45 trig 2Siamo quasi pronti per la partenza, con mare mosso e acqua gelida; quasi quasi non mi rendo conto che manca poco allinizio. Ci si scambia qualche parola di incoraggiamento ed ecco lo sparo di start: via tutti di corsa ci si butta in acqua. Qualche botta a destra e a manca e poco alla volta quelli forti si allontanano ed io rimango con un piccolo gruppettino di scarsi, in coda al gruppo. Riusciamo anche a sbagliare boa e giriamo nel posto sbagliato: vabbé !! Riusciamo comunque ad uscire, con mani e piedi congelati: ma il peggio è passato.

Le frazioni di bici e successivamente quella di corsa le faccio con calma per gustare a pieno questa prima esperienza ed ascoltare lincitamento di amici e compagni di squadra; a si anche di Eliana, che nel frattempo litiga con la macchina fotografica. 

Lo striscione dellarrivo savvicina e una sensazione mista di liberazione, felicità, leggerezza, si impossessa di corpo e mente Finalmente sono arrivato!!

P.S. Un incoraggiamento a tutti, atleti e non:

VOLERE è POTERE.

Nove mesi fa avevo una certa paura nei confronti dellacqua, e nuotare per 25 metri era uneternità. Ora, riuscire a farne 750 in mare aperto, è una bella sfida vinta. 

Occorre pensare di potercela fare sempre con: sacrificio, allenamento e dedizione.

                                                           Un abbraccio a tutti

 

 

 

    Nonni     di Loredana Semeraro

Nonni cari e dolci nonni

siete il tesoro più grande

che noi nipotini abbiamo

quando passeggiamo mano nella mano.

Il nostro cuoricino batte forte nel petto

ogni volta che ci sorridete e ci date un bacetto.

Nel vostro cuore c'è uno scrigno

pieno di amore e di dolcezza,

pronto ad aprirsi e spandere gioia

per ogni nostra carezza.

Come è bello accarezzare i vostri capelli bianchi

e pregare il Signore che vi faccia vivere per noi

tanti lunghissimi anni.

Quando siamo tristi e sconsolati,

perché mamma e papà ci hanno sgridati,

abbiamo un posto sicuro dove andare:

le vostre braccia a farsi consolare.

Sentire ancora cantare la ninna nanna

come faceva a noi la nostra mamma,

si sciolgono i nostri dubbi e le nostre pene

e ad alta voce diciamo:

nonni, vi vogliamo tanto bene!!!

P.S. - Avevo già scritto poesie per la mamma, questa volta tocca ai nonni.

Dedicata a tutti i nonni podisti e non, in particolare della Podistica Torino e ai neo-nonnini e nonnine. Mi perdoni il bravissimo Dalessandro per avergli rubato - solo per questa volta - l'angolo del poeta.

 

 

 

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