(cronaca di una gara sofferta e mai disputata)
Il 30 Maggio 2009 mio marito Domenico era a Firenze che correva la 100 del Passatore e mia figlia la sera aveva il saggio di danza.
Il dilemma era: la danza di mia figlia o la 100 di mio marito?
Non avendo il potere dell’ubiquità optai per la più debole e bisognosa di mamma quindi restai a casa.
Ma soffrivo il fatto di non essere con lui. Di poter condividere questa sua fatica che mi agitava moltissimo. Così proprio per essergli vicina, proprio all’ora del via a Firenze, partivo anch’io dal parcheggio dei 3 Cancelli alla Mandria. Avevo deciso di soffrire un po’, volevo fare qualcosa di mai osato: un lungo di 21 km, una maratonina da sola con i miei pensieri rivolti tutti a lui con cui divido la mia vita da 30 anni.
Il tempo non era granchè: ho preso due volte la pioggia ma non mi sono arresa, anzi, così mi sembrava di essergli accanto: - Chissà come stà soffrendo lui, altro che 21 km! 5 volte di più!! – .
Da quel giorno ho cominciato a pensare di finire quest’anno in bellezza con la 21 di Volpiano.
Allora ci avevo messo troppo tempo 2h e 40, ma potevo allenarmi un po’ e magari finirla nel tempo massimo di 2 h e 30…
Così ad ogni gara della società pensavo a come sarebbe stata la mia prima maratonina.
Mi allenavo con altri lunghi e con molta fatica rosicchiavo qualche minuto in meno e fantasticavo di riuscire a chiuderla in 2 h e 20…
Oggi il mio sogno è svanito a 3 giorni dalla 21.
Ad ogni colpo di tosse i miei polmoni bruciano…Il raffreddore che da una settimana mi tormentava si è trasformato in un inizio di bronchite.
Oltre ai polmoni mi brucia il fatto di aver desiderato tanto questo evento e non aver pensato che potesse accadere una cosa simile. Mi sentivo forte, preoccupata solo di migliorare e di allenarmi…CHE RABBIA!!
Ho ripreso a correre a Novembre 2008 dopo tanto tempo. A Maggio 2009 mi sono iscritta alla Podistica Torino dove ho trovato delle persone che non mi hanno mai chiesto : - Quanto fai a km? –
Questa cosa mi ha spronata a cercare di fare sempre di più per essere all’altezza di questa società e di ciò ne sono fiera. Quindi la maratonina a fine stagione ci stava come la ciliegina sulla torta…
Mi devo rassegnare, del resto non oso immaginare che cosa provi un atleta professionista dopo anni di preparazione se sta male 3 giorni prima delle Olimpiadi…
Pazienza, vorrà dire che avrò più tempo per migliorarmi (cerco di vedere il bicchiere mezzo pieno).
Però mi viene in mente un famoso motto:
- LA FORTUNA E’ BENDATA MA LA SFIGA CI VEDE BENISSIMO!! -
Elena Sardu