Ghilead
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Ghilead-web n° 11

           Le fotografie le trovate postate negli album della pagina FOTOSPORT

                                                     Gli articoli non firmati sono miei

 

11 - 1 copertina

 11 - 1 sommario

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

straVenaria       25 – 05 – 2014                                                       Diario della Domenica

11 - stravenaria 1Con le batterie scariche che mi ritrovo potrei restare a casa oppure andare a giocare a bocce od a pescare. La reflex, pur se di Speranza si tratta e non dell'Eletta, avrebbe dovuto donarmi una marcia in più, ed invece ancora navigo a vistaLa speranzache lei fosse sufficiente per farmi scordare Rihanna, potesse sorreggermi, spingermi in avanti risvegliando motivazioni sopite, ancora non evidenzia frutti.

11 - stravenaria 2La necessità di muovermi per tempo alla ricerca della postazione click, il ritardo nel ritornare verso il traguardo e, dal momento che non gareggio più, la mancanza di argomentazioni, mi stanno isolando dal Mondo Podismo assai più di quanto temessi. La domenica mattina non di rado mi avvio “al lavoro” di già nervosetto, cosa mai successa negli anni passati. Il correre è sempre stato per me gioco meraviglioso, e la crisi dovuta alla pesantissima condanna sentenziata dal Patatrac pareva superata. Invece direi proprio di no; è solamente nascosta, è brace che cova sotto uno strato di cenere.

11 - stravenaria 3Mi manca, perlomeno, la squadra, il contatto che mi offriva il Ghilead cartaceo con i vecchi iscritti. Allora condividevo con gli amici il sudore ed i sani sfottò, conoscevo di tutti peccati e virtù ed era gioco facile scrivere di loro e del percorso gara, vissuto sulla pelle. Ora non corro più, la Podistica di iscritti ne conta oltre 400, il giornalino è diventato il Ghilead-web, ed ogni contatto è andato perso.

Tanto per scaricarmi un po'.

11 - stravenaria 4Una settimana di indecisione: Beinasco oppure Venaria? La scelta di quest'ultima sabato, quando ho letto che nel nuovo percorso era stato disegnato ed incluso un passaggio nella Mandria. Breve, se si vuole, ma la Mandria ha per me sapore magico tanti sono i chilometri qui macinati al fianco di amici fraterni.

11 - stravenaria 5Passeggiatina con il Chiodo, soliti scatti (da lontano!...) al ritrovo, poi l'entrata nel Parco. Dove presto comprendo che se non desidero troppo rischiare con adattamenti “tecnici” vari debbo scegliere di sistemarmi nella parte conclusiva di questo breve percorso interno.

Un paio di click-test. Se compenso appena appena le immagini appaiono giuste oppure leggermente chiare, senza compensazione mi paiono giuste oppure leggermente scure. Dubbio amletico, con la decisione di un + 1/3, che pur essendo il minimo possibile si rivelerà nell'insieme... troppo. Ciapa lì, paparazzo della domenica!

11 - stravenaria 6Sono parecchi i concorrenti che mi sfilano sotto il naso (432 gli agonisti che tagliano il traguardo), ma parimenti parecchi sono i cittadini che su dette medesime strade cercano verde e tranquillità. Da metà gara in avanti attorno a me è un brulicar di famigliole con borsoni, zaini ed eccetera che mi sfilano attorno, quasi fossi una rotonda. Gli educati mi aggirano sulla destra senza minimamente intralciare il mio fotografare, mentre i cafoni (molti!) mi superano sulla sinistra sbattendomi la porta delle loro spalle in faccia. Un segno dei tempi che non fa loro onore, ed un mordermi le labbra per impedire ai moccoli di uscire.

11 - stravenaria 9Conoscere tutti e nessuno, pressapoco questa è la storia di oggi, così ora che avrei piacere di dare spazio agli amici che corrono mi trovo senza parole. L'esperienza suggerirebbe come unica possibilità realizzabile quella adottata pochi mesi dopo la nascita del giornalino cartaceo, nel 92, per “costringere” gli amici a collaborare: le interviste.

La segretaria digitale è pronta, perfettamente funzionante se si esclude il difetto delno-spegnimento a cui pongo rimedio togliendo le batterie. Ma cosa domandare a “perfetti sconosciuti”?Come ti chiami, quando hai iniziato a correre, le motivazioni, gli allenamenti, le speranze, impressioni riguardo la gara odierna???

11 - stravenaria 7Qualcuno potrebbe mandarmi a stendere: “Cosa frega a te degli affari miei?”, e questo pur evitando domande strettamente personali riguardo la loro vita. Anche questo ho imparato per diretta esperienza: non tutti sono un libro aperto (persin troppo!) come Somadaj. A rendere meno gratificante il quadro è che non sono Genio Bocchino... e neppure gli somiglio!

Ora ci macinerò mentalmente sopra, in seguito affiderò la decisione ai dadi...

P.S. - Mercoledì (28-5) sono andato a ritirare Asp525 portando con me Speranza allo scopo di chiedere delucidazioni riguardanti la raffica (che di tanto in tanto pare inciampare, faticare a riprender quota. Come se nell'uso continuo si surriscaldasse) e la vignettatura, che non riesco a debellare del tutto. Il tecnico della Pentax non c'è, così la lascio per un controllo.

Tanto ho la VecchiaCiabatta2, Mersì. Zoppica, ansima, scodella immagini come meglio desidera, ma è pur sempre tostamente in piedi...

                                              CLASSIFICA       (tratta da www.atleticavalpellice.com)

 

 

 

11 - samuele 1

corri con Samuele   01 – 06 – 2014                                        Diario della Domenica

11 - samuele 2Come ci ho azzeccato con il nome che avrei dato al camperino Westfalia T3: Inquietudine, quanto mai appropriato per illustrare lo stato d'animo attuale. E non solo per quella mancanza di motivazioni che unicamente una donna ti può dare, per quell'inutile ribollire di frattaglie, ma perchè l'andare di questo mondo sempre più mi crea rabbia e timori. Ch'io non abbia mai avuto eccessiva fiducia nell'uomo è ben rappresentato dai miei disegni, ma oggi le cose mi paiono ancor più sfuggite di mano. Alla gente comune ed agli Eletti (ho la maledetta abitudine di seguire i telegiornali...).

11 - samuele 3Così, nel mio piccolo, trasformo il caos e le cattive situazioni di vita in balbettanti “decisioni”.

Scrivo che domenica vado a fotografare Li... No, forse è meglio Là... Oppure Lù o Lò... No, non scrivo nulla e sabato sera campu-i-dadi”.

La decisione da prendere relativa a questa domenica è persino peggiore. Paracqua non si è fatto sentire, e Speranza è a fare il tagliando. “Domenica dormo, e lunedì se la luna gira dritta vado a fare una gita a Giaveno da Sir Renzo di Avigliana. E magari mi fermo a mangiare in qualche piola...”.

11 - samuele 5Poi ho pensato a Samuele. La gara in suo ricordo l'ho appresa un paio di anni fa, e la sua sconcertante fine (colpito da un fulmine, a 10 anni, mentre era arrampicato su di un albero di magnolie. Era il 15 agosto del 2008) mi aveva commosso. Il problema che mi reca disturbo, però, è Mersì. Mi pare di usare poco rispetto nei riguardi dei genitori il presentarmi, oggi che ho Speranza, con la VecchiaCiabatta2 fra le mani. Saranno foto di emme... Fortunatamente ho infine compreso che si trattava dell'ennesima scusa per non uscire di casa, per rinchiudermi nel solito angolo a leccare le ferite e piangermi addosso; quando mai mi sono presentato agli organizzatori per dire “Sono qui a fare un servizio fotografico”? Come al solito vado, scatto e ritorno velocemente sui miei passi nel più assoluto riserbo. Altro che OrsoBarbone: sono ormai un SuperIperOrsoBarbone! Da Guinness dei primati, ahahah.

11 - samuele 6Al Mappano scorgo un raduno di vecchie Fiat 500, così che mi fermo per fare un paio di scatti a questa fantastica vetturetta, poi raggiungo il punto di ritrovo della gara. Ovviamente non mi fermo che il tempo sufficiente per fotografare il traguardo, poi allungo per una passeggiata esplorativa.

Purtroppo la parte iniziale è tutta in controluce, e per quanto mi spinga avanti la situazione cambia poco, anzi, si imbruttisce causa una zona industriale. La parte conclusiva del percorso è invece ok, cosa che mi rasserena un pochino.

11 - samuele 9Dopo una lunga ciclo-passeggiata decido di fissare il primo punto cliiick sul cavalcavia che i concorrenti trovano sulla strada poco dopo la partenza, a circa 800 metri presumo. Controluce che cercherò di limitare compensando con 1/3+, cioè dando leggermente più luce. Ritorno comunque al traguardo dove incontro “Madamin Cafasse”, ex-podista moglie di Mario “Cafasse”, signora che si diletta con i click (corrinellafoto). Usa una macchinetta modello duelirebastanoeavanzano dalla quale in condizioni di luce sufficiente ne trae buone immagini. Più che altro ha un vero “fiuto” nella scelta della postazione click, per cui immagino cosa potrebbe realizzare con una macchina all'altezza. E il consiglio disinteressato che le do è il solito di quando la incontro: “Spendi un po' di soldi e togliti delle soddisfazioni” (in seguito noto che non ha pubblicato della gara nessuno scatto. Probabilmente le immagini, viste le condizioni di luce, sono risultate poco potabili. Peccato).

11 - samuele 8Dopo le immagini della partenza mi avvio alla volta del punto “ritorno gara”, che come solito stabilisco dove-capita-capita. Dove, cioè, incoccio nella moto battistrada. Non è il top, ma poteva andar peggio, anche perchè qui ho, infatti, la possibilità di catturare una immagine decente della più bella del reame, della fanciulla che fa andar fuori giri Aritmick e che ritengo la TOP della gara. Non solo perchè è bella, ma perchè sorride... anzi ride di gusto nel bla bla con la squadra dei felici bodyguards che la circondano.

Come ciliegina aggiuntiva alla luce favorevole (non è forte, aggressiva, bensì morbidosa), qui vi è pure del verde.

11 - samuele 11Il resto non ha storia: due scatti ad amici davanti il lamieroso (ritengo, ma non ho guardato più di tanto) tendone “ti-copro-io” e via, a rinchiudermi nella tana.

Nello scorrere le fotografie su Ex AlanDrake scorgo con sorpresa che un motociclista fermato al volo con un cliiick non è un vigile di servizio come immaginato, bensì un fotografo “vero”, un professionista Nikon. Sarà quello che mi ha lasciato un commento indispettito in FotoSport 2014? Quello che mi chiede perchè gli rovino il mercato regalando le fotografie? Mah, se fosse stato lui mi sarebbe piaciuto scambiare due parole.

Ho detto due parole!...

 

 

no qui e neppure lì    08 – 06 – 2014                            Diario della Domenica

11 - ciri 1E' il caldo che mi uccide, ed il primo caldo è ancor più micidiale perchè mi becca con i regolatori interni della temperatura del tutto sregolati. Non che poi si regolino al punto di rendermi piacevoli le fiamme dell'inferno estivo, ma lentamente me ne faccio una ragione. Occorre stringere i denti, adattarsi, sopportare, mettere continuamente la testa sotto la doccia ed i piedi in un catino di acqua fresca (che se non fosse perchè ci sono stati i piedi dopo 10 minuti ci si potrebbe buttare la pasta!).

Il caldo mi taglia le gambe (in estate perdo in altezza almeno 40 centimetri), mi fa dare di testa come di già il vento. Non esiste: sono veramente da buttare, senza rimpianti.

11 - ciri 2Così non ho messo la sveglia e non ho alla sera preparato nulla come invece faccio solitamente (macchina fotografica con batterie cariche e memoria formattata (!), zainetto con acqua, viveri, borsino di pronto soccorso ed altri eccetera eccetera) affidandomi alla buona sorte; se mi sveglio per tempo decido ed eventualmente parto.

11 - ciri 3Probabilmente l'essere anche oggi forzosamente legato a Mersì ha disattivato l'automatismo della trippa che solitamente mi conduce ad aprire gli occhi poco prima o poco dopo le cinque, per cui metto i piedi a terra unicamente alle 8.

Un programmino di riserva in realtà ce l'ho, ma presto butto nel cesso pure quello: salire a Superga da San Mauro seguendo le tracce di quello che dovrebbe essere il percorso di ritorno del trail Settimo-Superga-Settimo che si corre domenica prossima. Bene, ma... se ancora non avessi nelle mani Speranza? Anche l'ottimismo mi ha lasciato solo.

11 - ciri 4Pomeriggio con replica alle 13,40 della gara di SuperBike in Malesia, ed a sera la formula-1 a Montreal. La regina che mi intriga è ovviamente la motoGP, ma in mancanza dei cavalli...

La formula-1 di oggi mi interessa in realtà assai pocoBenzina pesata con il bilancino, auto senza voce, sorpassi in mano ai cervelloni che gestiscono i pi-stop... Gare ormai adatte ai parinot, senza più il sanguigno calore del peperoncino di Soverato spezzettato sulla pasta, con l'olio extravergine e l'aglio a completare il colpo d'ala dell'artista. Quando è possibile la guardo, ma senza scaldarmi più di tanto; ancora non mi sento parinot!

Come usualmente faccio quando non ho il lavoro delle foto che mi tiene impegnato fino a tardi, prima di coricarmi accendo Ex AlanDrake per fare una carrellata nelle postal-web e per visionare le classifiche della Fidal, positivamente velocissima. E scopro che su @ceraulo.it Cesare Benzi, un podista di Alessandria oggi a Ciriè a seguire la moglie in gara (lui è fermo per uno strappo), mi ha lasciato uno zip con delle fotografie scattate nell'attesa. “Se pensi che ti possano servire...”. Non sono molte, per cui le scarico e velocemente le scorro.

Domani è un altro giorno, e non mi costa nulla sognare che sia migliore.

Podistica che ha scelto questa come gara di calendario, cosa che la rende ovviamente... prima qui e prima là. Della gara di oggi quello che più mi ha piacevolmente impressionato è stata l'evidente, costante crescita del giovanissimo Davide Alberghina. A significare che il buon sangue non mente!

Per sorridere un po', intanto, mi preparo una paginetta di ahahah tratte dalla Settimana Enigmistica.

 

 

 

             le barzellette della Settimana Enigmistica

  11 - ahahah 2-

 

 

U.T.S.T.S.           15 – 06 – 2014                                        Diario della Domenica

11 - utsts 1Se mi riconsegnano Speranza per tempo verrò da voi...”. E giovedì 12 la Fowa mi manda una mail dicendomi che Speranza è pronta. Per cui sarà Omar, sarà UrbanTrailSettimo: Settimo-Superga-Settimo.

La vignettatura... no, rientra nei parametri. Ci sono dei programmi che... Riguardo lo scatto in sequenza è stato sostituito un ingranaggio dell'otturatore”. Meglio di niente, almeno un difetto l'hanno trovato e, se tutto va bene, risolto. Ma la vignettatura è un problemino per nulla da poco. Si presenta come angoli – ed anche intere bande laterali – scure che mi costringono a ridimensionare, nel possibile, lo scatto. Il lavoro è simile a quello cui ero costretto con Mersì, con l'eccellenza che avrò altre soddisfazioni nell'immagine dal momento che colori e nitidezza sono ben diversi (Pur non usando ipeg Fine e meno che mai il Raw usato dai professionisti dato il peso delle fotografie che questi sfornano).

11 - utsts 2Un piccolo guaio è che Speranza è stata formattata, per cui gli adattamenti che avevo man mano sperimentato sono andati persi. Alcune ore a ripeter prove, a scavare nella memoria, ma il farlo mi ha permesso di tentare una funzione prima snobbata che si è rivelata vincente: la livella automatica, funzione possibile grazie al fatto che il sensore è “mobile” così che non solo funziona da stabilizzatore e limitatore dell'effetto moirè, ma entro certi gradi interviene a correggere la messa in bolla. Brandeggiare Speranza con una sola mano e trovare facilmente l'ok al rognosetto problemino è stato fantastico. Un vero jolly, una chicca Pentax che ha reso tutto molto più facile.

11 - utsts 3Si sapeva che oggi l'acqua non sarebbe mancata, per cui non ho brontolato contro la micro-sfiga ma positivamente ho pensato invece ad un buon test per Speranza. Che perfetta non è, ma che comincia a darmi le prime piccole soddisfazioni.

Poppolina mi scarica poco prima dell'inizio del Ponte Vecchio di sanMauro; senza l'ausilio prezioso del Chiodo lo spazio operativo si restringe così che questo mi pare un discreto punto di appoggio da cui incominciare.

11 - utsts 5Per prima cosa mi libero del ponte e salgo attraverso sanMauro alla ricerca dello sbocco del sentiero collinare in quanto qui presumo di fermarmi per le foto-arrivo, poi ritorno sui miei passi e mi avvio verso la “passerella”, quella che conduce la ciclabile al parco Meisino-Colletta. Prima di imboccarla, però, svolta a sinistra, e di lì ci si avvia all'inizio del sentiero che conduce a Superga. Non so cosa mi attenda, e se il luogo è pessimo avrò poche possibilità di rimedio in quanto la ciclabile che da sanMauro lì conduce è tutta in controluce. Pioggia e controluce non sono il top per le foto descrittive del “momento” che desidero realizzare.

11 - utsts 4L'attesa in cima al breve strappo che conduce a 150 metri dall'inizio della vera salita non è lungo ma neppure troppo breve. La pioggia, copiosa sino a quel momento ma non eccessivamente invasiva, si fa decisamente carogna aumentando di intensità e violenza. Prima che i primi (eheheh) si affaccino alla vista, l'ombrellino made in Cina cede e l'acqua inizia a scorrere ovunque. Fortunatamente Speranza è macchina tra le migliori come protezione alle intemperie, ma se la lente dell'obiettivo si bagna le foto risulteranno macchiate.

11 - utsts 6In ogni caso è bellissimo sentire l'acqua inzuppare i capelli e di lì scendere al collo e dilagare ovunque. Non è fredda, per cui è quasi come rivivere sensazioni da sballo ormai lontane nel tempo. Correre con la pioggia che accarezza il corpo, infilarsi “sino al collo” nelle pozzanghere-laghetto fendendole in velocità è quanto per me più esaltante ci sia. Quasi un godimento sensuale, un “amplesso” con l'acqua. Fantastico, per cui ora che l'ombrellino è andato, raccolgo tutto il positivo che la situazione impone.

11 - utsts 7Un po di difficoltà ad accendere e spegnere Speranza: le mani bagnate scivolano sul piccolo dentino che comanda l'accensione... e proprio ieri mi sono tagliato le unghie!

Il primo a transitare sotto l'occhio di Speranza è Bert, conosciutissimo big delle corse in montagna di già fotografato alla gara di Gabriele Barra (altro big, ma meno giovane) a Baudenasca, mentre dei successivi nulla so e posso dire. “Colpevolmente” la classifica redatta sulla pagina Facebook dedicata alla UTSTS è quanto mai scarna, nuda, che nulla dice a chi come me vorrebbe sapere, conoscere. Altra cosa che ritengo negativa; nulla è riportato sul sito della Settimese ne tanto meno in quello della UISP. Male. Malissimo.

11 - utsts 8Cosa irritante di Facebook di cui ho preso conoscenza in detta occasione (non sono assolutamente fans di queste pagine pur se ne comprendo il valore pubblicitario) e che se non ti iscrivi ad esso non puoi partecipare con il rilasciare o leggere un commento.

11 - utsts 9Altra scoperta che mi ha lasciato l'amaro in bocca è che su dette pagine i commenti abbondano mentre per contro nessuno si degna di lasciare eventuale pensiero su Podoandando. Dall'uomo mai mi sono atteso granché, ed il lavoro che faccio è per buona parte motivazione personale, quel piacere sottile che offre il dare più che non invece il ricevere. Però è pure indubbio che per chi marziano non è i commenti sono vitamine, nutrimento per i momenti di stanca. Non si è mai totalmente orsi solitari.

11 - utsts 10Il ritorno a sanMauro fatto corricchiando “unpòsi-unpòno” (nel timore di perdere i primi avendo come solito atteso gli ultimi) sotto le secchiate d'acqua, ha avuto sapori di fantozziana memoria. Zainetto Ghilead saltellante e basculante nella schiena con Speranza che ne rispecchia le movenze “pendolanti” sullo stomaco, malamente retta e controllata da mano-di-burro, mentre l'ombrellino made in Cina mostra qua e là sprazzi di cielo affatto amichevole.

11 - utsts 12Alzare gli occhi e guardare attraverso le trasparenze è come metterli sotto la doccia, ahahah. Una breve pausa sotto il Ponte Vecchio nell'intento di pulire la lente intrisa d'acqua (cosa impossibile a farsi perchè in me non esiste più forma alcuna di asciutto), il finire qualche pezzo di grana sopravvissuto all'attacco della prima mattina onde usare la busta di plastica per avvolgervi il portafoglio. Indi il riprendere l'andare incontro i concorrenti sino al bivio già tappa nella prima mattina.

11 - utsts 17Scenderanno da strada Moncanino oppure da quella più piana e spaziosa che prosegue sulla destra? Non vedo nessun segnale, così metto la tenda – il punto è discreto – ed attendo.

Il primo a raggiungermi sorprendendomi “disarmato” (Speranza spenta) è il n° 47. “E' di già passato qualcuno?... No?!... Miseria, ho sbagliato il percorso!...”. E brontolando come un vecchio pensionato a 500 euro al mese, riprende a ritroso la via da dove è disceso. Lo rivedo una decina di minuti dopo ridiscendere correndo al fianco di Paolo Bert.

Continuo la serie dei click serenamente, mentre la pioggia va via via scemando, sfumando sin quasi a cessare del tutto. Anzi, direi proprio cessare perchè le poche gocce che quando alzo i tacchi scendono ancora sono tanto rade e minuscole da scomparire appena giungono a contatto della pelle.

11 - utsts 18Tirando le somme direi una bella mattinata di vita, un “momento” per certi versi impegnativo com'è quello di passare ore fermo sulle gambe nell'attesa (sole o acqua – caldo o freddo che sia), così come fermo sulle gambe nei click. Io che ho corso per più di 25 anni posso dire che fotografare le gare (fotografo di movimento, non piantato sul traguardo o trasportato in auto su ai rifugi od eccetera) non è affatto un giochino da nulla, che non occorre solo pazienza e senso della posizione. Se le gare sono dei trail e tu sei un principiante fai-da-te testardo e “perfezionista”, hai la possibilità di ritornare a casa con un mazzo fatto grande così, ahahah.

Per chi ha corso oggi, ovviamente e certamente, divertimento 100% assicurato!

I primi 3 maschietti: Paolo Bert 01:53:40, Antonio Cubello “passato qualcuno?” 01:53:53, Michele Evangelisti 01:54:50

Le prime 3 femminucce: Sarah L'Epee Aimee 02:10:35, Martina Bricarello 02:20:31, Marina Plavan 02:31:50 

 

 

 

 

11 - lamandria 1

la Mandria         22 – 06 – 2014                                                         Diario della Domenica

11 - lamandria 2Giornata no, da stress al vetriolo, da scordare al più presto. Non mi sono “svegliato male”, no; il luogo che mi attende è uno dei più gradevoli, pieno di fantastici ricordi emozionali pari pari a quelli che nutro nei riguardi della nostra collina. Due luoghi che godono posizioni di eccellenza nel mio cuore.

Il problema di fondo è sempre lei: la macchina fotografica. Non sono un “fotografo vero” per cui tante cattive immagini sono frutto di questo, ma tante no. Domenica scorsa, dopo la revisione a cura dell'assistenza LTR, sotto l'acqua dell'Urban Trail il difetto della raffica non uniforme (offre dei click strascicati, quasi che l'otturatore faticasse a scattare), del “giusto-pocoSottoesposto-pocoSovraesposto” si era ancora manifestato – con la ciliegina di un display che mi presenta dopo le primissime foto di apertura la scritta “errore memoria”, sistemato fortunatamente con l'estrarre ed il rimettere la scheda –, ma probabilmente distratto dalla pioggia che mi cade sulla testa non avevo eccessivamente pesato il tutto.

11 - lamandria 3Dopo le prime 100-150 foto, però, oggi lo specchio ha iniziato a sbattere freneticamente, ed a nulla è valso spegnere la macchina per metterlo a tacere. Ho dovuto togliere la batteria!. E questo difetto lo ha ripetuto un'altra volta ancora.

Controllo meccanismo scatto e sostituzione n° 2 ingranaggi specchio”, oltre ad un completo check up, scrive sulla fattura l'LTR Service”, per cui la nerissima sorpresa è giunta del tutto inaspettata. Mi attendevo piuttosto prestazioni migliorate, invece... la sequenza strascicata, con inciampi da brividi, è addirittura peggiorata, e le immagini che di tanto in tanto sbircio non mi rallegrano affatto.

11 - lamandria 4Nel pomeriggio vengo quasi colto da una crisi di nervi. Il mio rapporto con le macchine fotografiche pare condito da sfiga pura!

Prima sorpresa di questa mattina: Paracqua si presenta all'appuntamento “ciclistico” con la barba! Direi che il vero Barbone ora sia proprio lui, ahahah. Però “A Marina Berlingo piace...”. Cosa non si fa per le donne!

Mi sono portato appresso l'ombrello made in Cina lacerato nella speranza di un suo intervento chirurgico su esso, ma dopo averlo guardato me lo ritorna. “Non si può riparare. Prova a metterci dell'impermeabilizzante... Guardo se posso trovarne uno nuovo, ma è molto difficile...”. Novello problemino da risolvere perchè questo è ampio e leggero, un jolly. Sfighetta? E ancora debbo iniziare a fotografare...

Altra sorpresa (mai incontrata ad una gara UISP) è la presenza di Scricciolo. “E' perchè abito a Venaria...”.

11 - lamandria 5Avete mai provato a parlare con lei? Ci ho tentato un paio di volte, ma da subito vengo colto da un “vertiginoso capogiro” e mollo la presa; parla correndoti attorno e l'unico modo di fermarla pare quello di spararle alle gambe. Oppure, se si desidera un minimo di dialogo, usare la fase di riscaldamento e scarico, che quando corre è talmente concentrata che la puoi accompagnare unicamente in veste di bodyguard.

Inizia la mattinata di gara facendo mezz'ora di riscaldamento, e dopo la stessa corre altrettanto per la fase di scarico. Che sia una forma soft di “anti tacchinaggio”?

Nel brevissimo bla bla le chiedo di sorridere, in gara, a Speranza, cosa che le ricordo quando la vedo sopraggiungere. Ma non è cosa che le viene dal cuore così che la sua risulterà una smorfia (o forse era proprio una smorfia?...). Ai competitivi puri certe “attenzioni estetiche” non si possono richiedere.

11 - lamandria 6Terza sorpresa: in attesa di fotografare la partenza scorgo due fotografi veri (penso) muoversi ai piedi del Castello, all'altezza dell'arida fontana, scattando foto a due modelle. Inizio a sbavare su Speranza (tanto è impermeabile, ahahah), poi mi accosto ed azzardo due click di rapina. Uno dei due se ne accorge così mi avvicina chiedendo se può fotografarmi. Come dire di no? Mi ha colto in fragranza di reato... La userà, mi confida, per realizzare un poster anti capricci.

11 - lamandria 9Quarta sorpresa: il servizio è ormai concluso, ma mi fermo ancora un attimo per un paio di scatti conclusivi. Sono ovviamente tesissimo perchè so di dover domani stesso andare ad esibirmi con una sceneggiata alla LTR, e so che ancora una volta sarò costretto a ripiegare per non so quanto sulla zoppicante VecchiaCiabatta2. Mi trovo, appunto, in questo stato di AltaTensione quando mi sento improvvisamente afferrare il braccio sinistro mentre una voce di donna dice: “Fammi una fotografia con Somadaj”.

11 - lamandria 10Ancora una foto di me medesimo in persona! Sono basito, sconvolto, vicino al buttarmi a terra lanciando alle ortiche il controllo che ancora riesco ad esercitare su di me. So molto bene, e pure l'ho di già verbalizzato da qualche parte su queste medesime pagine Ghilead-web, della spiccata somiglianza che ho con George Cloonej, ma so pure che in fotografia appaio come un vero, maledetto scarafone. Non sono assolutamente fotogenico, e per quanto possibile evito di espormi ad un trattamento pixeliano che non rende giustizia alla mia bellezza.

11 - lamandria 23Ma saranno due fan? O, almeno, una? E come deludere una fan? Purtroppo dopo lo scatto la perderò, e chissà se un giorno riuscirò a farmene ragione. Il bello, si fa per dire, è che la fanciulla che ha scattato l'ho ripresa mentre quella al mio fianco no; nello stress della mattina-no neppure l'ho guardata. Sono certamente del tutto fuori di me! Chiunque tu sia, se leggi queste righe, scusami.

Al momento desidero unicamente correre al più presto a casa per richiudermi nel bunker e piangere sulla spalla di una delle mie bellissime donne virtuali.

11 - lamandria 11La gara! Accidenti, me la sono proprio scordata!

Giornata calda e sudore che mi scende negli occhi di già impegnati con il polline. Bruciore, e non poche fotografie tagliate assolutamente in modo indecente. A molti concorrenti ho tagliato la testa, ad altrettanti le gambe. Oggi è lavoro di macelleria.

11 - lamandria 13Per gli scatti del VIA mi apposto al fondo della discesa. Essa presenta ombra a macchie e non è proprio il top, ma qui... qui scorgo le modelle e mi fermo attratto dalle loro grazie. Certo, molte nostre atlete non sono da meno come avvenenza, ma vuoi mettere? Le “nostre” le sento colleghe (non dico sorelle: sarebbe spudorata menzogna) perchè da sempre conosciute così, canotta, calzoncini e via a pedalare, ma in vesti di jum jum purtroppo vedute mai (e forse è molto meglio così data la spiccata debolezza che Aritmik evidenzia nei riguardi della bellezza femminile), per cui ritengo umana reazione la scelta della prima postazione click.

11 - lamandria 15La seconda è invece frutto di scelta errata, approssimativa. Il frullatore-specchio messo un evidenza da Speranza, il suo peggiorato balbettare nella sequenza conducono la mente lontana dalla Mandria. Sono avvilito, frustrato, stanco di cercare un qualcosa che probabilmente non esiste che nella mia mente. Miro troppo in alto? Ho sbagliato scelta? Eppure la macchina che tengo in mano è descritta come una delle migliori, se non la migliore, reflex formato aps, la più performante (video a parte, ma a me non interessano), robusta, affidabile, eccetera. Dopo Mersì una novella creatura “nata male”? Mi sembra veramente impossibile.

11 - lamandria 16Riguardo la posizione, se non avessi buttato al vento tanto tempo a versar saliva sulle modelle avrei potuto trovar molto di meglio allungando il tiro sino al termine del lungo rettilineo. Vi sono lavori in corso e parecchie strade sono chiuse, ma il tentar non avrebbe affatto nuociuto. Ho perso pure un mare di tempo nell'attesa che partissero i trottolini per fotografarli (foto neppure degnate di uno sguardo perchè troppo incavolato, e accantonate in una cartella poi sepolta), tempo che mi avrebbe già all'inizio permesso di visualizzare la parte conclusiva del percorso. Oggi cavalco il Chiodo, ed ogni traguardo mi è qui possibile. Sono un balengo, detto con il senno del poi.

11 - lamandria 18Molti i concorrenti, che da dietro il mirino di Speranza mi paiono essere “milioni”. All'errore di postazione ne ho pure aggiunto un secondo posizionandomi sul lato destro del mio andare (sinistro per chi corre verso il traguardo). Lo sfondo aperto mi pare migliore al passaggio dei primi gruppetti, ma quando sopraggiunge la lunga fila dei più si rivela un grossolano errore. Troppo pressato dai concorrenti, senza la possibilità di fare qualche passo indietro così da allargare il campo operativo, in posizione visibile solo a “chi tira”, ma non al secondo, al terzo, all'eccetera che tallona.

11 - lamandria 20La posizione meno handicappata è invece quella centro strada, dove vi è più ampia visione e pure i distratti mi vedono per tempo. Il “mestiere” s'impara anche così. Sempre che la mente resti al momento del servizio lucida e frizzante.

11 - lamandria 21Ho concluso la mattinata di stress con la classica ciliegina. Per meglio osservare le immagini sul display inforco gli occhiali che uso per leggere. Quando pedalo proteggo gli occhi con gli occhiali da sole.

Bene, concluso che ho il lavoro ritiro “i ferri”; Speranza nella sua custodia, ed il tutto nello zainetto Ghilead. Tolgo gli occhiali da lettura, li appoggio sullo zainetto e metto quelli da sole. Chiudo il tutto, zaino in spalla e via a pedalare alla volta della tana. Qui giunto estraggo ogni cosa, riassetto facendo l'inventario... e casca l'asino: degli occhiali da lettura più nessuna traccia! Riprendere a pedalare sino alla Mandria? Fossi certo di ritrovarli non ci metterei due minuti a risalire sul Chiodo: ho tanta forza nervosa addosso che volerei. Ma di ritrovarli “non v'è certezza”, così mi arrendo alla micro sfiga ancora una volta.

11 - lamandria 22Il resto della giornata-no lo consumo sistemando le foto (1841) nel ventre di Ex AlanDrake, nel prenderne una prima visione, nel dividerle in cartelle ed iniziare una novella fase di lavoro. Tale e quale, identica identica a quelle trascorse con Mersì!

Le prime foto dirette all'arrivo, sommerso dal lavoro e dalla fretta (settimana con parecchi impegni), le lascio per lo più così come scodellate da Speranza (sono in maggioranza scure, ma per fortuna, essendo digitali, discretamente plasmabili a piacere da chi le raccoglie), e solo molto più avanti dedico ad esse più attenzione e cura. Da sempre i primi sono i meno fortunati, fotograficamente parlando. Gli assestamenti, per chi al fianco non ha una Coniglietta-Velina-Modella-Badante (e pure podista...), si fanno “in corsa” dopo un approssimativo controllo – se tempo vi è – attraverso il display e l'istogramma. Sole accecante permettendo.

Oggi Sir Renzo di Avigliana ha qui condotto parte delle sue agguerrite truppe così che i primi posti assoluti sono appannaggio di atleti “Tranellesi”.

MASCHIETTI – Youssef Sbaai 31:05:20 --- Alessio Picco 33:12:10 --- Raffaele Pane 34:14:40

FEMMINUCCE – Federica Arnone 37:12:50 --- Kataryna Kuzminska 38:31:80 --- Adele Simula 40:43:10

 

 

ATTENZIONE! Dal 4 agosto la nuova e-mail di contatto sarà

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C'è chi aggiorna con intelligenza, mentre altri preferiscono sbizzarrirsi in elucubrazioni mentali perdendo di vista l'essenza di una casella postale, che a mio parere deve innanzitutto essere snella e pratica. Per cui...

con dispiacere lascio la vecchia mail (ci perdo un mare di scritti, di contatti), ma purtroppo hanno cambiato l'organizzazione della pagina rendendo complesso e articolato quanto prima era semplice e veloce. Tanto per dare una idea: per bloccare la Posta Indesiderata, sempre moltissima, prima occorrevano 4 click (operazione velocissima perchè ogni funzione postata sulla “testa” della pagina, che resta sempre viva, presente), mentre ora, sul nuovo, bisogna spostarsi qui e là aprendo finestre ed i click sono diventati 6. E bastasse! Occorre ancora selezionare e incollare su apposita finestra la Posta che non si desidera più ricevere. Modifica jolly, direi... Non era sufficiente aggiornare il vecchio usando colori, nuovi spazi bianchi, nuovi caratteri, preservandone così l'intelligenza?

Vi sono pure cose furbe, intendiamoci, ma che a me non servono o servono molto poco. Così come non servono le pagine Calendario, Appuntamenti, Attività, Compleanni (!), Twitter ora aggiunte.

Bastava pure, se desideravano stupire con gli effetti speciali e rivoltare la Posta “come un calzino” dando spazio alla fantasia, che mi lasciassero possibile, così come per un primo periodo lo è stato (e come misteriosamente lo è ancora), la possibilità, con due click in più nell'apertura, di ritornare sulla vecchia impalcatura. Alle mie proteste e dimostrazioni (delle incongruenza rilevate) hanno risposto che i tecnici erano impegnati in alcune correzioni. In ogni caso hanno tolto ogni indicazione di scadenza, il che fa presupporre che gli scontenti siano parecchi. Ciò scritto, non fidandomi affatto degli eventuali futuri aggiustamenti (il contratto scade il 4 agosto), io mollo. Amen.

Ricordandovi ancora: per contattarmi usate 

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Speranza... vana?!   25 – 07 – 2014

A seguire lo scritto che avevo deciso di non pubblicare perchè, in fondo, a nessuno interessa conoscere il perchè ed il percome non sia andato qui oppure là a fotografare, il perchè di una mia assenza. Magari dispiace non avere la fotografia, ma il tutto si esaurisce li. Dal momento che presumo, però, essere la prima gara in programma quella del trofeo Colombo del 7 settembre (se Speranza sarà), ho pensato che un cenno di giustificazione a questo buco potesse essere utile. Almeno a coloro che, come gli amici Francesco ed il Piccolo Lord che si sono manifestati con una mail ed una telefonata, si interessano non unicamente alle fotografie.

Dico subito, perciò, a tranquillizzare le anime pie, che non si tratta di motivazioni fisiche, bensì piuttosto di problemi di testa, quasi avessi necessità di staccare la spina per qualche tempo. Piccoli o grandi che siano tutti abbiamo problemi da affrontare e tentar di risolvere, ma l'ultimo che mi ha accarezzato la materia grigia è legnata che mi ha fiaccato non poco lo spirito positivo. Questo problema si chiama, l'avrete di già perfettamente capito, Speranza1680+. Lo scritto di lunedì 23 giugno, dopo la gara della Mandria e la visita alla LTR, è riportato a seguire a significare il momento no che fotograficamente vivo.

 

La scoperta della Pentax k3 e la speranza che essa fosse in grafo di ridarmi la carica perduta, sommata al fatto che per eventuali problemi il Servizio Assistenza fosse qui a Moncalieri, mi ha condotto all'acquisto del, sulla carta, vero Gioiellino aps. Senonché...

Senonché ora che il Gioiellino è nelle mie mani quest'ultimo problema invece di risolversi pare essersi dilatato. La macchina non va come dovrebbe, e l'esperienza Mersì mi fa tremare le gambe.

Soprattutto perchè la fiducia nella LTR (assistenza Nikon, Fowa-Pentax ed altre locata qui a Torino-Moncalieri) si è di parecchio incrinata.

La prima volta di Speranza alla LTR (per la raffica strascicata, irregolare, la vignettatura e l'esposizione non perfettamente calibrata) ha portato alla sostituzione di 2 ingranaggi comando specchio, ad un check up, un reset. Riguardo l'obiettivo “la vignettatura risulta entro il target...”. E amen.

Quando, dopo la incontrollabile mitraglia dello specchio, l'ho riportata all'Assistenza lamentando che ora funzionava peggio di prima (mai sbattuto lo specchio, mai bruciato immagini), dopo averla testata tenendomi in attesa per quasi 2 ore, hanno tentato di ridarmela tale e quale.

No, non abbiamo riscontrato nulla...”. E poi: “Sa, lei usa un programma particolare (U1, U2 e U3 sono programmi da comporre a piacimento, secondo le proprie esigenze. Per le mie ho adattato l'U2) e potrebbe essere che qualche programma da lei scelto vada in conflitto con altri... Poi, guardi: se lei usa la raffica veloce... trrrrrrrrrrrrr! vede che funziona? Usi questa...”.!!! Che “belinata” (scusate); acquisto una Lamborghini nuova che, lanciata, raggiunge a malapena i 130 all'ora e mi dicono che tanto quella è la massima velocità consentita sulle nostre autostrade? Non posso usare la prima e mi dicono che anche con la seconda la macchina cammina? E che, sulla fronte ci ho scritto Giò Condor?!

Altre corbellerie ha pure aggiunto, per confessarmi poi, visto che la pressione mi saliva così come il tono di voce, che loro non hanno gli strumenti adatti per scandagliare a fondo la macchina, e che se lo desideravo (desideravo?... Ha detto proprio così) la mandavano a controllare in Francia.

Non vi pare motivazione sufficiente per dare di testa lo scoprire che il servizio assistenza, in parte motivo della scelta in quanto risiede a Torino (il che permette di parlare direttamente con un tecnico, cosa mai potuta ottenere con la Canon), “Non ha gli strumenti adatti per operare su Speranza”?

E il tentativo osceno di volermela ritornare così com'è quasi fossi un balengo disceso da Marte?!

No, sono veramente scontento di questi primi contatti con la LTR, demoralizzato, frustrato, deluso, ancora una volta con tanta voglia di piangere sulla spalla di una C.M.V.B: (e pure P.), di mollare tutto e fuggire in Francia per ricominciare ogni cosa da zero. O poco più... Il guaio-ciliegina è che se me la ritornano (quando?) con questi difetti ancora presenti non so cosa fare. Avvocato? Associazioni Consumatori? Non la ritiro oppure la prendo e vedo di farla testare a fondo da qualche laboratorio specializzato? In ogni caso operazioni che richiedono tempo e... denaro! Oltre al risultato non affatto scontato.

Mah, almeno si fosse fatta viva la fan che ha voluto farsi fotografare con me, mi avesse perdonato e mandato lo scatto così da pubblicarlo nel servizio. Sarà, dopo di esso, caduta pure lei nella fossa delle Marianne?...

Ridiamoci sopra, dai...

 

 

                   le barzellette della Settimana Enigmistica

  11 - ahahah2biss

 
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