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Verso la sorgente del Sangonetto
Scritto da Somadaj   
Giovedì 11 Luglio 2019 08:17

 

 

 

 

Verso la sorgente del Sangonetto

                                                                                        20 aprile 2007
 
 img_0680 sangonettoxpodo
 
 
    Frazione Indiritto, sotto Coazze, e si sale in auto sino alla frazione Tonda, da dove un sentiero si diparte sulla sinistra. Si procede pressoché in piano, fra i boschi, per un buon tratto. Il sentiero, facile e bello, attraversa poi centralmente un numeroso gruppo di grange. Un vero villaggio, apparentemente ancora in discrete condizioni (le date di edificazione tracciate sulle costruzioni conducono al 1937 – 1922, ad esempio). “E’ Sisi”, dice Sergiulin, che pure mi parla di una fontana sorgiva. Sulla facciata di una grangia vi è persino, ben conservato, l’affresco di una madonna. Poco oltre si apre una veduta sull’Anfiteatro Morenico di Palè, a cui le fotografie non danno il giusto splendore.
     Giungiamo infine al masso di Sansone, al Geosito Rocca del Gias. Il sentiero che ne accarezza la base brilla come un manto di stelle. “E’ micca”, dice il cuginetto. Fotografo la roccia, il tabelloneche ne racconta la leggenda. 
     Si cammina in scioltezza e, attraversato il nuovo ponticello sul Sangonetto (distrutto in precedenza dalla piena del 2000), entriamo attraverso un sentiero – per brevi tratti ripido – scavato nel lariceto, nel parco Orsiera-Rocciavrè: al pian Gurai. Purtroppo la giornata non è delle migliori; il sole va e viene e le cime attorno a noi sono velate dalle nubi. Saliamo attraverso il pianoro (che pianoro proprio non direi essere), ci solleviamo ancora un pochino su di esso per poi, sono le 12,30, fermarsi per la pausa ristoro.
     Non andremo oltre, oggi, perché il tempo, come detto, è nuvoloso, instabile.     
                                                                                            Ernesto Ceraulo "Somadaj"
 
 
 
 
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