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Dhilead-web nç 47
              Le fotografie le trovate postate negli album della pagina FOTOSPORT                                            Gli articoli non firmati sono miei                                           2020 – 2021       Che dire? Beh, che di già siamo fortunati ad esser vivi ed in buone condizioni di salute. Molti non ce l’hanno fatta, anche se il 90 % delle vittime aveva patologie pregresse nonché un’età riguardevole. Leggere di novantenni e più uccisi dal Covid mi fa quasi sorridere, pur se una spintarella di questo potrebbe esserci stata. Cosa che ritengo grave è l’aver messo freno alla cura di tutte le altre patologie, il rimandare nel tempo operazioni chirurgiche o esami vitali. Senza scordare la disperazione dei tanti che hanno perduto il lavoro, di chi si è visto costretto a pagare affitti e spese di attività obbligate per decreti legge a rimanere chiuse (questo dopo averle costrette a spese non indifferenti,vedi plexiglas e distanze di sicurezza nei locali onde proteggere dal Covid clienti e dipendenti). Gli aiuti? Ridicoli e di cui non amo accennare onde evitare personali e rabbiosi magoni. Il coprifuoco è altra ciliegina, la libertà di movimento imposta seguendo la sorte designata da dadi lanciati sul tavolo da gioco oppure al lancio della monetina. Lo sbambettare attorno l’isolato è a volte vietato ed altre no, così come il correre nei parchi. Ci si è adattati all’allenamento casalingo, al correre nel corridoio, al salire e scendere le scale. Si parla di vaccini, di farmaci già in commercio che paiono possedere le pallottole giuste, di pozioni quasi magiche. Ma il business che ruota attorno a tutto questo a me provoca timori. Troppa fretta, pur se purtroppo necessaria, può riservare nel tempo sorprese poco piacevoli. Inoltre il virus muta e detti vaccini proteggono, se va bene, solamente per un anno Ma se il 2020 è stato uno degli anni più terribil che la storia ricordi, si direbbe, quali prospettive offre invece il 2021? Lo sapete già in quanto l’ho più volte ripetuto: l’Armaghedon profetizzato dalla Bibbia è alla porta di casa. E questa è una buona notizia! Quella che invece mi conduce al panico è il ricevere dall’autoscuola la mail attestante l’appuntamento con la commissione che deciderà sulla patente: è fissato per mercoledì 20 alle 10 del mattino! Speravo in altri tre mesi di vita…          20 gennaio 2021 – MIRACOLO !!! ho ancora 18 mesi di vita “autistica” ! A volte succedono, ma spesso siamo così distratti da non accorgersene. Personalmente, e non solo in ragione di questa odierna occasione, sono certo che malgrado il mio essere insolente e aggressivo, lassù mi si conservi amore.      La coda fatta all’esterno dell’Ospedale dura circa 20 minuti, ma sarebbe durata ben di più se non avessi deciso di dare un calcio ad ogni prudenza Covid gettandomi nella mischia. Allucinante. La balla degli italiani ligi alle disposizioni di legge bruciata in un batter di ciglia! Mi aggiusto i capelli rimirandomi nello specchio misura-temperature, un “grazie” e la sbarra mi fa spazio. Consegna dell’autocertificazione di buona salute ed entro nello stanzone precamera di quella dei giudicanti.      “92!”, un parinot si alza ed entra,,, “93!”, un secondo parinot viene ingoiato da quella che nel mio specifico caso ritengo essere quella del carnefice. Del boia, insomma.      “95!”, Malgrado stia quasi sudando, inizio a tremare; il 96 è quello scritto in grande sul mio foglio identificativo! A questo punto percepisco al mio fianco la presenza di una qualche forma di vita, e volto il capo alla sua volta. È un’Angela. Bellissima, con lunghi capelli biondi a scendere serpeggiando così da coprire leggiadre forme. La visione mi toglie il respiro “Tranquillo Somadaj, sono qui per aiutarti”, e nel dire questo mi prende la mano. Sono letteralmente nel pallone così che, balbettando, con un filo di voce chiedo: “Sei un sogno?”. Sorride, sorride e basta,      “96!”… Mi alzo, e tenendo forte la sua mano entro nella.camera dove verrà decisa òa mia sorte. Tre persone: il medico che, aperta la porta, si è affacciato gridando il mio numero e che ora mi chiede la patente ed apre la cartellina contenente gli esami fatti, un altro medico, penso, seduto intento a scrivere così come la giovane segretaria poco distante,      “Si sieda”, e detto questo si avvicina al diabolico quadrante luminoso. “H… L… R…”. Le prime lettere sono grandi, enormi; poi abbassa la stecca… Ora le lettere si fanno via via sempre più piccole. Guardo terrorizzato l’Angela: “Tranquillo, è dei nostri…”, e mentre il medico indica con la bacchetta le varie lettere inizia a sussurrarmi nell’orecchio: “B… P… S… C…””. Infine il medico cessa l’operazione e si avvia verso il tavolo. “Gli occhiali sono da cambiare”, dice mentre mi consegna patente e cartellina. “Aspetti fuori. Fuori fuori, all’entrata dell’Ospedale”. Dove in seguito mi consegnerà un foglio che solamente giunto a casa avrò il coraggio di leggere.      Oggi mi si è concesso il tempo per cercar di metter pezza all’occhio colpito, di riprendere a gabolare sulle gare e su Chiodino, la micro-becana che mi agevolerà negli spostamenti domenical-sportivi. Ancora spazi di cielo azzurro sopra la testa, sperando che qualche malintenzionato virus non si accorga della mia esistenza.      Iniziato con non pochi timori, questo 2021 pare aver imboccato la strada giusta donandomi la sostituzione alla guida del Toro dell’incerto Marco Giampaolo (ora attendo quella di Cairo…). È piccola cosa, certo, però è pur sempre qualcosa che mi permette di sperare in cieli meno tempestosi.        13 febbraio 2021 – “Non si tratta di cataratta… ma         
 
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