Scritti Scritti Ma tu, da quanto tempo corri?
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
  • An Image Slideshow
Ma tu, da quanto tempo corri?
Scritto da Sabrina Palaia   
Mercoledì 29 Maggio 2019 10:21

 

 

 

     Ma tu, da quanto tempo corri?...
 
sabrina     Corro… si io corro … da quanto corri? … ecco questa è la domanda che di regola mi viene posta alla quale più difficilmente so dare risposta… Perché bisogna intendersi su cosa voglia dire “da quanto tempo corri…”  
     La mia mente, affannata, prova a scandagliare i ricordi e risalgo a…. la felice età dell’adolescenza, ahimè ben 20 aa orsono!!! E’ stato allora che ho mosso i miei primi passi da atleta o pseudo tale. E allora come oggi il parco, che mi vedeva perennemente in debito di ossigeno, era quello della Pellerina! A quel tempo vivevo con i genitori in Lucento e ricordo i pomeriggi ad aspettare il pullman 2 “che fa tutto corso Potenza” che portava, me e la mia amica Lorena (che alla corsa mi aveva iniziata), al parco. Quanti di voi hanno corso in quegli anni forse ricorderanno la società nella quale entrai a far parte: l”Atletica Centorame” dai colori bianco-rossi! Allora eravamo un gruppetto di ragazzini tutti più o meno della stessa età con al seguito l’allenatore, Gianni, che ci seguiva come un padre amorevole, ma severo, in bicicletta.
     Non so sei i miei ricordi sono viziati dal fatto che fossi piccola e come sempre i piccoli ricordano tutto più grande, più immenso, ma alle gare ricordo tanta gente… vero è che le società organizzavano i pullman che trasportavano gli atleti in giro per il Piemonte alle gare… e i premi, che oggi variano dal prosciutto al riso che non scuoce, erano in coppe e medaglie di varia grandezza e peso (d’oro e d’argento) a seconda, naturalmente, della posizione in cui ti eri classificato….     A me che sono sempre stata un po’ scarsina, toccavano sempre le medagliette quelle un po’ sfigate, sottili sottili e leggere leggere, che dovevi stare attento che se le toccavi si piegavano anche un po’… Insomma molto meglio un culatello dei nostri giorni che almeno evito di fare la spesa!   
     Dopo pochi anni tuttavia, smisi di correre con la società: il passaggio dalle scuole medie inferiori alle superiori è stato impietoso, e io che sono sempre stata secchiona, ho mollato l’atletica per Socrate e Manzoni.
     Ma torniamo alla domanda che mi affanna…. Quindi tu corri da vent’anni? Sì, cioè no, più o meno… in che senso “corro”, scusa? E fino ad oggi? Che hai fatto se sono solo due mesi che corri con la podisitica? Allora sono due mesi che corro? Aiuto!!!! 
     Allora provo a mettere un po’ d’ordine! In questi vent’anni (sig) il mio piacere per la fatica sulle lunghe distanze non si è mai sopito… ma da attività principale è diventata il sottofondo, costante e mai abbandonato, di altre passioni. In primo luogo della montagna! Quale mezzo migliore in settimana di fare fiato per scalare una cima, se non una corsa regolare e costante?
     Ma non solo! Io nella corsa mi sono rifugiata quando avevo bisogno di scaricare le tensioni, o di stare sola con me stessa e percepire il mio corpo e la fatica. Da sola o in compagnia, in città come al mare e ovunque mi trovassi, io “andavo a correre”.
     Oggi, da circa due mesi “corro” con la Podistica Torino e per me è stato, appunto, fare un tuffo nel passato… non nego che all’inizio la cosa mi convincesse poco poco ma alla fine l’entusiasmo travolgente di quanti ho conosciuto in questi mesi, ha contagiato anche me ed oggi eccomi qui a far parte della società.           
     Forse allora posso dire che per me correre o andare a correre è la stessa cosa: può cambiare l’intensità e la costanza degli allenamenti ma la mia motivazione negli aspetti primordiali rimane la stessa. Per me il significato della corsa è il mezzo più immediato per fare fiato e gambe, tenermi in forma, scaricare le tensioni della giornata, percepire la mia fatica e perché no…… un mezzo di convivialità!   
     Da quanto tempo corro? Ma da tutta la vita!!!!!!!!! 
                                                                                                                              Sabrina Palaia
 
 
 
 
Copyright © 2024 Podoandando. Tutti i diritti riservati.
Joomla! è un software libero rilasciato sotto licenza GNU/GPL.