Ghilead
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Ghilead n° 56 ns

                  Gli scritti eventualmente mancanti potrebbero essere postati

                                      su altre pagine di Podoandando

            giornalino passatempo che esce quando può per chi ritiene di avere qualcosa da dare

 

ghilead 56 gennaio 2012 xpodo somm 56

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

     Vent’anni! Che fantastica età, anche se quando ci si è dentro ben difficilmente se ne è consapevoli. Il loro prezioso valore lo si comprende quando si raggiungono e superano i 50, traguardo che per non pochi è uno shock. Allora ci si rende conto che…… ma forse è meglio non dilatarsi troppo: a compiere oggi i vent’anni è unicamente un giornalino: il Ghilead.
Dieci anni in compagnia di Teotino e QuaQua, altri dieci in solitudine.
     E dopo questi vent’anni di carta stampata, di questi 144 numeri prodotti?... Si trasloca su Podoandando, dove già all’origine era stato riservato uno spazio. Una scelta logica, l’unica che avevo, appunto, previsto in virtù dei tempi.
     Già da anni lo sviluppo di Internet e poi delle foto in digitale ha pesantemente colpito la carta stampata, che in queste microscopiche dimensioni, poi, è oggi assurda. Pubblicazione nata per sorreggere, aggregare una squadra podistica quando il web era ancora lontano.
     Certamente le sensazioni che sa offrire uno stampato resteranno irripetibili. Basta accostarsi alla libreria, raccogliere fra le mani, “religiosamente”, un libro, e nel relax del dopocena la fantasia spiccherà il volo. 
Anche un vecchio Ghilead, conservato e persino rilegato da parecchi GSPttini, può offrire momenti da sballo. Seduti in poltrona a rileggere imprese personali risalenti al neolitico, ricordi preziosi di vita sportiva, piaceri che nessun computer potrà mai uguagliare. Fra vent’anni così non sarà con il Ghilead-Web, costruzione “spaziale” che nessuno penserà mai di consultare in un momento di relax, per dire (ammesso esista ancora, che quando un sito chiude…). E questo scrivo con un po’ di malinconia.
     Sarà come sarà in quanto l’obiettivo contenuto nel titolo è purtroppo naufragato. Se non troverò, e di già ho la risposta maturata in questi vent’anni, chi mi porgerà un sasso per far crescere questo Ghilead-web, continuerò come sempre: da solo, e sarà blog dal titolo intrigante, forse, ma senza più senso…

     Ogni cosa ha il suo giusto tempo, e quello del Ghilead cartaceo si è oggi concluso.

 

     2012  

     Come sarà il 2012?  Bellissimo! La fioritura del pesco, del melo, del rododendro, del cavolo e dell’eccetera rallegrerà le tavole, ed ognuno troverà gioia nella contemplazione. Lo spirito si eleverà nella purezza del digiuno, e la meditazione occuperà i giorni delle giovani generazioni.

     Chi avrà fiato ed un minimo di energia continuerà a correre inseguendo la chimera dell’eterna giovinezza, nella speranza che almeno quella, la chimera, nessuno gliela possa portar via.

     Ah, dimenticavo: la fine del mondo il 21 dicembre!...

 

 

 

56 la freccia cremisi

straCaselle   19 – 06 – 2011  

56 freccia cremisiCapisco, Somadaj: hai finito di comporre e stampare parte del penultimo giornalino ed ora batti la fiacca. Neppure due righe ancora su domenica mattina a Caselle. Disturbato, confuso forse ancora dagli aerei che ti svolazzavano attorno il capo? Con la mente a inseguire l’inafferrabile Coniglietta-Velina-Badante?

Già, una mattinata un po’ così, in parte condita da una lieve malinconia. Vi è il raduno dei bersaglieri, ed in questi medesimi momenti i vecchi compagni d’arme stanno sfilando per le vie di Torino inseguendo la fanfara. Avrei potuto rivedere amici persi nelle nebbie del tempo, riallacciare contatti, magari abbracciare giovani bersagliere (una volta niente jum jum nelle caserme….), prenderne un paio sulle ginocchia e raccontare loro… no, non delle guerre, piuttosto dei record conquistati come membro della Freccia Cremisi di Vinicio Carosi (chissà dov’era Caporaso…). Come ad esempio quello sulla distanza: 335 km in meno di 24 ore (Torino-Bologna), oppure del raduno di Diano Marina, della fantastica galoppata su Roma in un raid di una settimana…

56 stracaselle 622Avrei potuto, chissà, trovare una Italianetta, quella storica pieghevole Bianchi a gomme piene sulla quale tanti km ho percorso senza mai pensare di farne una mia.

Qualche dritta, qualche vecchio bersagliere che non la usa più, qualche parente del fu… Tutto andato in fumo per quel “senso del dovere” che mi conduce a seguire gli amici impegnati nelle gare. Ieri, in definitiva, sconfitto da oggi, che a ben guardare potrebbe significare che ancora non mi sono voltato indietro…

Avevo pensato, in occasione del raduno, di scrivere su Podoandando, di pubblicare qualche fotografia, qualche vecchia relazione, ma i troppi impegni mi hanno fregato ed ho perso il momento giusto. Pazienza, sono costretto ora ad attendere il prossimo raduno. A Torino, naturalmente…

56 stracaselle 467Una “gratuita” parentesi bersaglieresca, ma Paracqua non c’è, per cui mi occorre del testo suppletivo per comporre almeno una mezza paginetta del blog… Oggi l’amico è andato a Borgaretto a guardare le gare su pista, quelle che non amo assolutamente. L’ho provata la pista appena conclusa la ferma militare, ma girare come un criceto su di un anello non è cosa che fa per me. Alienante. Così ho infine preferito iniziare a correre… dietro le pudiche gonne delle farfalline anni 30, attendendo senza troppa ansia l’età matura per riprendere a fare sport vero.

56 stracaselle 418Il sole illumina il giorno, ma lo zainetto questa mattina è ugualmente con me. Sabato ho lavorato sino a sera per stampare una parte del Ghilead, così, mi sono detto, da iniziare a diminuire il numero delle copie da distribuire domenica a Villarbasse. Ma di Podistichini non ve ne sono poi molti; poco più di 10. Parecchi sono alla staffetta di Savigliano.

56 stracaselle 450Su tutti scorgo un pimpante e determinato De Martiis Donato (non è più una novità), che dall’alto della sua categoria (MM 70) mette tutti in riga, un sempreverde Piccolo Lord ed un simpaticissimo nuovo acquisto: il RitiraCoppe Giovanni Savina, per gli intimi Forza John.

E’ entrato fresco fresco nella Podistica, e dalla primissima gara evidenzia la sua carica di vitale, desta personalità protesa al contatto umano. Forse sapete, e se forse no ora lo saprete, che non essendo politicamente corretto esprimo liberamente i pensieri, nel bene e nel male, per cui lasciatemi esprimere ora un fraterno abbraccio di benvenuto a Giovanni.

56 stracaselle 649Prima gara, e prima foto in corsa per lui. E che fa? Mi cerca per ringraziare! Non solo: quanti di voi si sono degnati di un commento su Podoandando? Ebbene, da subito ha scritto, e poi si è ripetuto! Vi pare nulla? I suoi pari, nella Podistica, li posso contare sulle dita una sola mano. Chiaramente non è tutto qui; dove ovviamente trova motivazioni a iosa è nello scrivere sul sito della Podistica, dove straripa come un fiume in piena. Gian Carlo, da desto che è, lo ha senza indugio arruolato... oggi come raccatta coppe, incarico che da subito qui a Caselle il buon Forza John mette in essere alla grande.

La scelta dei punti cliiick effettuata oggi è purtroppo un vero disastro! Con la mente lontana com’è mi sono fermato senza ponderare più di tanto, con piuttosto la segreta speranza che se facevo presto forse… chissà… Già, ma come faccio a non attendere gli ultimi? Probabilmente, chissà, le uniche fotografie che li rappresentano in gara sono quelle che trovano su Podoandando.

Ed alle 11 è ormai troppo tardi per tentar di raggiungere la sfilata e cercare fra i mille bersaglieri presenti gli amici di un tempo, così che il sottile filo di malinconia che questa mattina mi ha fatto suo seguirà per tutto il resto della giornata pedissequamente i miei passi.  

 

 

 

56 -3fontane 069

3 fontane di Villarbasse         26 – 06 – 2011 (11)

56 -3fontane 017Undicesima di società, poi pausa sino al 4 settembre ove ad attenderci è la 5 laghi di Ivrea. Pausa di società, vero, ma da metà luglio a tutto agosto pausa pure per me in quanto le possibilità di fotografare gare si riducono drasticamente. Non che si cessi di gareggiare, ma parecchie sono serali, invise alla piccola Mersì. E parecchie pure lontane.

Un po’ di riposo, di “stacco”, certamente non guasta anche perché di lavoro arretrato ne ho moltissimo. Più quello del trasloco su Fastnom, sempre che Andrea riesca a prepararmi per tempo le pagine così che io possa lavorare…

56 -3fontane 379Con una gara duretta e agreste si chiude dunque la prima parte della stagione Podistica Torino. Mattinata bella e calda, buona affluenza di atleti con 458 di essi giunti sul traguardo. Unica nota negativa: per scorgere l’ultimo si è dovuto attendere sino alle 17,32 del pomeriggio. Va da se che, trattandosi di Paracqua Umbrelun Bartali Fiorino, sino alle 21 non ho potuto scaricare su Podoandando i primi scatti…

56 -3fontane 221A proposito dei quali ho collezionato un paio di “giuste” corbellerie (quando non ci pensa Mersì mi sembra giusto provvedere di persona…). L’inizio gara è da subito violento: salita, che se pur non durissima viene affrontata quasi a tutta onde prendere posizione. Mi sistemo in cima ad essa, a distanza di sicurezza per non essere calpestato, ma non allungo più di tanto lo zoom. Risultato? Tanti piccoli e sbiaditi nanetti.

56 -3fontane 792La seconda, non meno grave, la colleziono sulla posizione rivolta all’arrivo. Per fotografare zone in ombra “luminosa” metto i 200 ISO, che scordo in seguito di mutare. Così dove 80 sono pure molti, fotografo a sensibilità esagerata…

Quasi 1200 scatti, che l’onda bislacca del chiaro-scuro che Mersì mette da sempre sul tavolo conduce ad una spanna dal crack le mie esauste coronarie. Così tanto che a premere sul perenne sogno della fanciulla ombrello-badante vi è ora quello dell’Eletta.

56 -3fontane 802Della mattinata non mi restano molte cose impresse. Il correre sbilenco verso l’arrivo di Genio, quasi come colpito da una crisi di disidratazione-sfinimento, ed il suo chiedere se di già fosse passato Trovato (passato era passato, ma per il primo giro…), il dispiacere di Nino per l’aver letto della rinuncia al Ghilead cartaceo, ad esempio, e la richiesta di Lady Lory che rischia di far di me prematura vittima di infarto: “Posso darti un bacio così da far ingelosire Francesco?….”.

56 -3fontane 147Certamente l’infarto lo rischio data la palese, pur se forse involontaria, gaffe della mancata Coniglietta-Velina-Badante. Infatti basta poco a convincere la fanciulla dell’abbaglio così da condurla al fianco di uno sconosciuto fustaccio. La foto desiderata, però, è quasi un classico per Mersì: da buttare. Direi però che questa volta la vituperata Mersì mi è parsa quanto mai intelligente…

Nel ritorno, poi, ho visione degli occhi ancor lucidi di Paracqua. “Ti ha baciato Loredana? A me si…”.

Oggi ho collezionato non pochi premi. Due confezioni di caffè Vergnano messi in gioco dalla premiata torrefazione NinoSicari, un pacco di pasta della bottega-del-grano gestita da LadyLory, ed una bottiglia di pregiato BulinRus della vinicola Suino. Che dire se non grazie agli amici “sponsor”?

 

 

56 giaveno-aquila 012

Giaveno-Aquila        03 – 07 – 2011  

Relazione scomparsa da AlanDrake unitamente alla San Giorio-Città. Purtroppo in qualche rara occasione scrivo inserendo nella medesima pagina più testi, così da fermare i punti delle relazioni senza dover rincorrere poi pagine sparse. Potrei aver buttato tutto dopo aver concluso ed estratto con il copia incolla l’articolo di testa che titolava l’insieme? Mah, sarei proprio Super Svampi.

Di queste pagine conservo una immagine mentale nitidissima. Ho perso una infinità di tempo a cercarle… E’ come quando cade dal tavolo di lavoro un dado a terra. Di dadi uguali ne ho mille, ma mi è impossibile accettarne siffatta scomparsa. E cerco, cerco, cerco… Ognuno ha le sue manie, vero? Ditemi di si…

56 giaveno-aquila 036Ricordo… Ricordo di essermi fermato a Giaveno, di essere salito alla piazzetta della partenza, di aver salutato alcuni amici, scattato alcune foto, e di esserne subito disceso per riprendere Poppolina e condurla all’Aquila.

Ricordo di avere con me lo zainetto-Ghilead. Il Piccolo Lord desidera inserire in questa occasione la “Gita dell’Insalata di Riso”, antica tradizione GSPTtina che si tenta di far rivivere nella Podistica. Ma senza successo, perché Gian Carlo non perde occasione per inserire in molte gare il finale col botto: “Pranzo presso il ristorante “la Fortuna ti bacia sulla bocca”, a euro 15”. Così, mestamente, anche questa gloriosa, goliardica tradizione và a scomparire.

56 giaveno-aquila 042Non ho messo granché nello zainetto perché come solito fatico a mandar giù anche solo un boccone, ma l’intenzione di oggi è piuttosto quella di salire alla scoperta di qualche cima locale. Esattamente come l’anno scorso… Calzo ovviamente le Cascadia, dure e pure come Poppolina, ed un dito scorticato fortunosamente qualche giorno fa inizia da subito a supplicare una grazia. Fine della prevista passeggiata, crisi di rigetto e decisione di tornare subito a casa. Esattamente come l’anno scorso! Se continuo così fra non molto sarò soggetto da ricoverare in una clinica per schizofrenici…

56 giaveno-aquila 549La postazione cliiick! è qui quasi obbligata, purtroppo, uguale alla precedente del 2010. La strada è ombreggiata, vi è un lungo traverso controluce, e unicamente a 3-400 metri dal traguardo offre una posizione con sole OK. Sole che oggi un po’ va un po’ viene, anche se la mattinata è nel complesso bella.

Poi è il solito lavorar di indice a pigiar sul tasto cliiick!

Se ho contato bene, 16 sono i maschietti Podistichini, e 3 le fanciulle.

Due le cose che mi restano impresse nella mente: la prestazione Super di Maurofon (4°, perché si fa sempre fregare in volata), seguito ad una incollatura da un sorridente Big Maglietta Nera, e quella di Lady Lory, che nelle gare in salita sfodera il meglio di se.

E’ perché corro sempre alla medesima velocità, che in pianura è schifezza, ma in salita risulta invece vincente”.

Beh, ve ne sarebbe ancora una impressa nella mente, sempre riguardante Lady Lory, protagonista di una doccia super sexy di cui ho mancato visione e foto. Ma in fondo è forse meglio così…

 

 

56 san giorio-citt 018

San Giorio-Città       24 – 07 – 2011

Se pensavo di allungare oggi il tiro trascinando la carcassa sino al Toesca, ciapa lì: nervosissimo come sono da giorni ho deciso di tornare, scattata l’ultima foto, da subito a casa. Un pelo ci ho tentato, direi, se pur affatto convinto, ma appena assaggiata la pietrosa rampa che conduce verso l’alto le Cascadia hanno messo il veto. Il dito scorticato giorni fa, benché incerottato si è fatto sentire risolvendo così il mio pavido tentennare.

Appena terminato il servizio cliiick!, a casa!

56 san giorio-citt 471Come sempre tento di fare, porgo l’occhio al locar della partenza per scattare un paio di foto. Le cose da vedere qui a San Giorio non paiono molte, e per di più, ruderi del Castello compresi, sono di già nel servizio di 2 anni fa. Di diverso oggi, ma che non c’entra nulla con il contorno paesaggistico, vi è il caffè offertomi da un amico di cui forse conosco il nome, ma che ovviamente ora non ricordo…

La sosta è brevissima, poi spingo Poppolina su per la salita.

56 san giorio-citt 128Anche qui a Città, piccola e gradevole frazione “alpina” di San Giorio, gli scorci fotografici già sfruttati sono molteplici. Qualche cliiick-remember, poi due passi a sbirciare sul mercatino-mostra che si sta allestendo nello spazio solitamente riservato a posteggio.

Vi sono un paio di banchi che vendono miele, uno che vende prodotti dell’orto, una fiorista ed infine, su tutto, alcuni allievi di una scuola di intaglio e scultura di Bussoleno che ci danno dentro da matti per produrre trucioli e trucioli di legno. Mi fermo un cicinin a guardare una graziosa verduriera, poi mi incammino a scendere cercando una postazione cliiick! Come immaginavo da quanto osservato salendo, nulla da fare: la strada è stretta e quasi soffocata dagli alberi.

56 san giorio-citt 406Mi rassegno perciò a postarmi sul solito pezzo soleggiato, fortunatamente non controluce, e chiacchierando come una vecchia comare con un “antico” amico ex-podista-man-dolinista ora detto “banco-del-miele”, attendo gli amici grimpeur.

La smorfia dipinta sul volto di MauroFon è quella solita: da paura. Anche se non è impegnato quest’oggi in una volata, cosa che un pò mi stupisce pensando da sempre che detto digrignar di denti e mulinar di occhi fuor dalle orbite fosse la solita comparsata meridionale atta a intimorire l’avversario (però le volate le perde tutte… Mah...). No no, ragazzi, pare proprio la faccia che usa in tutte le gare… Ma almeno questa volta, se ancora so contare sino a 5, ha agguantato un più che ottimo 3° posto, a circa 3’ da Bruno Santachiara

Di altri Podistichini scorgo transitare, con circa 7 minuti di ritardo, X e Y, quasi affiancati, poi un tranquillo e sorridente Z, a più di 32’ dall’odierno big.

Ora, non è che desideri incensare la fanciulla così da conquistarne le grazie, ma in salita Lady Lory pare diversa, trasformata, tutt’altra atleta da quella che si becca 15’ da Paracqua. Una marea di fustacci che vantano blasoni e segni zodiacali principeschi navigano lontanissimi da essa, sorridente e civettuola quanto mai. Francesco e Rosazzurra la marcano a uomo, ma la Miss veleggia in un mare di bene-brava-bis e non esiste marito o figliola che tenga: la platea è tutta sua. Almeno quella delle gare in salita.

 

 

56 -5laghi cartina5 laghi di Ivrea     04 – 09 – 2011 (12)

Eh, quel che è scritto è scritto. Ho scritto 5 laghi, e 5 laghi sia. Sono però perplesso. Il meteo dice pioggia… e le minacciose nubi che premono sopra la città paiono confermare le pessimistiche previsioni. Come la metto con Mersì?Però forse… chissà… magari a Ivrea vi è persino il sole…

Così, monologando tra me e me, metto in moto Poppolina e imbocco l’autostrada per Aosta. Il cielo sopra la mia testa direi che si presenta a onde: una striscia nera nera, il breve intervallo di una striscia leggermente meno nera, una nera nera, una meno nera nera, una nera nera, una…… Va bè, così via andando. Insomma, il volto inquietante di ondate tipo tsunami. E poco prima di Ivrea una di queste onde nere nere mi becca in pieno facendomi tremolare la trippa! Non trema solo per me, ma pure per quelle auto che mi sfrecciano accanto ai 200 all’ora. Basta una pozza, e l’auto vola. Tanti anni fa ho perso un amico in questo modo. Aquaplaning, ed io la fortuna non la sfido, tanto arrivo per tempo ugualmente.

56 -5laghi 033Paracqua? Con me?… Chi è Paracqua?……… Ah, ricordo: il più vecch… il più anziano ombrellaio di Torino, bandiera Podistichina per eccellenza. No, non è con me, probabilmente queste vacanze montane lo stanno impegnando oltre ed ancora di più. Un quadrisnonno ha sempre un mare di lavoro nella famiglia Suino. Raccogliere gli adorati tronchi e tronchetti che poi con libidinosa cura vengono tagliati e accatastati, scendere a valle a fare la spesa, raccogliere ospiti da condurre all’ostello-albergue-fermatidanoi che conduce la figlia Ester, vegliare nipotini dormienti (facile) oppure no (molto meno…), tosare pecore e cinghiali da allevamento, nonché condurre al pascolo le pregiate trote di Bassamura.

Insomma, è Parinot a cui se desideri fare un regalo di cuore devi fargli avere pancali da demolire, chiodi da raddrizzare, foglie – buttate a terra per le vie del borgo – da raccogliere per la scuola, eccetera.

56 -5laghi 158L’Aleksej Grigor’evic Stachanov made in Italy, insomma.

Piove quando posteggio nel piazzale sterrato posto accanto al campo sportivo. I primi Podistichini che incontro, nel posteggio stesso, sono Flavio, Sabrina + e il piccolo Lorenzo. Direi un tris+ dei più migliori e simpatici assai. E anche di più.

Fotografare tenendo l’ombrello è cosa possibile unicamente con Mersì. Sono certo che rimpiangerò moltissimo la sua estrema tascabilità e maneggevolezza. Sarebbe stata il top con un sensore quattro terzi che le avrebbe concesso velocità e nitidezza. E forse colori, che spesso trovo orribili. Per questo genere di foto uno zoom come il suo, 28-145, è perfetto, anche se non lo è più per le gare di montagna, nei programmi di domani.

L’Eletta non dovrebbe teoricamente patire l’acqua, per cui l’ombrello, allora, non servirà più. Resteranno “contro” unicamente il peso e le pizzose dimensioni (se penso alla qualità delle foto che Mersì mi ha oggi offerto, però, sono pronto a sopportare una reflex di 15 chili!…).

56 -5laghi 282Quando mi muovo per andare alla ricerca del primo punto cliiick, l’ondata di pioggia è passata. Cammino serenamente rosicchiando un panino con bistecchina alla milanese, panata, ma mi ingozzo presto così che diverrà panino da due morsi e via. Sufficienti a non ridurmi a morto di fame.

Il fatto che non vi sia il sole è persino cosa positiva; si evita la violenza degli schiaffi di luce. Peccato che Mersì richieda un minimo impossibile da reggere per lei: 800 ISO, e pure di più servirebbero…

Concluse che sono le “Foto-Guardrail”, volgo le Cascadia verso il punto di ristoro posto poco dopo il superamento dell’ultimo lago, se non vado errando (un modo mio classico di andare) quello di Cascinette.

Lasciate che le ho per mesi nel “TendiCascadia”, le mountain-trail ora paiono andare bene come calzata, però… però scopro oggi che sono scarpe che mi stancano il piede.

Sembra impossibile ma è così. Le ho messe per portarle un po’ fuori casa, per farle prender aria nel verde, e invece di ringraziarmi… Potrebbe, chissà, essere una incompatibilità alla colla usata per confezionarle. Anni fa mi era successo con un paio di scarpe usate per lavoro. Eh, purtroppo non le fanno più le scarpe di una volta.

56 -5laghi 403Nell’andare verso il punto-ristoro scopro cartelli che indicano questo pezzo di strada come parte della via Francigena, e pure incontro tre donne ed un uomo (non in gruppo, due escluse che formano così un bi-gruppo), che dallo stile e dagli zaini traboccanti di mercanzia direi essere pellegrini. Sono tutti di mezza età, sorridenti e aperti al dialogo, come è giusto che sia per pellegrini veri.

Foto del punto ristoro e punto spugnaggio, e nel luogo dove decido di stabilire la seconda postazione cliiick, quella mobile che mi condurrà a passo di gambero all’arrivo, incontro un distinto signore di tre quarti d’età che attende il passaggio della gara. Come forse saprete, fra i tanto difetti che ho vi è pure quello di avvicinare le persone tentando un approccio a base di bla bla. Chiaramente non ne ricordo più il nome, ma che ha un figlio che corre si, un figlio che si sta preparando per la Ivrea-Mombarone.

56 -5laghi 408Mi dice più volte che quello è proprio il punto giusto per fotografare gli atleti, commenta e disquisisce soddisfatto sul passo atletico di Young, il primo a transitare dalla postazione. Poco prima del passaggio dei primi, però, stoppa nella suddetta postazione “la migliore” una famigliola in bicicletta: Mammut, Papput e Figliut. Così – è più aperto di me – nel secondo cliiick del gruppo famigliare chiede di esserne integrato. Fortissimo.

Non vi sono eccessive problematiche – luce esclusa e 800 ISO sempre inseriti – sino a poco prima dell’innesto con la trafficatissima statale, o via di scorrimento che sia.

56 -5laghi 494Splik, splak, ciak, goccioloni tipo 2 euro che in fase di accelerazione si spiaccicano sui tegoli rotti del tetto, sui bruscoli secchi dell’orto, sul fico e sul moro… e pure su Mersì, che dapprima tento di proteggere con il palmo della mano, poi chiedo soccorso all’incrocio affollato di tifosi e mi faccio sfilare dallo zainetto Ghilead l’ombrello made in Cina.

Oltre la pioggia aggressiva, vi è un’ulteriore calo della luminosità ed una via con un mare di ondate d’auto! (ondate perché alle due estremità i vigili le fermano per far sfilare gli atleti, ed appena si presenta un buco aprono la porta). Danzare con l’ombrello sotto la pioggia torrenziale fra un’auto e l’altra tentando di fotografare è cosa folle; rischio veramente le ossa essendo principalmente concentrato sugli amici da cliccare.

56 -5laghi 958Molte le foto non scattate o buttate. Alcune di quelle “ciucche” le ho messe ugualmente sull’album a significare il momento.

Fortunatamente l’ondata pian piano si smorza, ed infine l’acqua cessa. Giusto in tempo per iniziare il “mini-trail” che conduce alla chiesa-cappella. Che a percorrerlo con l’ombrello aperto avrebbe fatto ridere pure i polli…

56 -5laghi 977Come solito nulla so del comportamento della squadra e neppure dei singoli. Da quando godono di un proprio sito lì si recano giustamente i Podistichini. Dovrei andare a sgattare qua e la e riportare, ma i doppioni che così nascono da sempre non mi sono graditi.

Il mio lavoro sul campo e l’essere “multisquadra” contribuisce ancor più ad aumentare il divario. Podoandando è infatti nato con l’intento di essere a disposizione di tutti gli amici podisti.

Prima di alzare le tende passo al traguardo ed alla premiazione. Non ho mai, per principio, fotografato il podio; lì a fotografare sono in 100, e gli atleti sono statici, mi dicono molto poco. Però piove, e forse i fotografi sono a farsi un caffè, perché sento gridare dal tavolo degli organizzatori un: “Ma non c’è un fotografo, perbacco!…”. Così scatto un cliiick al podio maschile, per poi accorgermi che in tutta fretta un fotografo, direi come me un fai-da-te, ha iniziato a fare qualche click.

Risolto che si è il problema, non ho atteso il podio femminile ed ho alzato i tacchi. Da una ventina di minuti lo sciacquone celeste è stato nuovamente tirato…

 

 

 

56 trana dautunno 020

Trana d’Autunno   11 – 09 – 2011 (13)

56 trana dautunno 012Mamma mia!!! Autunno!!! Ahimè, il tempo vola alla velocità della luce, ormai. Passati i vent’anni – quelli che paiono non arrivare mai – è un rotolamento sempre più veloce verso la barriera del suono. Strapparsi i capelli? Battere la testa al muro? Guardarsi per un paio d’ore una registrazione del Grande Fratello? Spararsi?…

Fate presto a dire che la vita è una ruota; la mia pare ormai da Formula 1! Ed ho una foresta amazzonica di progetti per la testa ancora da realizzare. La triste realtà è che purtroppo i miei mi hanno concepito con troppa premura…

Va bèh, in fin dei conti per l’autunno mancano ancora dei giorni (inizio il 23/9), e la giornata di oggi i miei recettori termici la inseriscono a pieno titolo in quelle estive. Sta di fatto, comunque, che si sta avvicinando al galoppo la conclusione della stagione 2011.

56 trana dautunno 059Di positivo nell’odierna giornata direi essere il rientro, se pur non ancora in pista, di Paracqua Umbrelun Bartali Fiorino (questo il suo vero nome per intero). Ne sentivo ormai la mancanza, ed il suo rientro non ha deluso le aspettative: è stato un mare in piena, a partire dal racconto colmo di particolari raccapriccianti della rovinosa caduta che lo ha portato – libidinosi tronchetti fra le braccia – a sbattere la faccia contro lo spigolo di casa, ad una infinita serie di disavventure varie che qui raccontare occuperebbe troppo spazio. Unico, irripetibile, cosmico.

56 trana dautunno 614Questa d’Autunno è una gara tosta in tutti i sensi. Si è da poco tornati dalle vacanze, almeno i più, e la forma spesso non è delle migliori. Questo per i Contemplativi, ovvio, che i Competitivi non conoscono tregua di sorta. Vi è poi la lunghezza del percorso, ormai inconsueta dato il consolidato standard dei 9-10 km, e come ciliegina conclusiva un percorso ondulato che se affrontato alla garibaldina taglia di brutto gambe e fiato.

E’ gara valevole per il campionato sociale, per cui Podistica a ranghi serrati ed un sonoro ambo secco: primi nella classifica a punti e nella numerosa! Peccato non si vedano più in giro Mountain Bike…

56 trana dautunno 804I risultati più rappresentativi sono quelli realizzati da Giacomo Clerico e Raffaella Vurchio, quest’ultima, se non vado errando (erro spesso…), alla sua prima vittoria. Vittoria meritata vista la determinazione evidenziate, ma Barbarella pare al rientro – così ricordo (ma anche i ricordi…) di aver letto sul Corriere della Sera, da un infortunio.

Filotto Podistichino negli MM 40: a seguire il 5° classificato, MauroFon, Luca Andrea Federico e Gianfranco. Oltre 500 gli atleti giunti sul traguardo.

Anche con l’Eletta non potrò avvicinare il TOP che mi frulla per la testa, lo so bene perché a donarlo contribuisce per il 60/70% la qualità dell’obbiettivo, e non mi posso certamente permettere il lusso di spendere migliaia di euro solo per quello. Sarà il consueto “plasticone” un po’ tirato nello zoom (per le foto che desidero fare ai trail. Diciamo un 28-250/300), ma spero sufficiente per ottenere riguardo Mersì un passo avanti da gigante. Sogno domeniche e giorni a seguire sereni, senza più incazzature megagalattiche.

In caso contrario cercherò rifugio e pace nell’abbraccio della Legione Straniera…

 

 

56 nichelino 292

Nichelino        18 – 09 – 2011

L’amico Meot, Presidente dell'Atletica Nichelino, ha oggi dimostrato qualità organizzative decisamente superiori alla media, tanto superiori da condurmi a credere che almeno qualche Cherubino gli sia parente prossimo. Così si permette di farci esclamare qualche mannaggia-che-tempaccio portandoci ad immaginare in una gara di nuoto, per poi con uno schioccar di dita far cessare ogni rovescio d’acqua. Fenomenale il tempo scelto:1’ 37” prima della partenza.

56 nichelino 296Come era facilissimo prevedere, pochissimi sono i Podistichini presenti.

Questo... quello...... e basta. Persino Paracqua ha scelto di andare in montagna, ma va bene anche così, so divertirmi ugualmente. Ho però colpevolmente fermato poche immagini per l'apertura del servizio, a testimonianza di una vena di deconcentrazione che però non ho sentito palpabile.

56 nichelino 453Oggi che prendo in mano la... tastiera per metter giù alcune impressioni, però, mi trovo spiazzato: è ormai il 21 ottobre, quasi un mese dopo. Persino le immagini delle jum jum, quelle che nell'abbraccio delle frattaglie durano parecchio, se ne sono già andate via. Che tristezza...

Il saltare praticamente il primo passaggio mi ha concesso di aspettare gli amici dove vi è un po' di verde, cosa grande perchè qui a Nichelino non puoi fare uno scatto che sia privo di bidoni della spazzatura. Ed un'atleta che sfila accanto ad un bidone non è certamente il massimo. Non avevo ancora preso contatto con la pista ciclabile percorsa dagli amici in gara, e questa parte conclusiva mi è parsa ottima cosa, anche se la luce OK l'ho trovata in un solo punto. Per cui pare ovvio che il prossimo anno dovrò allargare ancora di più il tiro. Ma se la luna non mi cade sulla testa entro aprile – presumo ma senza certezze – avrò fra le mani l'Eletta, e dovrebbe essere tutt'altra musica (scusatemi se parlo troppo spesso di lei. A volte mi pare di desiderarla più della Coniglietta-Velina-Badante...).

 

 

56 caselle 257Caselle         25 – 09 – 2011

Poco piacevole è questa gara di Caselle perché, partenza esclusa, l'arrivo è “rallegrato” da poco meno di 2 km di controluce. Veloci scatti a ridosso della partenza, poi via, a tutta birra onde cercar di raggiungere per tempo una postazione che non sia sempre la solita e, giustamente, che conservi il favore di luce. Come cercare quadrifogli in un campo appena arato, insomma.

56 caselle 602Ho camminato con brio così da giungere al laghetto sudato quanto basta per desiderare di buttarmici dentro, un breve saluto ai volontari che presidiano il bivio ed il primo è già qui!

Foto da sballo per il secondo ed il terzo, impegnati in un testa a testa, con Mersì tenuta spenta... poi mi sposto di un poco onde cercar di ridurre il controluce. Ma non è la giornata, per cui resto bloccato in un punto di emme. Non è la prima volta e neppure sarà l'ultima perché i punti cliiick decenti con il trascorrere degli anni si bruciano e la ricerca del nuovo non sempre è proficua.

 

 

56 volpiano 309Volpiano: 10, 21 km       02 – 10 – 2011 (14)

Dopo questa di Volpiano, Testona, poi San Paolo Solbrito, chiusura campionato Podistichino ed inizio delle amate campestri. Che ancora hanno un unico pesante difetto che si chiama Mersì! Molte fotografie in condizioni di luce spesso pessime, e foto che si adeguano richiedendo un lavoro di Super tacconaggio. Lo tsumami che l'11 marzo ha colpito il Giappone ha fatto saltare i programmi, a quanto si dice, della Nikon e di moltissime altre aziende tra cui, importantissima per via dei sensori usati pure dalla Nikon, la Sony, per cui occorre attendere... attendere... attendere... E spero molto che questa attesa non sia vana perché attendo una Nikon con il display “rotante”, come riportato in diversi Rumor. Per me fattore irrinunciabile. Somadaj? Incontentabile. Sempre. Purtroppo...

56 volpiano 326Volpiano è una di quelle gare fotograficamente poco amate (non solo da me) perché dall'ammucchiata che scaturisce dalle diverse gare nasce una babele di arrivi. E anche questo arrivo, che si svolge lungo un vialetto alberato, non è il top per i cine-foto-operatori.

Certo, i primi si distinguono (per il passo e pure perché conosciuti), ed i pettorali di colori diversi agevolano non poco, ma l'insalata russa viene condita dalla non competitiva, cosa che crea parecchie foto “disturbate” e spesso inutili. A condurre al breve rettilineo alberato dell’arrivo è un lungo stradone, fortunatamente, a differenza della partenza, con luce favorevole. Direi una gara, come tante ormai, da fotografare salendo sul Chiodo alla ricerca di novelle postazioni, magari scegliendo unicamente la maratonina, oppure a cui non partecipare più.

Fortunatamente la giornata è bella.

56 volpiano 395Oggi è il ritorno in pista di Paracqua, che passa a prendermi con la nuova Panda. No, non la Panda nuovo modello, questa “nuova” è uguale all'Arzilla Amiat 4x4, solo con qualche anno di meno così da avere la chiusura centralizzata ed i vetri “a motorino”. Cosa che per un claustrofobico come me non è il massimo, eheheh.

In compenso quando scendo a Volpiano ho fatto il pieno di funghi, delizie del palato che apprezzo moltissimo...

56 volpiano 958Malgrado non mi paia il caso (si lamenta sempre di un ginocchio, di gambe che sembrano tenerlo su a fatica tanto che in gara è più il tempo che passa con il naso a terra che quello trascorso a... correre), anche questa volta decide di partire.

56 volpiano 1137Come scritto, questa gara è NO per le foto. In particolar modo per Mersì, che fatica moltissimo a fermare gli atleti quando la luce non è più che sufficiente. Così che non si trova al top nelle vie, in ombra, del paesino attraversato. Ci aggiungo poi del mio scordando spesso di aggiungere o diminuire gli ISO inseriti, rischiando sempre, non amando le immagini con grana grossa e contorni indefiniti, il livello “borderline”, al pelo, cioè. Ecco così i 200 ISO e non i 400, ecco i 400 e non invece gli 800, ecco... ecco così non poche foto mosse (ma queste ultime sono oggi causa di un ISO 100 che non ricordo per quale motivo inserito… scordando poi di uscirne per ripassare ai 200 almeno! Trascuro spesso di lavorare pure sul diaframma…

Gara valevole per il campionato di società, perciò parecchi sono i Podistichini presenti. Ovviamente... Primi di qui, primi di là, primi di sotto, di sopra, di lato... Penso con timore all'ultima gara del campionato interno, a san Paolo Solbrito: la Podistica finirà per ucciderla! Quale squadra che bazzica nella zona si presenterà più quando sapranno che i giochi sono già chiusi? Mah, andrà a finire che gli organizzatori sponsoreranno la Podistica perchè questa si scelga altre mete, eheheh.

 

 

56 testona 361Testona        09 – 10 – 2011 (15)

Altra valanga Podistichina, altra ricca messe raccolta. Quest'anno sarà veramente festa grande alla premiazione; pare siano stati noleggiati alcuni autotreni per trasferire da Mariuccia la montagna di premi vinti. Ne vedremo certamente delle belle.

Il percorso disegnato ai piedi della collina lo ricordo gradevolmente intrigante, anche se conservo i memorial delle edizioni 1893-94. Si inizia salendo quasi immediatamente; non è salita troppo lunga e neppure troppo dura, ma se fatta a tutta per prender posizione può lasciare dei segni nelle gambe. Una cosa che gradirei trovare nei volantini è il tracciato del percorso (cosa che verrebbe certamente ripresa su internet attraverso siti come Correndo). Non penso occorra molto per allegarla al volantino e mi sarebbe utilissima per stabilire in anticipo la possibile (e migliore) postazione cliiick.

56 testona 350E' gara questa che solitamente gode di una buona partecipazione (classificati 553 adulti, più le giovanili) ed è pure l'unica che può vantare la presenza certa di Vito Catozzo, detto Viiito-Viiito, storico personaggio del podismo piemontese. Ormai lo si vede raramente lungo i tracciati gara, ma chi ha potuto correre al suo fianco bene ne ricorda le partenze al fulmicotone. La puzza di scarpette bruciate la si poteva sentire per 2-3 km. almeno, e tutti i traguardi volanti in detti limiti erano suoi. Poi, al 3° km, lo trovavi seduto sul primo paracarro utile ed era una impresa convincerlo a ripartire. Di quei tempi ricordo pure un'atleta-gemello; era chiamato Cavallo Pazzo, e come Viiito-Viiito era imbattibile nei primi 2 km.

56 testona 890Non sono podisticamente cresciuti, però sono diventati personaggi. Ora Vito Catozzo è, dalla prim'ora, Podistichino, non si esprime più come allora in partenze folli, e si fa chiamare Vito Granato. Metamorfosi di un atleta dal fisico bestiale che non ha saputo credere possibile correre “normalmente” per 10, 20, 30 o più km.

Il primo Podistichino classificato è oggi Andrea Riu, 15° assoluto, e la prima femminuccia Erika AlìBlaBla. Anche la mia prestazione atletica non è stata, se vogliamo, delle peggiori, ma mi è mancato il coraggio di corricchiare qualche pezzo in salita. Così i primi mi hanno colto in un posto-budello che di peggio non si può, e con i primi tutti gli altri così che mi sono per l'ennesima volta trovato in una postazione cliiick delle peggiori. Forse che me le vado a cercare?...

 

56 orbassano_8880

Orbassano        16 – 10 – 2011

Sedano “mosso” anche quest'anno, eheheh. Non ci azzecco proprio mai, sempre e solo per il timore di foto poco nitide; ISO al pelo... troppo, e foto mosse. Va beh, mi dico quando le scorgo sul monitor di AlanDrake, offrono l'idea della velocità, eheheh. Eppure la giornata è soleggiata e di luce ne scorgo a sufficienza. Sono, alla partenza, posizionato in una zona d'ombra (per evitare il controluce), ma il test pre-gara fa dire a Mersì “yes, we can”... Ed io le credo.

56 orbassano_9183Si respira atmosfera di festa, oggi, e questa volta direi proprio che ci azzecco; la festa esiste veramente ed è in onore del Sedano Rosso, ortaggio dalle innumerevoli proprietà terapeutiche, croccante e dal piacevole, appagante sapore. Il pinzimonio usando la parte centrale del “fiore” è per il mio palato vera delizia. Dal momento che pare possedere pure proprietà afrodisiache, però, preferisco non abusarne; di già soffro abbastanza con tutte le inutili marce in più che mi dona l’aglio...

56 orbassano_9365Festa del Sedano Rosso, dunque, ed ecco un mercato ripieno di cosine che spingono la lingua a leccarmi i baffi. Ma pur curiosando qua e là con gli occhi lucidi, per la colazione scelgo il bar: toast e caffè. Gusto questi momenti senza avere al fianco Paracqua, in montagna ad inseguir nipotini, e quasi pare mi manchi una mano. Certamente mi mancano le battute esilaranti, l'allegria e lo sprint che accompagnano l'ombrellaio di via Sesia. Direi quasi di sentirmi solo, perbacco.

Anche questa è gara assai partecipata, ma oggi il numero non lo conosco di preciso... perchè il chip ha fatto flops! Posso dire unicamente che i Podistichini sono 3; Anguilla, fanciulla X, ed uno in borghese che è pure l'unico che posso dire di conoscere bene. Pure lui Podistichino della prim'ora: Vietcong Farese. Della gara ciò che ancora ricordo è tutto qui. Senza omettere però di un organizzatore che mentre sto volgendo i passi verso casa mi insegue per mettermi in mano una borsa di partecipazione: “Unicamente per quello che sei”. Frase che più bella non si può, e che da sola varrebbe cento servizi fotografici.

Senza “mosso”.

 

 

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Moncalieri Tufo      30 – 10 – 2011

Con Ciriè direi proprio basta. Giusto o sbagliato che sia non mi trovo eccessivamente a mio agio in detta manifestazione, e l'anno scorso ho nuovamente avuto problemini che mi hanno mandato su di giri. Per quanto possibile – dipende sempre dalle altre gare in programma – preferisco evitarla (e guardando bene... sono parecchie ormai le gare che preferirei evitare, ahiahiahi...). Così oggi mi trovo a Moncalieri, gara che nel secolo scorso mi ha visto ai nastri di partenza, e che una volta sola ho fotografato.

56 moncalieri 062Moncalieri è un paesino con la parte “antiqua” splendida nei suoi palazzi e piacevole da visitare nelle sue viuzze. Non sfugge alla regola delle cittadine abbarbicate sui fianchi di pendici. Piccole o grandi che siano, di colline o montagne che siano, offrono sempre angoli intriganti, scorci fotografici da Cartolina. Nei due passi che come solito dedico al luogo che ospita la gara, mi imbatto però in un pattume inconsueto; bottiglie vuote o piene a metà, piattini colmi di avanzi di cibo, bicchieri di plastica e cartacce sul bordo strada, sugli scalini dei palazzi, appoggiati alle vetrine… Una vera schifezza!

56 moncalieri 664Chiarirò il mistero poco più tardi al bar dove mi fermo per un toast ed un caffè: “Ieri vi è stata una Notte Nera… E chi di dovere vi ha forse partecipato…”. Beh, dal momento che chi di dovere certamente sapeva della festa podistica di questa mattina…

Della gara, ovviamente, nulla so. Aspetto il passaggio degli amici in cima al primo strappo (oggi si parte da subito salendo), e conclusa che si è la sfilata ritorno lentamente a valle. Mi fermo dove si conclude la via che conduce alla partenza-arrivo, via intrigante, se si vuole, ma con poca luce. Davanti a me una piazza direi triangolare, a imbuto con il vertice dove mi trovo. Oltre è “il buio” e il controluce. Qui vi sarà un po’ di sparpagliamento, ma tanto brutta la postazione non è perché i podisti si trovano in leggera salita. Volti tirati e velocità, primi a parte, lenticchia. L’ideale per Mersì…

Non debbo attendere nessuno, per cui arrivati gli ultimi alzo come solito le tende.

 

 

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Falchera    06 – 11 – 2011

Mondo gatto, anche questa volta acqua! E pure vento!... Tanto che l’ombrello made in Cina si “svercia” appena lo apro. Che giornataccia. Il vento, poi, proprio non lo sopporto; da sempre mi rende teso e sull’isterico. “Ventopatico” probabilmente sarò, con i capelli che sbatacchiano negli occhi creandomi qualche problema nei cliiick. “Tagliateli! Sembri un barbone!...”. Bella scoperta: SONO un barbone!

Date le pessime condizioni del tempo gli organizzatori hanno pensato di accorciare il percorso limitandolo a poco più di due giri “cittadini”. Due giri dell’isolato, insomma.

56 falchera 206La cosa mi innervosisce ancor più se possibile fosse. Un po’ di verde non lo vogliamo mettere? Fango? E dove mai qui si è visto del fango. Lo sterrato negli anni scorsi percorso è lungo non più di 450 metri, e fango non ne tiene. Qualche pozzanghera, ecco, tutto lì. Presumo, riflettendoci su, che il vero problema siano stati piuttosto i mucchi di spazzatura, edile e no, che non pochi incivili disseminano qua e là su detta parte del “fu” percorso.

Potrei fermarmi qui. Di Podistichini mi pare scorgene uno, che ovviamente non conosco. Gli altri sono alla maratona oppure al mare. Se proprio voglio stiracchiare la cosa aggiungo che fotografare podisti che corrono sul marciapiede (pericoloso per le foglie e le radici affioranti) ed altri che giustamente corrono nella strada non è assolutamente facile in una giornata di pioggia. Ombrello a parte, Mersì a 800 ISO diventa lentissima, così che da subito scelgo la strada. Scoprendo poi, sul monitor di AlanDrake, una barca di foto mosse (tutte, quasi). Più di 800 ISO non posso mettere (per questioni mentali), ma se ci aggiungo del mio non aprendo un pò di più il diaframma…il patatrak è assicurato!

 

 

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Vialfrè       13 – 11 – 2011

Un luogo nuovo, tutto da scoprire, tutto per me. Paracqua preferisce cacciarsi nel bailame cittadino per seguire gli amici della Podistica alla maratona, per cui ancora una volta godo di uno sbaraccamento rapido (questo almeno sino a che non avrò trovato la Coniglietta-Velina-Badante, perché quando sarà mi fermerò fuori pure a dormire, eheheh. Quando sarà? Mah, la Mole mica l’hanno costruita in un giorno, ragazzi. Datemi tempo, sono un tipo dai gusti colti e raffinati, io…

56 vialfr 023La giornata è bellissima. Nel venire ho trovato un po’ di nebbia, ma qui si è lievemente sollevati dalla bassa e la si scorge solamente ai piedi delle collinette a disegnare poetiche sfumature. Due passi nella fiaba, poi ritorno a cercar lumi sul percorso di questa mattina. Che è modificato rispetto quello dello scorso anno, per cui gli amici brancolano nel buio.

56 vialfr 528“Un giro solo: si parte di qua, si scende di là, raggiunto laggiù si ritorna e la parte conclusiva riprende lo sterrato dell’andata…”. Il sole non è proprio come lo vorrei: la prima parte è tutta in controluce, per cui scelgo l’ombra di un muraglione sistemandomi a 100 metri dalla partenza. PAM!!! Partiti!... No… pare di no… “Indietro, indietro… Non si sono attivati i chip!...”. Il secondo PAM!!! è quello giusto, e nella breve discesa gli amici prendono velocità allargandosi sino a minacciare di travolgermi. Subito svolta a destra e si entra nello sterrato, sterrato che mi pare aver compreso far parte della totalità del percorso. Ed io amo lo sterrato…

56 vialfr 548Inizio a seguire il percorso lasciandomi abbracciare dall’invitante verde che mi circonda mentre le Cascadia fremono impazienti calcando ciottoli e ghiaietta. Si scende dolcemente, e presto non riesco a trattenere la frenesia che si impossessa delle mie frattaglie. Mi trovo in un ambiente amico, disegnato come un abito di pregio sulle mie misure e che pare ansioso di giocare con me. Rido felice e mi metto a correre! Beh, correre… corricchiare, diciamo. Ma è fantastico lo stesso. Cento metri o poco più, poi riprendo a camminare. Ma come è difficile oggi restare fermo. Per cui ci riprovo ancora 2... 3 volte.

56 vialfr 591Continuo ad inoltrarmi sul percorso sino a che, visto il persistente controluce, decido di tornare dove il sole mi becca lateralmente. Posizione pessima, ma è quanto passa oggi il convento se non desidero fotografare vicinissimo al traguardo. Cosa che aborro.

Presto arriva la motocicletta seguita dal primo… poi ecco il secondo… il terzo. E via via tutti gli altri. Sento qua e là, però, voci che raccontano di un errore di percorso, di chi è passato di là anziché prendere di lì. Siamo a posto. La giornata è meravigliosa, ma la gara pare “disgraziata”: prima la falsa partenza, ora gli errori di percorso. Cosa manca ancora?

Cosa manca ancora lo scoprirò quando scarico su AlanDrake le fotografie: ho scordato di alzare gli ISO così le foto, oltre i pessimi colori che si originano con luce viva e laterale, sono pure mosse! Risolverò in parte il problema buttandone qualcuna e trasformandone buona parte in bianconero… il che per un granata è tutto dire!

 

 

    Sulle note di Lili Marleen...

Tutte le feste
verso l'albeggiar
Marina risvegliata
mi prende ad insultar
    Ahimè mio Somadaj!
    Ahimè mio somadaj!
Tutte le feste
sotto quel fanal
col sole o con la pioggia
io ti vengo ad aspettar
    T'aspetto, Somadaj!
    T'aspetto, Somadaj!
Tutte le feste
col dolce suo ronfar
la tua fedel Lenticchia
mi viene a caricar
    Buondì, mio Somadaj!
    Buondì, mio Somadaj!
Tutte le feste
cullati dal tran tran
pettegolezzi e critiche
son sempre il nostro pan
    Che spasso, Somadaj!
    Che spasso, Somadaj!
Tutte le feste
col lento mio arrancar
da chiocciole e lumache
mi faccio superar
    Che smacco, Somadaj!
    Che smacco, Somadaj!
Tutte le feste
finito il gareggiar
cerchiamo in tutti i modi
il rientro di tardar
    Con te, mio Somadaj!
    Con te, mio Somadaj!
Tutte le feste
dopo il desinar
io mi distendo e dormo
sempre fino al tramontar
    e sogno Somadaj!
    e sogno Somadaj!...

       Marina Berlingo Paracqua

 

 

56 prem_2118

Premiazione-Pranzo 20 – 11 – 2011

E pensare che ero indeciso se andare o meno…

Da qualche settimana la sensazione di ottima e abbondante salute pare andare in altalena. Oggi mi sento OK, domani lamento magari un lieve mal di gola, fiacca, malessere generale. Persino freddo, a volte, cosa non proprio da me. La sensazione di un tentativo di invasione di bacilli alieni fieramente contrastata dalle armate che presidiano i confini, è da me percepita come concreta situazione causale. Quando alcune di queste barriere vengono superate e parte degli alieni penetra in me, i pezzi da novanta si mettono in gioco per respingerle così che la battaglia della trippa mi scombussola un po’. Se ho fatto il vaccino antiinfluenzale? Per cortesia non parlatemi del vaccino: quello è per i vecchi ed i bambini, lo sanno anche i polli.

56 prem_2122Ecco, da un paio di giorni novello tentativo di intrusione pare in essere, tanto che decido persino di ricorrere a qualche Aspirina. In queste condizioni non mi sento eccessivamente ispirato a percorrere 100 km in solitudine per recarmi ad un pranzo-babele che inevitabilmente mi condannerà ad un paio di chili in più… A questo aggiungo che l’ultimo pranzo-premiazione mi ha fatto sentire come un estraneo…

So però, malinconicamente, che ci andrò in ogni caso perché così è giusto che sia, perché dopo aver fatto fuoco e fiamme per farmi riaprire una porta non posso di certo richiuderla con le mie stesse mani. Meglio stringere i denti e prendere magari quattro pasticche di Aspirina prima di avviarmi.

Poi… poi Marina Berlingo pare a sua volta trovarsi nel pieno della battaglia e nascono i primi dubbi. Riusciranno i nostri amici… No, purtroppo le sue armate, poco sorrette da celtico bulbo, debbono chiedere rinforzi alla febbre così che alle 21,30 Paracqua mi telefona: “Passo a prenderti alle 9…”.

56 prem_2123La strada scorre sotto le ruote della Nuova Amiat4x4 di Paracqua mentre all’interno di essa due comari cianciano senza sosta. Persino sui km abbiamo disquisito. Paracqua pare avere un metro diverso dal mio e presume essere oltre i 60 km la meta da raggiungere. Eppure, come me, questa strada l’ha pure percorsa in bicicletta. Io ricordo bene i 53 km per raggiungere Asti, lui, appunto, meno. I km sono solamente un ragionamento a seguire quello pecuniario: oltre 100 km per risparmiare sul prezzo del pranzo (si presume): potevamo andare all’X12 di via Boldoletto a Torino, locale frequentato dalla Bene Società, ahahah. Ma ormai è andata.

56 prem_2129Comunque sia, raggiunto il luogo, il locale risulta molto ampio e godibile. Visto dall’esterno non gli daresti due lire, come si dice, ma dentro è ben diverso. Purtroppo mancheranno, unica pecca, le conigliette a servirci…

Carlomagno Bordin ci accoglie sulla porta dirigendo le manovre della Nuova Amiat4x4. Dopo averla fatta attentamente sistemare, consiglia a Paracqua di spostarla!!! Cominciamo bene, mi dico.

56 prem_2125Entrato che sono vado da subito a sbattere contro Gian Coda-da-2euro, ed il pelo mi si rizza. “Ciao – dice, ed è un ciao sonoro, accompagnato da un sorriso a 78 denti e da una stretta di mano degna dei vecchi tempi – Puoi lasciare il giaccone sotto, al guardaroba. Vi sono i bagni ed il salone dove faremo la premiazione”. Forse i miei occhi sbarrati debbono fargli ritenere stesse per venirmi un colpo, così pensa sia meglio accompagnarmi in sicurezza giù, lungo la scala. “Seguimi, ti faccio strada”. Ormai sono, come si usa dire, in bambola. Raccolgo con cura i pezzi della barba che per l'emozione mi sono caduti a terra, li infilo senza pettinarli nella tasca del giaccone e seguo il Gian.

56 prem_2124A contarli direi essere persino più di 78... ma sono felicissimo così: fossero anche 100 non proverei invidia bensì gioia. E' come tornare a casa dopo un lungo viaggio. Sono quasi tentato di abbracciarlo.

La prima parte della festa, la premiazione, inizia quasi sfumando, e come un crescendo Beethoveniano una luce mi illumina la mente: fotografie, filmati, relazioni riguardanti avventure di Podistichini nel mondo, affermazioni di gruppo e di singoli, trofei, coppe, fuochi artificiali!

56 prem_2130E' veramente un tutto all'altezza del Gian, senza nulla togliere ai validissimi collaboratori di cui ha saputo circondarsi. Come fare a non esporre 78 denti tutti in un colpo? Sono felice di questo rullar di tamburi e sventolar di vittoriosi gagliardetti perché la Podistica la sento pure creatura mia.

Paracqua, è un classico, l'ho da subito perso, ma assisto al pirotecnico spettacolo seduto al fianco di un carissimo amico: BigHorse Roberto Strazzullo. La moglie è di già in Brasile, e lui fra pochi giorni la raggiungerà. Senza invidia: beato lui, per il Brasile e per la carinissima moglie, eheheh. Saremo in seguito pure compagni di pranzo, con il ritrovato Paracqua seduto davanti a noi. Cosa volere di più? La Coniglietta Velina Badante? Dai, Somadaj, fatti un Lucano, eheheh.

Ecco, la relazione potrei chiuderla qui. E così infatti faccio, non senza rimarcare che è stata felicissima giornata, condita da sentimenti che mi conducono a sperare in luminosi giorni futuri.

Senza scordare che ho mangiato bene, nei tempi giusti, senza strafogarmi ma con la soddisfazione di poter bere qualche bicchiere di vino ad accompagnare il tutto. Tanto guida Paracqua...

 

 

56 meb 0005

Mangia & Balla

Ciao Ernesto...”. Sono le 13,28 di sabato 3 dicembre quando il Piccolo Lord Pullano si presenta a casa mia passando attraverso la rete telefonica. “Ti volevo ricordare di essere presente questa sera almeno per le 17. Temo di tardare qualche mezz'ora in quanto passo a prendere Teresa e non vorrei che i Podistichini restassero senza una guida, un padrone di casa che li accolga come meritano...”. Chiaramente tento di opporre un minimo di resistenza: l'appuntamento è per le 20... “No, ti prego. Alle 17...”.

56 meb 0009Tanta premura è commovente ed in parte ne comprendo le ragioni. Qualche domenica fa, alla mega festa della premiazione, l'annuncio del Mangia & Balla è stato ampiamente diffuso attraverso il microfono gestito dal Gian, e pure il Lord in persona ha contattato amici e distribuito inviti cartacei. La successiva presentazione a tutta pagina sul sito della Podistica, con l'immagine del Lord medesimo in formato cartellone stradale, fa presumere un’affluenza record. “Ho prenotato 85 posti, ma non so se basteranno. La signora è stata però comprensiva e gentilissima assicurandomi che sino a 120 posti mi avrebbe coperto... Mi raccomando ancora una cosa: non mettere la tuta di tua sorella. La serata è troppo importante, mettiti giacca e cravatta e passa dal parrucchiere. Fallo per i valori della nostra vecchia amicizia, fallo per me...”.

56 meb 0013Va bene che sarà con noi pure una delle due veline Podistichine, Teresa Della Valle Dei Fiori (Barbarella è purtroppo impegnata con i suoi in un week-end alle foci del Nilo), ma mi pare che il Piccolo Lord stia sopravvalutando l'importanza del momento.

Comunque sia per togliermelo dai piedi gli dico di si, e lo rispedisco a casa sua usando il medesimo sistema da lui usato per venire da me: la rete telefonica.

Come promesso, alle 19 sono sul posto. Si, certamente, alle 17 ero lì, ci mancherebbe, ma per seguire le istruzioni del Lord mi sono perso nei pressi della Stura di Lanzo!

Sai dov'è La Cerea? E' facilissimo: poco prima di entrare in Venaria, nei pressi della stazione, ma sul lato opposto...”. Così, non trovando sul lato opposto null'altro che un parapetto stradale e della boscaglia, attraverso un sentierino scendo sino al fiume.

E meno male che ho la tuta di Tuciu e le Cascadia ai piedi!!! Beh, per farla breve: il locale è sì sulla destra, ma per chi proviene da Lanzo!!!...

56 meb 0024La serata inizia così, almeno per me, non proprio alla grande. Ma il peggio deve ancora venire: lo scippo! Ho posteggiato Poppolina sullo stradone, proprio davanti a La Cerea. Vi sono altre vetture, ma non sono tranquillo per cui entro nel locale e m'informo. Si, il posteggio è vietato, ma i vigili non passano mai. Non mi fido, ovviamente, perciò salgo sulla rude giapponesina e faccio per spostarmi: ho visto un posto libero a 50 metri. Come sbucata dal nulla, in quel momento una vetturona della Toyota si presenta alle mie spalle, rallenta e pare fermarsi, sorniona, proprio come a voler posteggiare nel posto che lascerò libero. Metto in moto, ed ecco che improvvisamente la vetturona accelera di botto, mi supera e... mi frega il posto! Cosa posso dire mai ad un vecchio amico come Ex Vorrei? Ha trangugiato amaro, sorriso, infine trovato posto nei pressi della Mandria.

56 meb_0030Il locale ha un aspetto, direi, sul casalingo, quasi a riprendere le forme della trattoria di una volta. Sulla destra un forno a legna o elettrico, direi, non ho guardato più di tanto. Indi si apre un ampio e luminoso salone al fondo del quale intravvedo un piccolo palco con una tastiera elettronica, qualche microfono e poco più. Molti tavoli, tre, quattro lunghe tavolate, e davanti al palco uno spazio che il mio raffinato fiuto suggerisce esser dedicato ai ballerini.

I primi che accolgo nelle inconsuete vesti di padrone di casa sono vecchi amici, appunto. Lo scippatore Ex Vorrei, Pasqualino Ocalan il Portatore d'Acqua e le rispettive consorti Bruna e Maria. E neppure abbiamo concluso le strette di mano che il calabrese verace di già è lanciato su profonde elucubrazioni riguardanti Bossi e le genti del nord.

56 meb_0031Che non sono quello che dicono essere, così come sono menzognere le dicerie riguardanti le genti del sud. Non oso dirgli un bel “chi se ne frega!”, così che presto la testa comincia a girarmi e le orecchie a ronzare, mentre Ex Vorrei, annuendo, inizia con quello che si rivelerà essere il tormentone dell'intera serata: “E' buono!”.

Ecco così che ora dovrò invocare il perdono del Piccolo Lord, prostrarmi ai suoi piedi cospargendomi il capo di sale, riempire le Cascadia di sassolini e raggiungere a piedi Taverna. Perché, ahimè, travolto dalla foga tipicamente calabrese di Pasqualino Ocalan, inchiodato come sono al muro, perdo del tutto il controllo della situazione non presentandomi, come dovrei, ad accogliere i Podistichini che premono alle porte del locale.

56 meb_0041Mi pareva giusto non farli entrare”, tenta di giustificarsi la proprietaria del locale, “non avevano un biglietto di presentazione e neppure qualcuno ad accoglierli come garanzia...”. Tombola! Quella che si presupponeva ragionevolmente essere una festa arancione assume ora i funerei colori del profondo nero. Tanto più per il Piccolo Lord che dovrà ora sostenere la spesa di tutti quei posti risultati disastrosamente vuoti.

La postazione “si mangia!” che accoglie il sottoscritto relatore potrebbe essere certamente migliore. Alla mia sinistra la velina Podistichina Teresa Della Valle dei Fiori, che sarebbe una garanzia se solo sapesse sorridere e partecipare con un minimo di verve al banchetto, poi, capotavola come giustamente conviene all'organizzatore, uno scurissimo Piccolo Lord. Su questo vorrei stendere un velo di rispettoso silenzio. Comprendo pienamente il cocente dolore e le occhiate di fuoco di cui mi gratifica. Non sarà facile ottenere il suo perdono.

56 meb_0047A me di fronte, iniziando dalla sinistra, Maria Ocalan, Bruna Ex Vorrei, Franca Piccola Lord, Elena di Taverna, la Politicante, eccetera. Alla mia destra, spalla a spalla, Ex Vorrei lo Scippatore, indi Pasqualino Ocalan, Tino di Taverna, eccetera.

56 mem_0029Ho scritto: postazione “si mangia” che potrebbe giustamente essere migliore.

Giudicate voi. Alla sinistra il duo Teresa-Lord Pullano che, per dirla usando il Politicamente Corretto, evidenziano espressioni da becchini professionisti. Forse Teresa, lo immagino data l'età, carica un po' la mano per spirito di solidarietà, mettiamola così, però... A me dinnanzi simpatiche signore, però... qualche giovane pollastrella a suscitar speranzose speranze in un Somadaj perennemente alla ricerca di una Coniglietta-Velina-Badante non la mettiamo? No, questa sera pare proprio di no.

56 meb_0025Sulla destra, poi, Ex Vorrei, Ocalan da una parte, Elena e la Politicante dall'altra, non fanno che parlare di governo, di Bossi, Berlusconi, Monti e altri eccetera del genere.

Unica parentesi concessa – rara e poco gradita alle mie orecchie pure questa – tratta di Juv... Juv... ent... No, insomma, non ci riesco proprio: sono del Toro io!

Poi la per me rivelazione, che degli altri non so. Conoscete Franca del Lord? Probabilmente no, mentre invece io pensavo di conoscerla. Alle 21,30 si mette in moto la macchina del Karaoke gestita da un giovane di belle speranze... diciamo di belle, perchè di speranze per quanto sentito non gliene offrirei nessuna. Mi trovo alle prese con il primo dei primi, ed il volume è alto assai. Mi rivolgo allora al Piccolo – che questa sera pare ancora più piccolo – Lord e lo prego, essendo l'organizzatore, di invitare il giovane che finge di suonare ad abbassare leggermente il volume (amo la musica e il sentirla così distorta e violentata mi blocca il boccone fra i denti). Il Lord alza appena appena le chiappe dalla seggiola quando un grido taglia a fettine l'aria ed il mio fegato: “MIMMO! STAI LI'!”. Ed il Lord si rimette a sedere. Guardo stupito lui e la sua signora, che sorride e fra i denti dice: “Mimmo deve stare lì dove sta, perché quello è il suo posto...”.

56 meb_0032Da lì in avanti presto la dovuta attenzione avendo modo così di notare come il “MIMMO!...” venga più e più volte pronunciato, pur se con un tono ora assai meno perentorio (presa di coscienza della presenza del Caporedattore del Ghilead?).

Non è proprio questa la sua serata, povero Lord.

Alla mia destra, intanto, Ex Vorrei ha dalla portata degli antipasti iniziato il suo estatico “è buona!”, tormentone che lo segue piatto dopo piatto sino al “è buono” del caffè.

Il perché lo comprendo poco prima di alzare le tende. Ho mangiato veramente bene, con una super frittura di pesce a rallegrarmi nel finale la trippa, così che mi pare naturale chiedere al Piccolo la storia della scoperta di detta leccornia del palato. “E' Ex Vorrei che me lo ha indicato...”. Hai capito te? Certo non poteva non tentare – ma non ve ne è assolutamente bisogno, credetemi – di confermare la validità della scelta. E faccio una ulteriore scoperta: a gestire il locale è niente di meno che la famiglia Ciacci, nome conosciutissimo di un locale posto sulla strada dal Pino e successivamente emigrato (o raddoppiato?) in corso Moncalieri, nei pressi del ponte delle Molinette, frequentato, ieri che oggi non so, da atleti (ciclisti e calciatori di Toro e Ju... Ju... insomma, quella squadra lì) e buongustai.

56 meb_0043Nonché da me e da amici (di tanto in tanto...) per via che Ciacci era stato bersagliere. A questo punto, però, dopo aver conosciuto e aver ricordato il tempo che fu con la Ciacci che con i fratelli gestisce il locale (“allora avevo 7 anni!... sono 50 anni che lavoro così, curando la cucina") incuriosito della risposta evasiva sul perché il nome così prestigioso non risultasse nella insegna, ho cercato su internet scoprendo che i vecchi ristoranti ancora esistono e portano il nome dei... fratelli Ciacci! Mistero, dato che i veri fratelli Ciacci paiono esercitare qui in incognito.

56 meb_0056Avranno ceduto, insieme all'attività, i diritti sull'uso del nome? mi chiedo perplesso. In fin dei conti, però, a me la cosa interessa per nulla. Qui, nel locale di Venaria, si mangia super, per cui, soddisfatta una piccola curiosità dandomi plausibile motivazione, conservo indirizzo e numero telefonico: trovassi mai domani una aspirante Coniglietta-Velina-Badante ora so dove portarla a mangiare facendo bella figura, eheheh.

56 meb_0050Mangia & BALLA. Già, Balla... Purtroppo, a mio parere, l'unica nota svirgola della serata (a parte il fattaccio dei numerosissimi Podistichini intervenuti e per drammatica incomprensione allontanati). Anche qui sono purtroppo soggetto difficile da accontentare avendo nella musica leggera artisti di riferimento come Battisti, Mina, De André, Gaber, Branduardi, Cocciante, i fantastici Madredeus e via dicendo, che ascolto spesso, a volume discreto, in CD quando lavoro al computer. Mentre per la musica seria (classica, sinfonica intendo) ho necessità di oscurare la camera e, cercando il più possibile di escludere rumori esterni, sedermi sul divano ad occhi chiusi lasciandomi andare ad inseguir note che i giochi strumentali intrecciano incessantemente.

56 meb_0060Il volume alto e le casse probabilmente non di eccelsa qualità o di già sfondate, fanno da contorno ad un musicante che per benignità definirei alle primissime armi. Ma probabilmente per chi più della musica ama lo sgambettare in pista quello che passa il convento basta e avanza. Per divertirmi un cicinin di più dovrei forse imparare a ballare, ma purtroppo il ballo lo vedo ancora come in gioventù (non mi riesce di crescere...): mezze luci, la piastrella ed un approccio sessuale. Con chi oggi potrei tentare mai? Meglio lasciar perdere e cercare nel profondo una qualche forma spirituale di rassegnazione.

56 meb 0064E magari prender l'abitudine di portare appresso dei tappi per le orecchie da usare quando dette rarissime occasioni si presentano.

Il più virtuoso dei nostri è questa sera Leo, scatenatissimo nei twist e nei balli che richiedono doti atletiche ed energia da vendere, ottimo primattore nel tentar di risvegliare la velina Podistichina, per nulla Vispa ma solo Teresa. Il Piccolo, Piccolo Lord, ottimo ballerino, si esibisce con economica frequenza, palesemente a disagio tanto che, ed è fatto di eccezionale portata storica, si rifiuta persino all'intervista di rito. Niente discorso, niente due parole di circostanza, niente ringraziamento agli amici intervenuti. Pare invecchiato di 6 mesi.

Quando alle 1,30 ci accomiatiamo dalla famiglia Ciacci e mettiamo il naso nella fresca atmosfera notturna, gli abbracci ed i baci si sprecano. Dovremo attendere ora altri 12 mesi per ripetere questo ritorno alle origini GSPTtine? Io spero proprio di no, spero proprio che il Piccolo Lord, quel Piccolo Lord che al commiato mi sussurra essere quasi deciso di smetterla, ci ripensi.

Sono stato un pessimo padrone di casa, vero, ma anche senza Podistichini ci siamo divertiti un sacco.

Almeno noi...

 

 

Maratonina di Natale: 7 – 14 – 21 km

56 pellenatale_0748Pellerina        18 – 12 – 2011

Una gara che mi procura non pochi brividi lungo la schiena. Ecco, proprio come le campestri che fra poco sarò condotto a frequentare. Beh, il freddo si, specie nelle mani forzatamente nude per poter armeggiare la macchina fotografica, ma non solo. I giri. Si, i giri, quelli che conducono a scattare oltre mille fotografie sono quelli che mi mandano in tilt. Nel primo cerco di riprendere tutti, ma ci si trova ammucchiati, per cui proseguo con i cliiick nel 2° giro, e poi… verso l’arrivo niente? I primi?, gli amici e le jum jum qua e là?... Un giorno o l’altro mi si grippa il ditocliiick!!!

E come giustamente previsto gli scatti di oggi risultano vicinissimi ai 1400! E come ancora una volta temuto (nota aggiuntiva del 22) la metà dei concorrenti non ha saputo dove trovare la fotografia. E' un classico delle gare quando i non competitivi sono molti. Ora mi farò preparare una vistosa pettorina (con taschino per bigliettini da consegnare al volo...) con su scritto: le foto su podoandando.org!...

56 pellenatale_0256Questo autunnale è periodo che trovo splendido per le ciclo passeggiate. Direi che fa il tris con l’inverno e la primavera, stagioni dai colori magici, lontani da quelli violenti che caratterizzano la stagione estiva. Malinconia per la notte che cala presto, per la morte apparente che ghermisce la natura, la gioia piena del risveglio. Mille e mille cartoline da raccogliere e conservare nel cuore.

56 pellenatale_0271Sempre mi sono dilettato in solitarie passeggiate lungo i parchi o le sterrate delle vicine campagne, sempre. Spostandomi con ilChiodo sin’anche oltre 30 km da casa (e si che ho, dormiente sull’armadione, una Super Mountain Bike della Cinelli!...). Sempre, ogni anno. Sino all’arrivo di Podoandando che mi ha cambiato di un po’ la musica. Tante cosette da fare in più che hanno ridotto lo spazio alle altre “cose”, alla montagna, alla bici, a vecchie arti di cui a volte sento fortissima la mancanza. E per fortuna – si fa per dire – che ancora non ho trovato la Coniglietta-Velina-Badante!!!

56 pellenatale_0305Tutto questo per concludere dicendo che quando posso prendo per le orecchie la becana per felicemente cavalcarla sino al preposto luogo gara. Come questa domenica mattina, appunto, dove gli amici mi aspettano alla Pellerina.

56 pellenatale_0373IlChiodo pare avere un freno tirato tanto fatico a spingerlo in avanti. La felicità che gli si legge nell’occhio quando lo porto a prender aria, però, mi commuove, per cui spingo sui pedali quanto questa mattina posso: poco, eheheh, ma sufficiente a portarmi sino alla Pellerina. Il primo incontro “importante” lo ho con Eugenio Bocchino, a cui restituisco il video CD con il filmato di John, poi con MastroLindo Meot, il Presidente dell’Atletica Nichelino. A lui porto gli Speciali messi in piedi in occasione dei tre pellegrinaggi a Santiago dell’amico Stefano; il Pellegrino, appunto. Leggerli e sentire le gambe friggere è cosa presto fatta. Pare di camminare a ritroso nel tempo (leggete sul Ghilead n° 52 e n° 53 una parte di quello scritto nel 2004).

56 pellenatale_1288Ma la mente del Presidente mi pare questa mattina distratta da ben altro. “Hai visto quante donne?...”. Lui le chiama “donne” e non jum jum perché non osa fare una selezione, ma io che sono “single” e oso, si. E veramente sono moltissime. Le jum jum, intendo. Sinceramente sul momento, nei 15 minuti che trascorro nel gruppo a chiacchierare con gli amici, non è che ne noti moltissime, e così quando piazzo l’occhio nel mirino di Mersì. I pensieri sono rivolti giustamente altrove, ma quando prendo visione delle fotografie scaricate su AlanDrake è un festival di Belle Gnocche quello che invade la camera-studio! Allora mi viene un cicinin di fiato corto, di respiro affannoso, ma trovandomi seduto davanti al monitor e non sul Chiodo intento a spingere, non do troppo peso al fatto. Domani, ne sono certo, una di queste sarà la mia personale Coniglietta-Velina-Badante!...

Come in ogni cosa occorre pazienza. Tanta, tanta pazienza....

56 pellenatale_1058Con ilChiodo ho possibilità gestionali del punto cliiick di molto migliori del solito. Vado qui, mi sposto là, allungo verso quello, verso questo… Insomma, tutto quasi Ok. E quel “quasi” è dovuto al fatto che, primo punto escluso, mai saranno il Top in quanto i podisti pedalano a velocità assai diverse, cosa che per chi come me vuole riprendere tutti, ultimi inclusi, provoca nel caso di più giri delle postazioni pressoché statiche. Così, soddisfatta l’attesa degli ultimi, inizio a saltellare qua e là, con l’ovvio risultato che qualcuno avrà 4-5 immagini mentre altri una e, se sfigati, niente. Ma perlomeno cambio lo sfondo, il punto di ripresa, cosa da non sottovalutare.

56 pellenatale_0815Non manca Paracqua, più che mai Bartali questa mattina. Bene, per fortuna, il pedalare, ma poi vuole sfidare la fortuna tentando qualche passetto di corsa e... indovinato! È nuovamente caduto come un salame!... Chissà che Natale non gli porti in dono il girello usato a suo tempo dai nipotini...

Qualche Podistichina e qualche Podistichino sono lodevolmente presenti. Il percorso è bello, ci si può divertire sul corto come sul medio in compagnia, e l’iscrizione è devoluta all’UGI, Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini. Ad occhio direi che la partecipazione pare ottima e abbondante.

Però… però non sono pochi gli atleti di casa Podistica che non indossano la divisa sociale. Certo, non è un obbligo, si tratta di una non competitiva, però… però la divisa riveste pur sempre un motivo di possibile attrazione, quasi un riferimento pubblicitario… Un plauso, perciò, agli “ufficiali”, plauso che sono certo condiviso dal Gian, puntato com'è sul raggiungere e superare per la fine del 2012 i 300… giovani e forti Podistichini!

 

 

56 avigliana_0126

corsa di Santo Stefano

Avigliana   26 – 12 – 2011 10

Ultima gara del 2011 in quel di Avigliana. Patron della manifestazione Renzo Fallarini, signore di queste terre.

56 avigliana_0322La giornata è molto bella, così come lo sono i luoghi che la gara interesserà: poco più di 6 km nel parco che abbraccia le sponde del lago grande. Tre chilometri di andata, tre di ritorno sul medesimo percorso (così ho compreso). Scendo a controllare la prima parte tenendomi sotto il km. (6 km. sono rapidi nella conclusione, e se mi allungo troppo rischio di perdere il ritorno con luce favorevole).

56 avigliana_0327Scatto qualche foto camminando lungo il sentierino lambito dalle acque del lago. Non passano di qui i concorrenti, ma su una strada in parte asfaltata – sento parlare di gara su sterrato – più ampia che corre a fianco.

La mattinata è splendida, il luogo invitante, così tento qualche accenno alla corsa... ma questa mattina non pare essere quella giusta: fiato al lumicino.

56 avigliana_058Certo, 10 anni di cuore ballerino, di assoluta immobilità, qualche anno in più e... “qualche” chilo a segnar ulteriore handicap; cosa pretendo? Però ci sto veramente male perché il cuore ancora non accetta tale imposizione, perché ancora spera in un qualche miracolo. Questa mattina come questa mattina per calmare lo stress mi accontenterei della notizia che l'Eletta, la reflex Nikon che ormai pare chimera, uscirà a gennaio. Chiaramente come l'attendo: con il display rotante. Purtroppo anche lì...

56 avigliana_0607Le ultime raccontano di stabilimenti Nikon e Sony andati sott'acqua nell'alluvione subita dalla Thailandia, e di una possibile rimessa in funzione degli stessi non prima del marzo-aprile 2012. Quasi che il terre-marremoto del Giappone non fosse bastato. Povero Somadaj, quanto è greve, infinita l'attesa...

Qualche Podistichino in pista, e per i nomi ricorro alla classifica: Di Mauro, Cignarale, Viola, Casetta Marco, il piccolo Davide Alberghina ed un forte e determinatissimo Cucciolo di cui non conosco le generalità. Sono propenso, però, vista la presenza del coach, ad identificarlo nel Cucciolo Cignarale. Sia figlio di chi sia, comunque, mi è apparso freschissimo ed estremamente in palla. Da seguire con attenzione, ma se è figlio di chi penso è questo superfluo suggerimento.

Di altro non saprei che scrivere, se non dell'infortunio successo a BigGenio Bocchino, che a 30 metri dalla postazione cliiick, forse distratto dall'emozione di un possibile primo piano, si fa sorprendere da uno stiramento-strappo-chilosàcosa.

Si, uno stiramento a Ciriè, un test apparentemente positivo alla Pellerina, ma la discesa iniziale mi è stata fatale”. Sarà dura per un competitivo come lui restare fermo qualche settimana.

Paracqua? Se è caduto ancora e se a Natale ha ricevuto in dono il girello usato dai nipotini? Non lo so, ragazzi: questi sono giorni di allegra baldoria che trascorrerà certamente in montagna a raccogliere e spaccare legna. Un po' di sano divertimento a fine anno non glielo può negare nessuno...

 
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