L’AMORE E’ GIUNTO
14/09/08
Se svenire percepisci tu intensamente
Se parola non riesci a pronunziare
Se fissare il vuoto solamente puoi
Se caldo e freddo si mischiano dentro te
temere tu devi
Giunto è l’amore in tutta la sua indole
Si presenta come un essere misterioso
Approda nell’inaspettato tempo
rendendoti impotente e incantando gli occhi tuoi
Fugge lasciando una perfida scia di tristezza
Una burrascosa tempesta precipita
In breve formato è un fiume in piena
due bacini gonfi d’acqua
Straripare ora può dai suoi affluenti
Una lacrima attraversa il viso tuo
lo scolpisce
lo avvilisce
lo blocca inerte
Pensiero abbandona il lavor suo
Spauracchio si rinnova
Mentre solo rimani
aspettando che carezza sua lacrime asciughi
Marco Dalessandro
MEMORIA DI UN’ESTATE
15/09/08
Quando tutti intorno a me
divertimento e svago rimediarono al risveglio
Io incontrai tristezza e terrore
M’illusi che il guadagno
rendermi felice potesse
Invece angoscia e disperazione
al mio fianco rimasero
Al sommarsi della preziosa carta
sottrarsi sempre più il mio sorriso risultò
Delusione d’amore inoltre si presentò
e risposta alle troppe domande
non riuscii a trovare
Passione taciturna arrivò
e taciturna se ne andò
Rumorosa e penetrante
solamente di stridere e battere ferraglia
mi accorsi
All’indomani amici lontani si fecero
buio il mattino
e buia la sera
Luce timida si nascose in me
Teneri uccelli
pazientarono che io li sopraggiungessi
per aiutar loro scuotere silenzio mattutino
Nessuno si mosse
Mi incamminai verso quella porta
ci cozzai contro con violenza
stanco e tormentato
Eppure nell’umiltà assoluta
lusingai l’orgoglio mio
Marco Dalessandro
PARAFRASI
Quando tutti intorno a me
divertimento e svago rimediarono al risveglio
Io incontrai tristezza e terrore
M’illusi che guadagnare denaro
mi potesse rendere felice
Invece angoscia e disperazione
al mio fianco rimasero
All’aumentare dei soldi
diminuì sempre più il mio sorriso
Delusione d’amore inoltre si presentò
e risposta alle troppe domande dell’amore
non riuscii a trovare
La passione che si creò fra noi taciturna arrivò
e taciturna se ne andò
Rumoroso e penetrante
solamente lo stridere e battere delle macchine che lavorarono
mi accorsi
All’indomani gli amici partirono per le vacanze
Uscivo di casa il mattino alle 5.30
e tornavo la sera tardi
Ma io continuai a lavorare
Teneri uccelli
aspettarono pazienti che io li sopraggiungessi
per aiutarli a svegliare le persone che dormivano
Nessuno si svegliò
Mi incamminai verso la porta che dava accesso al mio reparto
ci cozzai contro con violenza
stanco e tormentato
Eppure nell’umiltà assoluta
ero fiero di fare tutto ciò
LA VITA
16/09/08
La vita è uno schifo
Un’amara storia
alla ricerca
dell’incessante masochismo
Vita aggrava maledetto dolore
già esistente in natura
Morte presto trova
chi non merita morte
Vita lunga ottiene
chi non merita vita
tuttavia costoro
descrivere sanno
propria vita?
Vita nostra s’imbatte
nelle molte azioni
nelle troppe braccia
nelle furfanti proposte
nelle odierne abitudini
negli intensi profumi
malgrado ciò
quanto di tutt’opera
al pensier sovviene?
Vita fatta di sacrificio
per trovar forse pace
un giorno ormai torpido
Una vita
per avverare un sogno
un attimo
per distruggerlo
Così noi
che mezza vita
pupille coperte teniamo
sera tranquilla
sotto le coperte spariamo
e all’ultimo dì
pupille coperte ritroviamo
Marco Dalessandro
TU RESISTI
21/09/08
Per quanto io mi sforzi di non pensare, il pensiero rincorre me
Lui è più furbo, più veloce, più spietato
calpesta senza ritegno la mia fragilità e si ciba della mia disperazione..
proprio quando sembro sul punto di sconfiggerlo
lui torna ancor più crudele
Ora sì ora no il mio corpo pare sprigionare la forza di un uragano
Ma che dico, rimane tutto nelle contorte viscere
Invece lei
Lei non c’è
Di lei alcun eco si ode con le orecchie di un semplice uomo
solo il cuore di un bimbo ignaro del dolore può comunicare con lei
Intanto, capo chino mio permane
nella speranza ch’esso possa guidare sguardo mio
al di la del passo stanco
Marco Dalessandro
NON FATEVI INGANNARE
22/09/08
Voi che v’illudete di scovare in vetrina la merce migliore
vi sbagliate
Indagate sul passato del commerciante
scorgetegli in viso se è felice oppure triste
guardate attentamente se la teca abbonda o è misera di prodotti
studiate la loro disposizione
Esposto dietro quel vetro
troverete lo spettacolo che i vostri occhi desiderano
che vostra psiche inganna
L’umile bottegaio terrà nascosti gli articoli a lui più cari
li mostrerà soltanto al cliente fiduciario
colui che non avrà fretta di tornare a casa
colei che non si accontenterà della falsa vetrina
L’inanimato pupazzo apparentemente privo di vita
nascosto dietro il bancone
sarà disposto a ricevere il suo ventriloquo
I pregiati dolciumi renderanno giulivo il fanciullo curioso
Sarà premiato chi leggendo il prezzo sul cartellino
storcerà il naso ma tornerà a breve per acquistare
Voi tutti provate ad infilare la mano nelle grosse ceste
arrivate sino in fondo e afferrate lo sconosciuto oggetto
soffrite un istante in punta di piedi per raggiungere lo scaffale più in alto
inchinatevi pazientemente per esaminare il ripiano più in basso
Se a questo punto siete ancora insoddisfatti
dirigetevi verso l’uscio e auspicate di trovare altrove soddisfazione
Marco Dalessandro
VOGLIA DI CAMBIAMENTO
25/09/08
Non possiedo più unghie da divorare
ora il ricordo divora me
Di me altro non rimane che pelle resa ormai secca dagli strazianti mutamenti.
Scivolano sul mio corpo gocce di acqua dolce
parole e promesse le scanso in questo sporco atto.
Piacere carnale può entrare e uscire, ma serrato è il mio cuore.
Cortesia certo non vien meno, ma l’era dell’ingenua bontà è giunta al termine.
Ripongo nelle tue mani
amico mio sincero
ogni singola lacrima …
che tu possa seccarle come questa mia pelle
fra le emozioni di un giorno soleggiato
Marco Dalessandro
Questa poesia è dedicata al mio migliore amico, Riccardo. Lui come me riesce a capire che è ora di cambiare!
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